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De Martino: “Errori che ci danneggiano” Poi si rivolge ai tifosi…

La Lazio è furiosa per i torti arbitrali di Empoli. E il risveglio dopo la sconfitta in terra toscana, non cambia la linea dura della dirigenza. Oltre a Tare e Pioli, a ricordare i vari episodi sfavorevoli, ci pensa anche il responsabile della comunicazione Stefano De Martino, attraverso i microfoni di Lazio Style Channel: “La gara di ieri sera parla da sola, oltre al nostro Direttore Sportivo, tutta la società ha preso una linea netta nei confronti dei troppi errori arbitrali. Gli episodi hanno chiaramente condizionato la gara, non sono così dubbi come ho letto su qualche giornale questa mattina. Nel secondo tempo abbiamo dominato la partita. Non ci nascondiamo dietro le decisioni arbitrali, le colpe sono di tutti, di solito non copriamo i problemi, ad esempio la sconfitta è arrivata anche per il fatto che non si è giocato bene il primo tempo. Tra le gare passate e quella di ieri, si contano troppi errori da parte della classe arbitrale, più di dieci. Come già detto dal mister, non abbiamo una posizione in classifica che rispecchia la nostra forza in campo“. Poi infine lancia un messaggio ai tifosi: “Dobbiamo tornare ad essere uniti, da fuori siamo visti attaccabili, quindi con la pressione dei tifosi sarebbe più difficile commettere errori. Se riusciamo a mettere da parte le polemiche, daremo un’immagine di grande compattezza. Società e tifosi devono mandare un messaggio forte a tutti e far capire che uniti difendiamo la Lazio e i suoi 115 anni di storia. Vogliamo rispetto e lo meritiamo”.

L’ERBA DEL VICINO – Roma, il doppio ko di una brutta settimana

Diciamocelo. Con estrema onestà intellettuale. Non si possono prendere sei goal contro il Barcelona e, contestualmente, perdere tre punti in casa a favore dell’Atalanta. Perché se il parziale tennistico subito contro i blaugrana è umanamente incontestabile, di contro la sconfitta in casa contro i bergamaschi è calcisticamente inaccettabile. Bisognava reagire. Immediatamente. Con orgoglio e intelligenza voltare pagina per cercare di mettersi subito alle spalle una sconfitta completa dal punto di vista tecnico-tattico. Ma cosi non è stato. Anzi. Il crollo di Barcelona si è trasformato contro l’Atalanta in una resa. Ancora più amara, pesante, ingiustificabile. Peraltro accompagnata da una duplice umiliazione: per il coro di scherno al rigore del raddoppio bergamasco, per la bordata di fischi al termine della gara. Inopportuno il primo. Comprensibile la seconda. Si conclude cosi una settimana tutt’altro che facile per i colori giallorossi. Vissuta da semplici spettatori di un teatrino al quale avrebbero certamente voluto fare a meno.

Simone Roselli

Oddi: “Lazio penalizzata” poi sul futuro di Pioli….

Un’altra sconfitta che brucia. L’ennesima partita persa in trasferta. Anche se arrivata in diverso modo da quelle precedenti, ieri ad Empoli contava soltanto vincere, ma per diversi motivi la Lazio esce ancora sconfitta. Ad analizzare l’ennesimo scivolone della banda Pioli è Giancarlo Oddi, intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com: “Adesso serve che il gruppo faccia quadrato e che la società stia accanto all’allenatore. Per uscirne fuori bisognerà lavorare sodo, ma ieri la Lazio è stata penalizzata con i due gol annullati“. Poi continua sulla gara di ieri: “C’è stata un’amnesia difensiva e la squadra l’ha pagata cara, questo capita troppo spesso. La situazione ora è difficile ma credo che Pioli abbia il diritto di continuare a guidare la Lazio, che ieri meritava di più, per quanto espresso in campo le sarebbe andato stretto anche il pareggio“. Sul modulo attuato dal mister dichiara: “Ieri con il 4-4-1-1 la lazio ha dominato l’avversario. Le colpe alla squadra si possono dare per le sconfitte rimediate contro Palermo, Milan e Roma ma ieri non mi sento di colpevolizzare l’atteggiamento“.

SCUDETTO LAZIO 1915 – Ecco la lettera ufficiale inviata alla Figc

Obbiettivo raggiunto. Da quando partì la petizione, per lo scudetto 1914-15, si sperava di arrivare alle 30 mila firme. Da pochi giorni, le adesioni hanno toccato il numero tanto desiderato dal popolo laziale. Traguardo che tutti volevano, per far si che l’impegno dei tifosi servisse ad un ripensamento ufficiale da parte degli organi preposti. Colui che ha portato avanti questa petizione, l’avv. Gian Luca Mignogna, che raggiunto questo grande traguardo, ha inviato nelle ultime ore il testo nella sede della Figc in Via Allegri, per l’apertura del fascicolo. Un passo fondamentale per l’assegnazione ex aequo a Lazio e Genoa. Di seguito la lettera integrale:

C.A. ILL.MO SIG. PRESIDENTE DELLA FIGC
C.A. ECC.MO CONSIGLIO FEDERALE DELLA FIGC
C.A. SPETT.LE UFFICIO LEGALE DELLA FIGC
C.A. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

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IL SOTTOSCRITTO AVV. CASS. GIAN LUCA MIGNOGNA DEL FORO DI ROMA, IN PROPRIO, QUALE PROMOTORE DELLA PETIZIONE IN OGGETTO ED IN NOME E PER CONTO DEI RELATIVI FIRMATARI, CON LA PRESENTE, RIMETTE IN ALLEGATO IL TESTO INTEGRALE DELLA PETIZIONE MEDESIMA, ALLO STATO SOTTOSCRITTA DA OLTRE 30.000 SOSTENITORI SULLA PIATTAFORMA ONLINE CHANGE.ORG, CON LA QUALE SI CHIEDE ALLA FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO DI VOLER NOMINARE UNA COMMISSIONE AD HOC PER:

– RIESAMINARE OGGETTIVAMENTE IL CONTESTO STORICO, SOCIALE E SPORTIVO IN CUI FU ADOTTATA LA DELIBERA POSTBELLICA CON CUI SI ASSEGNÒ D’UFFICIO LO SCUDETTO 1914/15 AL GENOA, TENENDO DEBITAMENTE CONTO DI QUANTO ACCLARATO IN MERITO MEDIANTE IL DOSSIER ALL’UOPO PREDISPOSTO DAL CENTRO STUDI NOVE GENNAIO MILLENOVECENTO;

– LEGITTIMARE UFFICIALMENTE LA LAZIO QUALE MIGLIOR SQUADRA DEL CENTROSUD ED IL GENOA QUALE MIGLIOR SQUADRA DEL NORD IN QUANTO PRIME IN CLASSIFICA NEI RISPETTIVI GIRONI FINALI AL MOMENTO DELLA SOSPENSIONE BELLICA DEL CAMPIONATO 1914/15, ADOTTATA DALLA FIGC IL 23.05.1915, ALLORQUANDO MANCAVA UNA SOLA GIORNATA AL TERMINE DELLA REGULAR SEASON E SI STAVA PROFILANDO LA PROBABILE FINALISSIMA NAZIONALE TRA QUESTE DUE SQUADRE;

– RENDERE ONORE E MERITO AI NUMEROSI CADUTI DELL’ALLORA SOCIETÀ PODISTICA LAZIO SUL FRONTE AUSTRO-UNGARICO, COSÌ COME ACCLARATO DA LAZIOWIKI NELLA RECENTISSIMA PUBBLICAZIONE “DAL TEVERE AL PIAVE – 1915/1918 – GLI ATLETI DELLA LAZIO NELLA GRANDE GUERRA”

– PREMIARE LA POLISPORTIVA BIANCOAZZURRA PER L’IMPEGNO SOCIO/CULTURALE PROFUSO PER LO SVILUPPO DI CIASCUNA DISCIPLINA SPORTIVA SIN DAGLI ALBORI DEL SECOLO SCORSO E PER AVER FINANCHE DESTINATO I PROPRI CAMPI DI GIOCO AD ORTI DI GUERRA PER LA POPOLAZIONE ROMANA DURANTE IL PRIMO CONFLITTO MONDIALE;

– ADOTTARE UN PROVVEDIMENTO RIPARATORIO, EQUANIME ED ETICO/MORALE, IN OSSEQUIO ALLA RATIO DEL REGIO DECRETO N° 907/1921, CHE RICONOBBE L’IDEALE SPORTIVO LAZIALE COME ESEMPIO DI RETTITUDINE PER I GIOVANI SPORTIVI DELL’EPOCA;

– PORRE RIMEDIO AD UNA DECISIONE ASSOLUTAMENTE INIQUA, INGIUSTA E LESIVA DEI VALORI DELLO SPORT E DEI PRINCIPI GIURIDICO/SPORTIVI, INTERVENENDO SUL CASO GIUSTAPPUNTO NELL’AMBITO DEL CENTENARIO DELLO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE CUI SEGUÌ LA SOSPENSIONE BELLICA DEL CAMPIONATO 1914/15;

– ASSEGNARE LO SCUDETTO 1914/15 A LAZIO E GENOA EX AEQUO, DICHIARARE ENTRAMBI I CLUB CAMPIONI D’ITALIA PER TALE CAMPIONATO E FREGIARE COL TRICOLORE I BIANCAZZURRI PER IL PRIMATO ALL’EPOCA CONSEGUITO NELL’ITALIA CENTROMERIDIONALE ED I ROSSOBLU PER QUELLO CONTESTUALMENTE CONSEGUITO NELL’ITALIA SETTENTRIONALE.

