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PROBABILI FORMAZIONI – Lazio, nuovo modulo contro il Dnipro. Fuori un giovane dentro due big dal 1′

News Lazio: Lazio-Dnipro arriva probabilmente nel momento giusto. I  biancocelesti devono assolutamente ripartire dopo un solo punto in quattro partite di campionato.
Dalla rifinitura sembrava emergere un deciso ritorno al 4-2-3-1 e invece Pioli sembrerebbe intenzionato a cambiare nettamente lo schema tattico della Lazio proponendo un 4-4-2: spazio a Berisha, Radu, Konko e Kishna.  E’ ballottaggio aperto, invece, tra Mauricio e Hoedt per chi affiancherà Gentiletti (l’argentino, che domenica prossima non ci sarà poiché squalificato, è certo della maglia da titolare). Cataldi scenderà in campo dal 1′, insieme a lui Parolo. Antonio Candreva dovrebbe tornare tra i titolari e occuperà insieme a Kishna le fasce laterali. Sacrificato quindi Milinković-Savić, pronto ad entrare a partita in corso. Davanti la coppia d’ attaccanti sarà composta da Miro Klose e Alessandro Matri. Alla rifinitura non ha preso parte Felipe Anderson a causa di un piccolo problemino fisico e che lo rende in dubbio per domani, seppur convocato

News Dnipro: Tra gli ucraini, tutti gli occhi saranno puntati sul bomber Seleznev, autori del gol del pareggio all’ultimo secondo nella gara di andata. Il Dnipro scenderà in campo con il consueto 4-2-3-1: A difendere la porta di Boyko, accanto all’osservato speciale Douglas dovrebbe agire GueyeMatos e Tomecak saranno invece i terzini che avranno l’arduo compito di bloccare Candreva e Kishna. A centrocampo Cheberyachko e Gama dovrebbero partire dal 1′ , mentre il trio di trequartisti dovrebbe essere composto da: Danilo, Bezus e Matheus. Il terminale offensivo invece sarà ancora una volta  il bomber Seleznev, già decisivo all’andata segnando il gol del pareggio ucraino all’ultimo secondo.

LAZIO (4-4-2): Berisha; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Candreva, Parolo, Cataldi, Kishna; Klose, Matri. All. Pioli

Indisponibili: de Vrij, Mauri, Onazi.
Squalificati: Keita.
Diffidati: Radu, Milinkovic-Savic.

DNIPRO (4-2-3-1): Boyko; Tomecak, Gueye, Douglas, Matos; Cheberyachko, Gama; Danilo, Bezus, Matheus; Seleznev. All. Markevych

Indisponibili: Fedorchuk, Ruiz
Squalificati: Rotan
Diffidati: Edmar

ARBITRO: G. Mažeika (Ltu)
Assistenti: V. Šimkus e V. Kazlauskas
IV Uomo: D. Sužiedėlis
Addizionali: N. Dunauskas e S. Slyva

UEFA – Sanzionata la Dinamo Kiev per razzismo

La commissione disciplinare della Uefa ha punito la Dinamo Kiev con tre partite a porte chiuse nelle competizioni europee per il comportamento razzista dei tifosi ucraini durante il match casalingo di Champions League giocato contro il Chelsea lo scorso 20 ottobre. La sanzione relativa alla terza partita è sospesa per un periodo di tre anni e diventerà effettiva in caso di recidiva. Durante il match contro i ‘Blues‘, finito 0-0, alcuni ultrà ucraini hanno aggredito a calci e pugni quattro uomini di colore, anche loro tifosi della Dinamo Kiev. L’episodio è stato ripreso in un video che il network antirazzista ‘Fare‘ ha segnalato alla commissione disciplinare della Uefa. Alla Dinamo Kiev, punita anche per disordini e per il blocco delle scalinate sugli spalti da parte dei suoi tifosi, è stata inoltre inflitta una multa di 100mila euro.

Fonte: AdnKronos

Empoli, Mario Rui sfida la Lazio: “Questa volta il risultato sarà diverso…”

Fresco di rinnovo con l’EmpoliMario Rui si è presentato quest’oggi in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Tra le dichiarazioni rilasciate dal terzino portoghese, spiccano quelle sul prossimo avversario di domenica pomeriggio alle 18, la Lazio di Stefano Pioli in cerca di riscatto dopo un periodo a dir poco negativo: 

La sfida contro la Lazio? E’ Molto importante per noi, è una squadra forte che verrà qui con la cattiveria giusta per uscire da questo brutto momento. Il nostro obiettivo è continuare a fare punti e farlo anche contro la Lazio. Loro arriveranno carichi, secondo me, perché hanno una gran rosa a loro disposizione, dobbiamo essere bravi noi a non fargli fare la partita che vorrebbero. Voglia di raffrontare la Lazio dopo la sconfitta dell’anno scorso a Roma? Un po’ sì, perché vogliamo dimostrare che siamo cambiati rispetto a quella partita. Loro stavano bene e speriamo che stavolta succeda il contrario.”

 

Il messaggio di Onazi a TUTTO il mondo biancoceleste

Nonostante sia fermo ai box per una lesione di primo grado all’adduttore rimediata con la nazionale nigeriana, Eddy Onazi non risparmia la grinta e la determinazione che da sempre lo contraddistinguono. Infatti, pur di stare vicino ai suoi compagni e cercare di dare un po’ della sua carica anche a tutto l’ambiente biancoceleste, il centrocampista nigeriano, a meno di 24 ore dall’importante sfida europea, ha pubblicato un messaggio sul proprio profilo Instagram, dove con animo da ultra’ ha voluto rimarcare l’importanza di rimanere uniti in questo momento difficile della stagione, e che “solo chi è della Lazio si rialza sempre”:
Nella vita di ogni uomo ci sono sempre momenti difficili. Restiamo uniti tutti insieme nelle difficoltà, fianco a fianco, da compagno a compagno, da tifoso a tifoso. Solo chi è della Lazio sa rialzarsi 1, 10, 100 volte più forte di prima. Chi non ama questa maglia quando le cose vanno male non puó rappresentarla quando le cose andranno bene. Possiamo essere forti, ma solo tutti insieme, tutti, tutti, dal primo tifoso all’ultimo calciatore. Forza Lazio a vita! Eddy”.

Il centrocampista nigeriano ha poi mostrato la sua vicinanza ai compagni anche con un altro post sul suo account Twitter: “Wishing my team mates the very Best today, three point is our business. #sempreforzalazio” (“Auguro ai miei compagni il meglio oggi, i 3 punti sono il nostro obiettivo #sempreforzalazio”)

INFERMERIA – Il dottor Bianchini su Felipe Anderson

A ventiquattr’ore dall’impegno in campo continentale contro il Dnipro, il medico sociale biancoceleste Roberto Bianchini è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio 89.3 per informare sulla situazione relativa a Felipe Anderson: “Il brasiliano non si è visto in campo perché da stamattina soffre di un imponente torcicollo. Lo stiamo trattando farmacologicamente, c’è un lieve miglioramento. Difficile pensare di risolvere questa problematica in vista di domani sera. Situazione piuttosto ingarbugliata, nella giornata di domani faremo ulteriori valutazioni”.

Lazio-Dnipro, i convocati di Pioli

Al termine dell’allenamento odierno il tecnico biancoceleste Stefano Pioli ha convocato l’intera rosa in vista della sfida di domani sera contro il Dnipro (ore 19:00) allo Stadio Olimpico di Roma“.
Questo il comunicato ufficiale rilasciato dalla società biancoceleste
, il tecnico Pioli ha così deciso di convocare l’intera rosa per il match di Europa League di domani, tranne ovviamente gli infortunati (Onazi, Mauri e ovviamente de Vrij), i vari giocatori non inseriti nella lista Uefa, come Braafheid e Patric e lo squalificato Keita, che contro il Rosenborg ha rimediato il rosso diretto.