PER RAGIONI DI COMPLETEZZA, INOLTRE, SI TRASCRIVE SEGUITAMENTE IL LINK DELLA SUDDETTA PETIZIONE, SU CUI E’ POSSIBILE VERIFICARE IL FLUSSO DELLA STESSA E GLI ATICOLI, I PARERI, LA DOCUMENTAZIONE E GLI EVENTI PROMOZIONALI CHE SINORA L’HANNO SUPPORTATA MEDIATICAMENTE, SPORTIVAMENTE E GIURIDICAMENTE:
https://www.change.org/p/spettabile-federazione-italiana-gioco-calcio-lazio-1914-15-campione-d-italia-ex-aequo?recruiter=324605918&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink

SI ACCLUDONO, INOLTRE, I SEGUENTI ATTI E DOCUMENTI:
1) FILE PDF DI CHANGE.ORG, CONTENENTE L’ELENCO DEI FIRMATARI;
2) FILE EXCEL DI CHANGE.ORG, CONTENENTE I PROGRESSIVI DELLE SOTTOSCRIZIONI;
3) FILE PDF DI CHANGE.ORG, CONTENENTE I COMMENTI DEI FIRMATARI;
4) FILE PDF DEL DOSSIER DEL CENTRO STUDI NOVE GENNAIO MILLENOVECENTO, CHE COSTITUISCE PARTE INTEGRANTE DELLA PRESENTE ISTANZA;
5) PEC DELL’UFFICIO LEGALE DELLA FIGC DEL 13.07.2015, CON CUI SI CONFERMA L’IRREPERIBILITA’ DI QUALSIVOGLIA DOCUMENTO RELATIVO AL CAMPIONATO DI PRIMA CATEGORIA 1914/15;
6) FILE WORD DELL’ARTICOLO DELLO SCRIVENTE “LAZIO 1914/15, ORIZZONTE TRICOLORE!”, CONTENENTE LA STORIA DELLA RECENTE RIVENDICAZIONE DEL TITOLO 1914/15.
RESTANDO IN ATTESA DI UN CORTESE CENNO DI RISCONTRO ED A DISPOSIZIONE PER QUALSIVOGLIA CHIARIMENTO IN MERITO.
DISTINTI SALUTI.
ROMA, LI’ 27.11.2015
AVV. GIAN LUCA MIGNOGNA

 

LAZIALI FUORI PORTA – Solo in 4 riescono a farsi largo

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Altro weekend negativo per i laziali in prestito. Partiamo dalla Serie B, dove Tounkara non riesce proprio a sovvertire le gerarchie imposte da mister del Crotone Djuric: “squadra che vince non si cambia”, recita un vecchio detto che fa proprio al caso dei pitagorici, secondi a un punto dalla vetta, e allora il povero Mamadou è costretto a guardare ancora una volta dalla panchina i suoi compagni, vittoriosi 1-0 sullo Spezia. Interessante il match tra la Salernitana di Strakosha Pollace e la Pro Vercelli di Filippini: il portiere albanese gioca dal 1′ e risulta non esente da colpe sulle due reti subite da Mustacchio. L’ex Bari entra invece all’88’ e aiuta i suoi compagni di reparto a difendere il 2-1 finale a favore dei piemontesi. Altra panchina infine per l’ex capitano della Primavera. Niente match con il Lanciano per Minala, ancora escluso dai convocati del Latina per ‘scelta tecnica’ e che si allena in disparte in attesa di potersi giocare le sue chances.  Stessa sorte tra gli abruzzesi per Rozzi, mentre Crecco perde nel finale il ballottaggio a centrocampo con Di Cecco e si accomoda in panchina. In Lega Pro, maglia da titolare per Lombardi nell’1-1 tra Ancona e Pontedera: ammonito e stanco, l’ex Trapani viene sostituito al 74′ da Dean Morgan. Appuntamento dunque alla prossima gara, dove lui e il club marchigiano sperano in un ritorno al gol.  Niente convocazione in Ligue 1 per Perea, nel match vinto 4-1 allo Stade de France dal Psg sul Troyes, così come, nella Alka Superligaen danese per Elez, che da titolare fisso si ritrova ora a dover risalire la china. In Svizzera, infine, crollo esterno dello Zurigo di Vinicius: l’esterno brasiliano, schierato titolare a sinistra, ‘corona’ lo 0-5 in casa del Grasshoppers beccandosi un giallo.

Del Nero: “Lazio, è il momento di tirar fuori gli attributi!”

Sugli 88.100 di Elle Radio è intervenuto un ex laziale dell’era di Delio Rossi, Simone Del Nero, con il fantasista che ha commentato l’ultimo ko biancoceleste ad Empoli.

Da ex calciatore della Lazio ma cresciuto nel settore giovanile dell’Empoli, che idea si è fatto Del Nero della sconfitta di ieri: “E’ stata una partita un po’ confusa, con troppi errori arbitrali che hanno penalizzato la Lazio oggettivamente. Questo non deve essere un alibi ma è comunque un dato di fatto sul quale non si può sorvolare. Mi sembra che la freschezza dei giovani dell’Empoli abbia fatto la differenza.