Markevyč: “A Roma per i tre punti”

Domani sera si torna in campo per l’Europa League, all’Olimpico alle ore 19,00, una Lazio rivoluzionata negli uomini e, si spera, nello spirito riceve la squadra ucraina del Dnipro. Alla vigilia della trasferta in casa biancoceleste il tecnico Myron Markevyč ha presentato l’incontro ai media del suo paese: “L’unico risultato al quale dobbiamo puntare è la vittoria cercheremo di ottenere un risultato positivo. Dipenderà dall’umore e dalla fiducia che avrà la mia squadra. Abbiamo diversi problemi ma capisco i tifosi, loro vogliono soltanto un risultato e una prestazione importanti. Mi auguro che i nostri giocatori scendano in campo pronti e preparati, chi gioca deve pensare al bene della squadra fino all’ultimo minuto lasciando da parte tutto il resto”.

CONFERENZA – Matri: ” Non è brutta come sembra. Vincere per…”

L’ultimo acquisto in casa Lazio si è presentato in sala stampa per parlare del match di Europa League con il Dnipro ma non solo. Queste le parole di Alessandro Matri.

Cosa manca a questa squadra?

“Manca principalmente la fiducia e l’autostima, cose che aiutano e servono per fare bene in campo”.

Quanto è importante giovedì per il morale?

“È importantissimo, è nostra intenzione passare il turno il prima possibile e da primi. Vincere aiuta a vincere”.

Come stai fisicamente? Ti manca continuità?

“Fisicamente sto bene. Mi sto allenando bene da un mese e mezzo a questa parte. È normale che un giocatore ha bisogno di giocare, cerco di allenarmi e prendere condizione la domenica e durante la settimana in allenamento”.

Parlare di ciambella di salvataggio è troppo presto:

“La situazione non è bella ma neanche tremenda come sembra. Abbiamo un punto in meno dello scorso anno, nulla è perduto. Abbiamo la possibilità di ipotecare il primo posto nel girone europeo ed in campionato la classifica è corta e ci sono ancora tanti punti in palio”.

Come ti trovi a Roma? Sei contento?

“Sono felicissimo, posso dare di più e devo riuscirci. Del futuro non abbiamo ancora parlato ma non è questo il momento giusto per farlo”.

Sei nuovo, dal di fuori si parla di un gruppo non così unito, dall’interno, cosa ti senti di dire?

“Non posso fare paragoni con lo scorso anno perché non c’ero. Il gruppo è unito e vuole far bene. Si parla di casi che non ci sono e non ci sono mai stati. Domenica si è parlato di giocatori che deridevano i compagni, non è affatto vero. I ritiri possono far bene ma non sono la soluzione, l’unica medicina è il lavoro. In questi giorni, come nei precedenti stiamo lavorando bene”.

CONFERENZA – Pioli “Dall’interno vedo lati positivi: la squadra è unita. Ritiro? Scelta della società”

Giornate difficili per la Lazio, e per Pioli in primis. Il momento è delicato, ma incombe ora la sfida europea con il Dnipro. Queste le parole in conferenza di Stefano Pioli.

Che momento è?

“Delicato ed importante. Le prestazioni in campionato non ci stanno dando ragione. I risultati che non sono arrivati ci hanno levato condizione e fiducia, cose che dobbiamo ritrovare”.

Vede la luce in fondo al tunnel?

“Certo che va vista. Dal di fuori si vede solo il negativo, ma io dall’interno devo guardare ciò che c’è di positivo. Siamo la terza peggior difesa del campionato nonostante siamo la terza squadra che concede meno tiri in porta. Insieme al Napoli siamo quelli che facciamo più attacchi, però nei gol segnati siamo indietro. Serve concretezza e attenzione”.

La partita di domani può aiutare?

“Tutte le partite devono essere un’occasione per dimostrare che siamo una squadra. Non è normale non vincere da un mese in campionato. Domani è un’opportunità anche perché vogliamo passare il turno con una settimana di anticipo.”

Cosa cambia tra campionato ed Europa?

Quest’anno ci sta mancando la continuità. In Europa League abbiamo giocato meno. Poi ovviamente cambia la mentalità degli avversari. In campionato ci concedono meno spazi, ma i meriti vanno a noi, abbiamo sempre fatto ottime prestazioni in Europa”.

Dal punto di vista del gioco è soddisfatto?

“In parte, ma dobbiamo migliorare. Dobbiamo avere pazienza, in alcune situazioni abbiamo fretta di concludere l’azione, e così non va bene”.

Domenica ci sono stati episodi controversi. Sente sua la squadra? Serve il ritiro?

“Vedo che la squadra vuole uscire da questa situazione lottando e soffrendo insieme. I dati dicono che domenica abbiamo corso più delle altre squadre, questo dimostra che la condizione fisica e la voglia ci sono. Però è chiaro che non siamo soddisfatti. La scelta del ritiro l’ha presa la società ma io l’ho condivisa”.

Il problema è che in Italia le altre squadre conoscono bene la Lazio?

Sì, è vero. Domenica avremmo dovuto avere i centrocampisti più bassi per avere una manovra corale. Però i numeri dicono che realizziamo meno di quanto creiamo: dobbiamo attaccare l’area con più giocatori ed essere più lucidi”.

Come se ne esce?

“In questi giorni di ritiro ci confronteremo per capire dove migliorare. Dobbiamo lavorare l’un per l’altro, soprattutto nel recupero palla. Dobbiamo tornare ai livelli di prima”.

 

Scudetto 1915, raggiunte le 30.000 firme per la petizione!

L’obiettivo è stato finalmente raggiunto: 30.000 firme, un traguardo straordinario per un’impresa tutt’altro che scontata alla partenza di questa straordinaria avventura. La petizione portata avanti dall’avvocato Gian Luca Mignogna su change.org (clicca QUI per firmare) per riconoscere alla Lazio il titolo di Campione d’Italia ex aequo con il Genoa nel 1915, ha raggiunto finalmente il suo step decisivo.

Superata questa quota infatti, partirà l’iter per sottoporre all’attenzione della Federazione Italiana Gioco Calcio la richiesta ufficiale per riesaminare il fascicolo relativo all’assegnazione a tavolino del titolo al Genoa. Solo i campioni del centro-Nord furono insigniti dello scudetto, ignorando lo status di campione del centro-Sud della Lazio. Questo nonostante la sospensione del campionato fu causata dall’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, nella quale molti atleti laziali versarono un tributo di sangue.

30.000 firme sono un risultato al di sopra di ogni aspettativa e che ora è atteso alla prova più impegnativa: la richiesta ufficiale di quanto la storia deve a un gruppo di eroi sportivi e non solo, per tributare con un atto di giustizia il primo scudetto della Capitale alla Lazio del 1915.

Fabio Belli

Hoedt: “Venire alla Lazio la scelta migliore che potessi fare”

In Olanda si sono alzate molte polemiche sul trasferimento del giovane Wesley Hoedt alla Lazio. Per  i media quella di vestire il biancoceleste non è stata una scelta molto azzeccata dal giocatore ma è lo stesso difensore olandese, intervenuto ai microfoni dei media del suo paese, a smentire il tutto raccontando la sua esperienza in biancoceleste: “È una sciocchezza dare la colpa a chi mi sta intorno. Se fosse vero avrebbero fatto delle valutazioni sbagliate sulla mia partenza. Comunque loro possono esprimere il loro parere ma sono io a prendere le mie decisioni. L’anno scorso in questo periodo avevo disputato solo quattro partite, mentre ora ne ho già giocate il doppio in un club europeo importante come la Lazio. La mia fase di crescita è continua quindi non capisco quale possa essere l’errore commesso”.

Lazio, il rinnovo di Tare e la promessa di Lotito

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Tra i rinnovi raggiunti in casa Lazio, quello di Igli Tare è certamente quello più soddisfacente. Come noto, l’accordo tra il ds e il club capitolino era scaduto la scorsa estate, ma nelle ultime ore è arrivata la firma fino a giugno 2018. L’accordo, riferisce ‘Leggo’, sarebbe stato trovato durante il confronto avvenuto lo scorso 1° ottobre, prima del match di EL con il Saint Etienne, confronto in cui per la prima volta il presidente Lotito è passato dalla fiducia soltanto a parole ai fatti concreti. Adesso dunque Tare potrà pensare a mente più serena al delicato compito che lo aspetta, ovvero rinforzare la rosa nel mercato di gennaio. “Ho fiducia in lui, a gennaio ci rinforzeremo“, la promessa del patron biancoceleste. Che però è ben cosciente che realizzarla sarà tutt’altro che semplice: tutto infatti dipenderà dal budget che sarà in grado di mettere a disposizione del suo ds, il quale dovrà usarlo con saggezza per accontentare le richieste di Pioli e migliorare una squadra dimostratasi in questa prima parte di stagione non scevra da lacune, soprattutto, complice l’infortunio di De Vrij, nel reparto arretrato.