Sicuramente l’arbitraggio ha influito pesantemente sull’andamento della partita, ma sembra altrettanto evidente che alla Lazio manchi quell’unione di intenti che nell’anno passato aveva fatto la differenza. Spiega Del Nero: “Ci sono dei periodi in cui è fisiologico avere dei cali di tensione. Basta una piccola scintilla a volte per far ritrovare l’entusiasmo. All’orizzonte c’è una partita fondamentale contro la Juventus, trovare un risultato positivo contro una squadra di questo calibro potrebbe rappresentare la svolta e soprattutto portare chiarezza in questo momento di confusione.

Al momento per la Lazio è venuto meno anche il rapporto con i tifosi, che era stato fondamentale anche quando la Lazio con Del Nero in squadra aveva conquistato l’accesso in Champions, obiettivo sfumato in questa stagione. “Ricordo che il supporto dei tifosi era fondamentale, perché ti faceva sentire sicuro dei tuoi mezzi. Sicuramente a livello di personalità qualcuno può soffrire le contestazioni: a me personalmente pesavano molto, ci sono giocatori col carattere simile al mio ai quali servono incoraggiamenti nei momenti difficili. Questo può valere anche per calciatori stranieri che non sono abituati alle pressioni che solitamente ci sono a Roma. Purtroppo quando non arrivano i risultati i malumori dei tifosi sono comprensibili: per far cambiare loro idea bisogna tirar fuori i cosiddetti attributi, per far tornare l’amore fra i tifosi e la squadra.

Sui giovani biancocelesti: “In una squadra come la Lazio è necessario un mix tra giovani di valore ed elementi più esperti. Una squadra come l’Empoli ha la possibilità di puntare su una squadra di soli giovani, la Lazio deve potersi affidare anche a giocatori di spessore per superare i momenti difficili. Il giovane che conosco meglio e mi ha impressionato di più è Keita, a volte mi chiedo perché non giochi più spesso. Deve crescere ma ha enormi margini di miglioramento. La personalità è importante per tutti, non solo per i giovani. Forse le pressioni romane possono essere deleterie per giocatori che ad esempio in questo momento stanno facendo bene con la loro Nazionale, ma qui soffrono: in questi casi si dice che il pallone comincia a scottare.

Fabio Belli

FORMELLO – Le ultime novità dalla seduta di scarico e dall’infermeria

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Niente ritiro, ci si allena normalmente, come da programma. La seduta per la Lazio reduce dal ko di Empoli scatta dunque alle 10 e vede in campo esclusivamente i giocatori che ieri non sono entrati in campo o che lo hanno fatto nel corso del secondo tempo. Per loro lavoro atletico e tecnico con il pallone, mentre i titolari al ‘Castellani’ sono a sudare in palestra. Da domani il gruppo tornerà unico e partirà la preparazione in vista dell’anticipo di venerdì sera all’Olimpico contro la Juventus.

Per il quale mister Pioli non potrà contare su nessuno degli infortunati, a parte forse Mauri, che oggi ha svolto corsa differenziata e che dunque potrebbe strappare una convocazione. Chi invece è sicuro di esserci dal 1′ è Gentiletti, assente ieri per squalifica e che contro i campioni d’Italia si riprenderà il suo posto al centro della difesa, accanto a uno tra Mauricio e Hoedt.

Per quanto riguarda infine l’infermeria, questo il punto a ‘LSR’ del medico sociale dott. Bianchini: “La partita di ieri non ha portato situazioni cliniche importanti. Onazi oggi farà il controllo strumentale per il problema alla coscia: sta migliorando sotto il profilo del dolore, speriamo che l’esame ce ne dia la conferma. Mauri ha iniziato a lavorare più attivamente in campo, anche lui sta rispondendo bene sotto il profilo del dolore. Sulle condizioni di De Vrij, l’unico lungodegente, vi daremo infine informazioni nel corso della settimana”.

Zoff, il messaggio del presidente Lotito

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Anche Claudio Lotito si unisce al coro dei messaggi per Dino Zoff, l’ex portiere campione del Mondo 1982 e allenatore della Lazio, colpito nelle scorse settimane da un problema clinico di natura neuro-vegetativa, per la cui guarigione ha tuttavia dichiarato di essere “sulla buona strada“. “Sto seguendo la situazione da giorni – le parole del patron biancoceleste, riportate da ‘Il Messaggero’ – e sono felice che le sue condizioni stiano migliorando. Zoff rappresenta un patrimonio del calcio italiano, un personaggio che ha fatto la storia sia come giocatore che come allenatore. La Lazio gli è vicina e tifa per lui, come tutto il mondo dello sport“.  

TEMPI BELLI – Non gioco più, me ne vado…

Deja vu: secondo Wikipedia, che ormai ha preso il posto del dizionario Webster come campionario ufficiale delle definizioni, lo racconta come: “fenomeno psichico rientrante nelle forme di alterazione dei ricordi (paramnesie): esso consiste in fatti totalmente casuali di cose, animali o persone che entrano in contatto con il soggetto, al quale provocano la sensazione di un’esperienza precedentemente vissuta, già vista appunto.