PRIMAVERA – Tre baby in prova per Inzaghi

Se i grandi piangono, i piccoli non ridono. La Lazio Primavera, con il ko di sabato scorso ad Empoli, ha confermato a pieno tutto il suo momento negativo in campionato: nove sono infatti al momento i punti che la separano dalla Roma capolista, un’enormità dopo solo nove giornate. Quel che serve è dunque una bella scossa, magari già dal match di sabato prossimo contro la Ternana, che dovrà necessariamente portare punti utili a colmare almeno il distacco nei confronti del Frosinone e dell’Empoli, rispettivamente secondo a +8 e terzo a +7 ed entrambi vittoriosi al cospetto dei ragazzi di Inzaghi.

Che intanto registrano ben tre nuovi arrivi: si tratta dei baby Strefezza, York Laurenti, che già da ieri pomeriggio si allenano con la squadra è che verranno ulteriormente valutati nel corso dell’amichevole in famiglia di oggi pomeriggio. Il primo, classe ’97, è un terzino destro e proviene dal Corinthians neo campione del Brasileirao. Possiede una grande tecnica e velocità e in questo mese ha già lavorato con il Palermo Primavera. Il suo desiderio è quello di sfondare in Europa e per questo il suo agente lo sta proponendo in giro a varie squadre. Starà ora a Tare osservarlo e valutarlo, così come dovrà fare con gli altri due, entrambi esterni alti classe ’99. York proviene dal Sandvikened, club della seconda divisione svedese ed è uno dei pilastri della Nazionale U17.  Ha un contratto con il suo club per i prossimi tre anni, ma può liberarsi per una cifra intorno ai 110mila euro. Piace anche agli inglesi del Southampton e del Watford e ad alcuni club tedeschi. Laurenti invece è nato a Rieti e, dopo un passato nelle fila di Ternana e Empoli, da gennaio gioca con gli Allievi Nazionali della Juventus

Podavini: “Umore dei giocatori troppo basso, bisogna intervenire…”

Protagonista della Lazio anni ottanta e dell’impresa del -9, Gabriele Podavini è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” nel giorno del suo compleanno per fare il punto sul delicato momento attraversato dai biancocelesti.

A vederla da fuori, anche se domenica ero anche allo stadio a Roma, la sensazione è che si sia rotto qualcosa all’interno dello spogliatoio. Si è partiti da voci strane sull’assegnazione della fascia di capitano, forse c’era qualcuno come Biglia che voleva anche andare via. Sicuramente per valorizzare quanto fatto l’anno scorso ed accedere alla Champions serviva uno sforzo in più sul mercato, oltre ai giovani di prospettiva inseriti. Questo può aver influito sull’umore dei giocatori, c’è Candreva sempre nero, giocatori che vorrebbero più spazio. Tutto un insieme di situazioni che alla fine hanno il loro peso.

Le brutte figure di squadre italiane in Champions negli ultimi giorni hanno d’altronde messo un accento su questo punto: “Non si può pensare di pescare solo jolly al sorteggio, bisogna arrivare preparati a queste competizioni. Alla Lazio servivano giocatori d’esperienza per ottenere quello per cui si era lavorato per tutta la scorsa stagione.

Da terzino destro, Podavini parla di Dusan Basta e della difesa biancoceleste in generale: “E’ un giocatore che in campo mette l’anima, corre per novanta minuti senza sosta, mi piace molto. Ero innamorato di Radu ma lo vedo decisamente appannato, mentre Lulic lo vedo più come giocatore da centrocampo in su. Il bosniaco è veloce nell’allungo ed abile anche a puntare l’avversario sullo stretto, mentre mi sembra non abbia le caratteristiche da difensore.

Ma come si può aumentare il senso di appartenenza dei giocatori alla squadra? “I giocatori vanno e vengono e soprattutto le bandiere non esistono più. Il valore della maglia può essere sentito maggiormente dai giocatori nati in città, una volta lo si sentiva di più. Noi la tenevamo addosso, non la regalavamo ai tifosi o agli avversari perché nel comprendevamo il valore.

Su Pioli: “E’ un allenatore di grande valore e l’ha dimostrato nella scorsa stagione. Forse la sua pecca finora è stata la mancata capacità di ricucire quei malumori nella rosa, saper lavorare anche come psicologo sul gruppo, che ha perso la coesione che c’era l’anno scorso e che aveva permesso ai risultati di arrivare.

L’Europa League e la sfida contro il Dnipro potrebbero rappresentare un nuovo inizio per la Lazio? “L’Europa è una cassa di risonanza notevole, la Lazio deve crederci. Ho sentito che ci sarà un po’ di turn-over, spero giochi una formazione in grado di chiudere i conti per la qualificazione e di rivedere anche Klose, la cui presenza può essere da stimolo per gli altri giocatori.

Fabio Belli

Cile, c’è un ex laziale per il vertice della Federcalcio

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Da bomber della Lazio scudettata del 2000 a presidente della Federcalcio cilena. È questo il passo che Marcelo Salas ha deciso di compiere, candidandosi ufficialmente per occupare la poltrona più alta del calcio del paese sudamericano. La sede infatti al momento è vacante, dopo che la settimana scorsa l’ex numero uno  Sergio Jadue, implicato nello scandalo corruzione che ha travolto la Fifa negli ultimi mesi, ha deciso di lasciare l’incarico per collaborare con l’FBI. La Federazione ha quindi indetto per il prossimo 17 dicembre le elezioni per scegliere il nuovo presidente, che resterà in carica per tre anni, e, secondo quanto rivela ‘mundodeportivo.com’, nella lista dei candidati ci sarebbe anche il nome di Salas, attualmente presidente e direttore sportivo dell’Unión Temuco, nonché una delle figure più amate nel paese. “Se ne devono andare tutti, dirigenti, responsabili. Hanno fallito. – ha dichiarato l’ex numero 9 biancoceleste – Adesso la cosa più importante è fare pulizia, perché quanto accaduto è un vero peccato. Jadue ha concluso nel peggiore dei modi, finendo nelle indagini dell’FBI per corruzione“. Insomma, il Cile e il suo calcio si preparino: la rivoluzione di Salas è pronta ad arrivare.  

Lazio, tempi di rinnovi

Rinnovi in casa Lazio, dopo quello quasi in porto di Marchetti Lotito ha rinnovato quello del ds Igli Tare, già scaduto nell’estate scorsa. Il nuovo accordo – come scrive quest’oggi il Corriere della Sera, è fino al 2018. In agenda ora la questione Lazio in perenne crisi ed il mercato di gennaio che si avvicina ma con un budget limitato, dunque – come sostiene il Cor Sera – con la prospettiva all’orizzonte che venga ceduto qualche big.