Empoli-Lazio è stata tutta un deja vu: dal rigore assegnato a Cannavaro contro il Sassuolo alla super performance di Tagliavento nel derby, ora ci si è messo anche Fabbri. Di Ravenna, che con Terni non ha molto in comune in quanto a coordinate geografiche, ma il succo è sempre quello. Gol annullati, rigori negati, episodi che forse offuscano una crisi che invece è reale e tangibile per i colori biancocelesti. Ma il discorso è sempre lo stesso: prima dammi quello che è mio, poi parliamo di quello che mi manca.

Così probabilmente il ritiro non sarà un deja vu. Sbagliato punire i ragazzi dopo la voglia dimostrata nel secondo tempo, hanno affermato all’unisono Pioli e Tare. Peccato che di tempi se ne giochino appunto sempre due, ma anche questo è un deja vu, una situazione già vissuta dalla Lazio dall’inizio di questa stagione. Partite giocate a metà, occasioni perse e intensità a intermittenza. Così non si va granché avanti, in ogni caso.

Ma il deja vu definitivo lo si è vissuto quando il buon Igli ha affermato: “Se continua così, domenica non ci presentiamo.” Aaaah, andiamo bene, andiamo proprio bene! Direbbe la Sora Lella, non per niente laziale. Allora, ricapitoliamo. Prima di tutto, se domenica non vi presentate fate benissimo, perché contro la Juve si gioca venerdì. Speriamo sia stato solo un lapsus, tanto per restare in tema di deja vu e compagnia bella.

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Ok, l’importante sarà presentarsi venerdì

Secondo: ok la voglia di protestare che ormai ammanta anche la squadra, però: i tifosi hanno detto che non si presentano. La squadra minaccia di non presentarsi. Pogba ha telefonato e ha detto che non ci sarà perché è squalificato (lui almeno ha la giustificazione). Ok lo stadio vuoto, ma anche il campo vuoto sarebbe un po’ troppo. Facciamo così, noi per sicurezza andiamo, poi chi c’è c’è: Lazio-Juve è sempre Lazio-Juve. E visto come è andata le ultime volte, speriamo davvero non sia l’ennesimo deja vu.

Fabio Belli

Allegri cauto: “Venerdì troveremo una Lazio arrabbiata”

In attesa di conoscere il risultato della Fiorentina e del big match Napoli Inter di stasera, la Juve con la vittoria di ieri si è rilanciata per lo scudetto sfruttando lo stop della Roma. Venerdì per i bianconeri ci sarà la prova del nove all’Olimpico contro la Lazio in crisi. Tuttavia, l’allenatore juventino Allegri non si fida e predica cautela: “Venerdì troveremo una Lazio arrabbiata che giocherà per vincere, noi dovremo fare altrettanto”. Queste le sue parole ai microfoni Sky.

RASSEGNA STAMPA – In tribuna a Empoli un collaboratore di Lippi

La posizione di Pioli non è più così salda dopo la sconfitta della Lazio a Empoli. Nei giorni scorsi sono stati molti i nomi circolati in orbita biancoceleste, tra i quali quello di Marcello Lippi. Proprio l’ex Ct della Nazionale italiana potrebbe essere l’identikit che più affascina Lotito. Secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di LazioPress.it, infatti, la società si sarebbe incontrata lunedì sera nei pressi di Viareggio con l’ex tecnico della Juventus per sondare ulteriormente la sua disponibilità a sposare il progetto Lazio.

Un progetto che stuzzica non poco Lippi, voglioso di relazionarsi e allenare giovani di grande talento e prospettiva come Kishna, Felipe Anderson e de Vrij, giusto per citarne alcuni, ma soprattutto di rimettersi in gioco in Italia. Inoltre, quest’oggi un suo collaboratore avrebbe presenziato in tribuna allo stadio Castellani di Empoli per seguire da vicino la gara dei biancocelesti. Non c’è, però, solo la Lazio su di lui. Nei giorni scorsi, infatti, ci sono stati dei sondaggi da parte di altre due squadre italiane e una portoghese. Per questo Lippi non aspetterà all’infinito la Lazio che, intanto, si è presa un po’ di tempo per riflettere. Una cosa è certa, qualcosa intorno a Pioli si muove…

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Pioli e Tare furiosi: ”Risultato condizionato dall’arbitro”

La Lazio non ci sta: Pioli e soprattutto Tare alzano la voce dopo la sconfitta 1-0 a Empoli Ma all’allenatore e al dirigente non vanno giù i due gol annullati a Klose dall’arbitro Fabbri. La rabbia del tecnico: ”Credo che gli episodi siano talmente evidenti che non io debba aggiungere altro. Questi hanno condizionato il risultato finale. E’ sicuro che il nostro errore in avvio di gara è stato grave e che abbiamo permesso a loro di andare in vantaggio dopo pochi minuto. E’ altrettanto sicuro però anche il fatto che abbiamo giocato una buona gara e che non meritavamo assolutamente di perdere. Avremmo meritato la rimonta e a dir il vero l’avevamo anche centrata, con gol regolari”.

DOBBIAMO ESSERE PIU’ CONCRETI” – C’è spazio però anche per qualche critica da parte di Pioli: ”Anche oggi abbiamo subito poco, ripeto: non meritavamo di perdere. Abbiamo avuto diverse occasioni a nostro favore, questo è vero, ma dobbiamo essere più concreti. La classifica è brutta e dobbiamo fare certamente meglio. Credo tantissimo nel mio lavoro e nella mia squadra. Nelle ultime due gare ho visto cose positive: se restiamo compatti possiamo far bene. Resto dunque fiducioso”.

TARE: ”E’ UNO SCANDALO” – Pioli amareggiato, Tare decisamente arrabbiato per le decisioni arbitrali: ”Secondo me tutti e due i gol annullati alla Lazio oggi erano regolari. Sul primo la palla era in movimento e non in mano al portiere quando è intervenuto Klose. Posso comunque capire interpretazioni diverse dalla mia; quello che è incomprensibile è ciò che è successo in occasione del secondo episodio. La palla viene toccata di testa da Tonelli: è quindi impossibile fischiare il fuori gioco ai nostri giocatori e, di conseguenza, non concedere il gol che era regolarissimo”. Per Tare non è la prima volta: ”E’ l’ennesima partita che subiamo torti arbitrali. Penso che la squadra ha fatto una buona prestazione: ha avuto diverse occasioni per segnare e, ripeto, aveva pure segnato due gol regolari”.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Tare e Pioli contro l’arbitro

Ancora un episodio contrario, ancora una decisione arbitrale che condanna la Lazio. I biancocelesti lasciano altri tre punti a Empoli, nonostante i due gol realizzati da Miro Klose e annullati dall’arbitro Fabbri. «Siamo molto amareggiati, non è la prima partita che subiamo dei torti – sottolinea al termine della partita il direttore sportivo biancocelesti Igli Tare – È successo a Sassuolo, si è ripetuto nel derby contro la Roma e stasera (ieri) sono stati annullati due gol clamorosi. Questa squadra non deve essere trattata in questo modo, gli arbitri non mi hanno dato una motivazione. Il primo gol secondo me era regolarissimo secondo me perché la palla era ancora in movimento ancora sul primo gol. Se dobbiamo continuare così, possiamo anche non presentarci domenica prossima».

Arriva l’ennesima sconfitta, la settima in quattordici partite. La Lazio vive un momento di assoluta difficoltà; nelle ultime cinque sfide ha raccolto solo un punto, e la prossima partita di campionato la vedrà impegnata all’Olimpico contro la Juventus. Il risultato negativo del Castellani in ogni modo non avrà conseguenze, la squadra non andrà in ritiro. «Non siamo qui per punire la gente – continua il diesse laziale – i giocatori sono professionisti e hanno esperienza. Vedendo questa prestazione non possiamo dir nulla alla squadra, la reazione è stata importante. Penso che la sconfitta sia figlia unicamente degli errori arbitrali, non siamo riusciti a fare la partita che volevamo, ma nella ripresa siamo venuti fuori bene, costruendo diverse palle gol. Non è il campionato che volevamo fare, siamo consapevoli di questa situazione ma anche fiduciosi sulla possibilità di uscirne bene. È una questione di mentalità, è una squadra che è stata costruita per lottare per il vertice, ci aspettiamo una grande reazione da questo gruppo, perché ha le qualità per venirne fuori».

Meno feroce, ma comunque critico il pensiero del tecnico Pioli che – oltre all’arbitro – condanna anche l’atteggiamento iniziale della sua squadra. «Gli episodi arbitrali ci sono stati, e sono stati tutti a nostro sfavore – sottolinea il tecnico biancoceleste – io non mi sto attaccando all’arbitro, dico solo che la squadra deve diventare più concreta perché abbiamo commesso una disattenzione troppo grave a inizio partita. Dobbiamo fare assolutamente meglio se vogliamo uscire da questa situazione».

Una situazione difficile che ha fatto scivolare la Lazio lontano dalle posizioni nobili. «In questo momento l’aspetto mentale pesa perché la classifica è brutta – riprende Pioli – e reagire alla difficoltà diventa sempre più complicato. Abbiamo commesso un grave errore che ci ha costretto a rincorrere gli avversari, contro l’Empoli avremmo dovuto almeno pareggiare. Paghiamo le nostre prestazioni fatte in passato, fatte con poca continuità e a volte senza lo spirito giusto – sottolinea l’allenatore – ma questo fa parte del passato perché nelle ultime due partite vedo l’assoluta volontà di venir fuori da un momento difficile. La classifica è brutta, e dovrà esser migliorata il prima possibile. Ma la mia squadra non meritava di perdere, perché la prestazione c’è stata».