RASSEGNA STAMPA – Con Marchetti accordo totale

Sì, c’è il sì. In mezzo alla crisi, alle polemiche trasversali, alle tempeste, alle critiche interne e al ritiro è spuntato il rinnovo di Federico Marchetti. Non è ancora ufficiale, manca l’annuncio, ma il portiere ha detto sì a Lotito per altri due anni rispetto alla scadenza del 2016, dunque sino al 2018. Non sono previste opzioni per il 2019, è anche questa la notizia. Marchetti guadagnerà 1,5 milioni a stagione, la cifra comprende i bonus. L’accordo è totale, va solo ratificato. La società ha evitato di perderlo a scadenza e il portiere ha fatto una scelta di vita. Ha 32 anni, ha deciso di legarsi ancora una volta ai biancocelesti. Da settimane rimbalzavano rumors di ogni tipo, annunciavano la Juventus sulle sue tracce. Il manager Bozzo ha sempre negato contatti, ha respinto ogni ipotesi legata ai bianconeri. La trattativa è stata lunga e a volte tortuosa. Un mese fa la firma sembrava vicinissima, poi c’è stato un rallentamento. Le parti si sono avvicinate e allontanate spesso sino a quando non hanno trovato l’intesa. Marchetti, inizialmente, aveva preso tempo, non era convinto, considerava bassa l’offerta di Lotito in quanto a ingaggio e durata del contratto, s’aspettava di più. Dopo una fase di stand-by il club ha rilanciato proponendo un rinnovo biennale con opzione sino al 2019 e un ingaggio da 1,5 milioni (bonus compresi). Alla proposta ha fatto seguito una nuova fase di riflessione e di freddezza, gli incontri-verità sono slittati, la separazione sembrava nell’aria, poi è arrivata la svolta, poi è arrivato il colpo di scena: accordo biennale, secco.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Se salta Pioli pronti Lippi e Brocchi

AGGIORNAMENTO – L’ex ct della Nazionale, dopo l’esperienza in Cina, per il momento non ha nessuna intenzione di sedere su una panchina di Serie A, come rivelato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com: “Se tornerò in panchina? Non credo. Per ora, comunque, sono a casa. Vediamo…”.

La Lazio è rinchiusa nel centro sportivo di Formello dove Lotito ha spedito la squadra in ritiro punitivo. I risultati ma soprattutto l’atteggiamento negativo mostrato dai giocatori biancocelesti, ha aperto ufficialmente la seconda crisi della stagione dopo quella successiva al 5-0 del San Paolo contro il Napoli. I giocatori sono nel mirino della critica ma una buona parte dei tifosi se la prende anche con Pioli. Il tecnico per ora non rischia ma se le cose non dovessero migliorare ecco allora che Lotito dovrà prendere in considerazione l’ipotesi legata all’esonero. Ci sono tre partite (Empoli, Juve e Samp) prima di una eventuale rivoluzione. In questi giorni sono circolati alcuni nomi ma al momento l’unica candidatura seria è quella legata al duo Lippi-Brocchi. Ma i tempi sono ancora prematuri per parlare di un cambio così radicale.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Pioli rilancia Candreva. Keita, niente Spagna: ha scelto il Senegal

Il primo giorno di ritiro inizia subito con un allenamento in più. Doppia seduta per la Lazio, nonostante da programma fosse stata segnalata solo quella pomeridiana. I giocatori invece sono scesi in campo già in mattinata per la prima sgambata della giornata, in cui è stato svolto solo un lavoro a ritmi blandi. Certamente più importante quella pomeridiana (iniziata con un’ora di ritardo rispetto al previsto), dove Pioli ha provato qualcosa a livello tattico in vista della gara di Europa League con il Dnipro.

PROVE DI 4-2-3-1: CANDREVA TORNA TITOLARE – Stando alle prove dell’allenatore, sarà ancora il 4-2-3-1 il modulo di riferimento, probabilmente con un largo turnover rispetto all’undici sceso in campo nel deludente pareggio con il Palermo, Milinkovic e Kishna il tris di trequartisti dietro Matri (in vantaggio su Klose). In ballo per il ruolo di rifinitore pure Morrison, che però è stato testato nei due centrocampisti davanti alla difesa insieme a Cataldi. Se fosse confermato in quella posizione, allora sia Parolo che Biglia potrebbero prendersi una partita di riposo. La difesa sarà probabilmente composta da Konko (Basta non si è nemmeno allenato), Mauricio, Gentiletti e Radu; in porta tornerà Berisha.