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio ko, con l’Empoli finisce 1-0

Lazio, che succede? La luce in fondo al tunnel è impercettibile, i biancocelesti si fermano anche a Empoli. Basta un gol di Tonelli a inizio partita per atterrare la squadra di Pioli, inchiodata a quota 19 punti in classifica, e sfortunata con due gol annullati. Un solo punto nelle ultime cinque partite, quattro sconfitte e un pareggio. Si salvi chi può. Pioli cambia modulo e serve l’inedito 4-1-4-1, Felipe Anderson e Keita non sono al meglio e restano in panchina. Radu torna terzino sinistro, Candreva e Lulic sugli esterni con Djordjevic a guidare l’attacco. Due tabù da sfatare, anzitutto un mal di trasferta da curare. La Lazio non vince lontano dall’Olimpico in campionato dal 27 settembre, due mesi fa l’1-2 rifilato all’Hellas Verona. Poi il mal di vittoria, perché i biancocelesti arrivano al Castellani col magro bottino di tre sconfitte e un pareggio nelle ultime quattro partite.

Eppure l’inizio è da incubo e sembra non far dimenticare nessuno dei due tabù, al primo calcio d’angolo concesso l’Empoli strappa subito il vantaggio: l’ex romanista Paredes batte alla perfezione, Tonelli in tuffo beffa Marchetti. La squadra toscana non è più quella guidata dal tecnico Sarri, ma è aggressiva e ha voglia di tenere in pugno il gioco. I biancocelesti sembrano invece ancora alla ricerca del bandolo della matassa, con Milinkovic-Savic il più propositivo. Il serbo ci prova dalla distanza, Biglia su punizione, i quasi 2 mila tifosi laziali arrivati al Castellani non sono affatto soddisfatti: “Attenti a dove andate, so finite le serate”, lo striscione esposto nel settore ospiti. L’arbitro Fabbri comunque sembra in confusione, sorvola sul duro fallo di Livaja ai danni di Hoedt (già ammonito) e sulla gomitata di Tonelli che costa a Djordjevic una vistosa fasciatura alla testa. L’Empoli del secondo tempo è più stanco, la Lazio sa di dover vincere per non rimanere in un tunnel senza uscita. Pioli manda in campo Klose e Felipe Anderson per Radu e Milinkovic-Savic. Il romeno, prima di uscire, ci prova con un tiro di prima intenzione di nulla sopra la traversa. Poi anche Djordjevic sfiora il pareggio, stop e mancino al volo, reattivo il portiere a respingere. E’ una Lazio decisamente più offensiva, ma a poco serve il gol annullato a Klose – spaccata e rete su calcio d’angolo – per fallo su Skorupski. Esplode la contestazione dei tifosi biancocelesti, con cori ripetuti nei confronti della squadra, mentre il pareggio diventa un tabù: ancora l’attaccante tedesco vince un duello aereo e colpisce di testa, solo il miracolo del portiere dice di no. Gli ultimi dieci minuti sono un assedio della Lazio, aggressività e occasioni a ripetizione con la forza della disperazione. Eppure non basta a scacciare una crisi senza fine e a risollevare le sorti dei biancocelesti allo sbando. Che portano al seguito anche tanta sfortuna, con un altro gol – siglato sempre da Klose – annullato per fuorigioco.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – E’ la solita Lazio

La Lazio cade anche ad Empoli, quarta sconfitta nelle ultime cinque gare. Poi un punto piccolo, piccolo contro un modesto Palermo domenica scorsa. Pioli scuote la testa sconsolato in panchina, il crollo dei suoi non sembra finire più e non può bastare nemmeno la reazione vista nel secondo tempo. I biancocelesti sono attanagliati dalla paura, la stessa che non li fa andar sotto il settore dei propri tifosi inferociti dal momento della squadra.

CONFUSIONE
Pioli
si affida ad un 4-4-1-1 con più copertura ma senza uno straccio di gioco. Il copione è unico: palla lunga verso Milinkovic che deve smistare e fare salire la squadra. La scelta però non va, visto che l’ordinato dispositivo messo in campo da Giampaolo crea difficoltà immani ai biancocelesti. Pioli dopo un’ora di non gioco si affida ad uno strampo 3-3-4 che sposta di poco l’inerzia della gara ma non il risultato. E’ il sesto ko che laLazio rimedia in trasferta. Ormai più che un male una vera e propria psicosi.

CARATTERE
Ci si aspettava una reazione dopo il punto con il Palermo e il ritiro. Niente. La vittoria in Coppa è stata una pallida illusione. Per il resto in campo si è vista una squadra senza idee e senza la voglia di risollevarsi in classifica. Decimo posto, 19 punti frutto di 7 sconfitte un pareggio e sei vittorie. Venerdì arriva la Juventus. Serve una scossa immediatamente.