KEITA SCEGLIE LA NAZIONALE SENEGALESE – Intanto dal Senegal emerge un curioso retroscena: il giovane talento Baldé Diao Keita, avrebbe scelto di vestire la maglia del Senegal e non della Spagna, pur essendo nato ad Arbúcies (paese di poco più di 5000 abitanti nella Catalogna) e cresciuto nella “cantera” del Barcellona. A rivelarlo è proprio lo stesso attaccante in un’intervista rilasciata a wiwsport.com: “Ho parlato con la mia famiglia e i miei genitori, non è stato facile. Sono giovane, ho un futuro davanti a me. Ma la scelta ormai l’ho presa e ho intenzione di giocare per il Senegal. Discutendone ho messo tutto sulla bilancia, valutando pro e contro. Normale che ci abbia riflettuto bene, non è una scelta da prendere alla leggera”.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Pioli e Tare processano la Lazio

Uniti nel nome della Lazio. Non esistono altri modi per uscire dalla crisi. Tutti in castigo e ritiro a tempo indeterminato, il processo è già scattato. Formello s’è trasformato in un vero e proprio bunker, è vietato superare il cancello d’ingresso, giocatori blindati e bonus terminati, lo ha ordinato il presidente Lotito. Vale anche per Pioli, l’ultimatum di tre gare partirà con il Dnipro in Europa League, durerà fino alla sfida con la Juventus, la società si aspetta una reazione immediata. Non basterà solo vincere, servirà l’atteggiamento dello scorso anno, la filosofia che trascinò la Lazio in Champions League. Il raduno di lunedì sera ha rappresentato il primo passo verso la riscossa, la cena in programma alle 20.30 ha riunito l’intero gruppo, era presente anche il diesse Tare.

Bocche cucite e poca voglia di parlare, confronti quotidiani (anche tra Tare, Pioli e i leader del gruppo da Biglia a Candreva), c’è la volontà di chiarire al più presto. Clan e giocatori divisi, spogliatoio spaccato in due, motivazioni sotto zero, una fascia da capitano che ha creato più di un problema, se ne sentono di tutti i colori. E le punizioni continuano, fissato per ieri un doppio allenamento (inizialmente era in programma solo la seduta del pomeriggio), la Lazio non può perdere altro tempo: lavoro atletico la mattina, prove tattiche alle 16, Pioli dovrà decidere entro oggi la formazione per domani sera (turnover massiccio e spazio a Kishna, Konko, Radu, Cataldi, Berisha e Matri). Keita è squalificato, ieri ha scelto il Senegal, non giocherà con la Spagna.

Bloccati i social Network, per il momento si parla solo sul campo, tra Murelli e Cataldi è pace fatta: il giovane centrocampista era stato ripreso dal vice di Pioli per una risata in panchina (durante la gara con il Palermo) considerata fuori luogo e inopportuna, molto probabilmente verrà multato. Non si accettano più comportamenti del genere, da adesso in poi tutti dovranno remare dalla stessa parte, stop ad inutili individualismi, il gruppo è chiamato a rispondere. Lo staff tecnico proverà a lavorare sulla testa dei giocatori, i rapporti personali diventano fondamentali, nei prossimi giorni verranno studiate iniziative per ricompattare la rosa. E intanto però il ritiro dovrà risollevare la Lazio, i senatori sono obbligati a reagire: Klose, Mauri e Biglia su tutti, spetterà a loro coinvolgere anche i più giovani e dimenticare le ruggini del passato.

Se lo augura Pioli, altrimenti sarà lui il primo e unico a pagare: Lippi-Brocchi, Guidolin (ha smentito nella giornata di ieri), Prandelli, Del Neri, la vecchia fiamma Yakin, c’è la fila alle spalle del mister di Parma. L’allenatore svizzero era stato a un passo nel 2013, l’esonero di Petkovic portò alla fine sulla panchina biancoceleste l’ex Reja. Ma i rapporti con Tare sono ancora buoni, Murat ha lasciato lo Sparta Praga in estate, è libero di firmare per un altro club, la Lazio potrebbe essere in agguato. Il presidente Lotito proverà fino all’ultimo nel tentativo di rianimare la squadra con Pioli al comando, difficilmente cambierà tanto per farlo, cercherà di dare continuità al progetto. Il tecnico non vuole mollare, lo ha fatto sapere ai suoi collaboratori, è convinto di uscire dalla crisi nel giro di poche settimane. Lavorerà cercando di trovare un compromesso con la squadra, ha bisogno la fiducia di tutti, dovrà ripartire da zero. È il momento di stringere i denti.

Fonte : Il Tempo