Fonte : Il Messaggero

SERIE A – Juve, tris al Palermo

Allegri ha avuto di nuovo ragione. La Juventus vince 3-0 a Palermo e centra il quarto successo consecutivo in campionato. A spianare la strada, come mercoledì contro il Manchester City, ci ha pensato ancora Mandzukic. Dategli la palla giusta e Mario, più che sollevare il mondo, solleva se stesso e tutta la squadra. È successo all’8′ del secondo tempo, quando il croato ha sovrastato Struna nello stacco aereo e l’ha messa dentro sul cross al bacio di Dybala. Poi Sturaro e Zaza hanno completato l’opera. Così i bianconeri balzano temporaneamente al 5° posto e si portano a -3 dalla Roma. L’operazione rimonta, cominciata un mese fa nel derby di Torino, prosegue rapidamente. E Max se la gode più di tutti perché le sue scelte spesso contestate, come quella di tener fuori Morata per la terza volta di fila dalla formazione titolare, si rivelano vincenti.
BLOCCATI La Juve parte piano e cresce col passare dei minuti, non abbastanza da dare l’impressione di avere in mano la partita. Allegri conferma il 3-5-2 cambiando solo i due esterni rispetto alla gara di Champions col City, dando fiducia a Cuadrado dopo due esclusioni consecutive. Ma il colombiano, meno incisivo rispetto al solito, si accende solo nel finale ed è più Evra, dall’altro lato, a spingere. Gli unici pericoli, in ogni caso, arrivano dalle fasce perché il 4-3-1-2 del Palermo chiude ogni spazio al centro: Mandzukic spara a lato sul cross basso di Evra, Bonucci si divora una palla gol sugli sviluppi di un corner, Dybala conferma che il colpo di testa non è tra i suoi fondamentali preferiti mandando fuori (ed era tutto solo) un bell’assist di Sturaro. Tiri in porta, però, non se ne vedono, anche perché spesso Dybala indietreggia e lascia in area solo Mandzukic con Sturaro e Pogba poco propensi all’inserimento. In verità anche Buffon fa quasi da spettatore: il Palermo pressa alto con Brugman che, tra le linee, si occupa più di annullare Marchisio che di verticalizzare, mentre uno dei pochi lampi di Vazquez, in ogni caso sempre molto attivo, produce una chance per Hiljemark in avvio. Troppo poco per dare preoccupazioni ad Allegri.
LA SVOLTA Portare più uomini sugli esterni per allargare le maglie della difesa del Palermo è la strategia giusta: il gol che sblocca la partita, non a caso, nasce così. Poi, è chiaro, ci vuole classe. Mandzukic fa quello che ha sempre fatto in carriera (salta più in alto dell’avversario e segna di testa), ma il merito è anche di Dybala che si allarga a sinistra e fa partire un cross alla Ryan Giggs. A Palermo, del resto, lo sanno bene che “u picciriddu” è tanto bravo a far gol quanto a regalare assist ai compagni. Ballardini prova a cambiare le carte in tavola togliendo Hiljemark, inserendo Quaison e spostando Vazquez sulla trequarti, poi fa fuori Gilardino per Trajkovski. Ma ne ricava poco e, anzi, rischia di subire il raddoppio su una sgroppata di Cuadrado. La Juve abbassa il baricentro, così Allegri preferisce la velocità di Morata al fisico di Mandzukic e si copre con Lichtsteiner al posto di Cuadrado. E la quarta vittoria consecutiva arriva senza patemi, anzi, arriva in scioltezza con il raddoppio di Sturaro, ben imbeccato da Pogba all’89’, e il tris di Zaza, servito da Morata, al 93′: è la nuova Juve. Solida e vincente.
Fonte: Gazzetta.it

Buone notizie per la Lazio

La Lazio esce con le ossa rotte anche dal Castellani di Empoli. La sconfitta con la compagine toscana allunga la striscia di partite senza vittoria a cinque e nel prossimo turno i biancocelesti riceveranno allo stadio Olimpico la Juventus, gara che verrà disputata venerdi 4 dicembre alle 20.45. Una buona notizia per i biancocelesti arriva da Palermo dove, uno degli uomini fondamentali della squadra di Allegri, il francese Paul Pogba, è stato ammonito ed essendo diffidato non farà parte della truppa bianconera che scenderà sul terreno di gioco capitolino.

CONFERENZA – Pioli scuro in volto: “Episodi tutti a nostro sfavore. Ritiro? Valuteremo con la società”

Sconfitta che brucia quella della Lazio contro l’Empoli. Pioli in conferenza stampa è deluso e arrabbiato e ha risposto così alle domande dei giornalisti:

Giampaolo pensa che l’arbitraggio sia stato corretto…

“Gli episodi sono stati tutti a nostro sfavore. Ci sono stati ed è sotto tutti gli occhi di tutti. paghiamo queste situazioni. La squadra stasera non meritava di perdere”.

Non è solo colpa dell’arbitro però…

“Dobbiamo fare sicuramente meglio per uscire da questa situazione. Dobbiamo lavorare”.

Può incidere l’impegno europeo?

“Non credo che la squadra sia stanca. Non pesa l’impegno europeo. Dobbiamo solamente migliorare soprattutto nel secondo tempo abbiamo avuto il giusto spirito. Certo la classifica non è bella e ci penalizza. Credo che paghiamo ogni piccolo errore. I risultati ci stanno condannando. Noi dobbiamo reagire perché questa non è la vera Lazio e la posizione in classifica non ci compete”.

La Lazio andrà in ritiro?

“Deciderò insieme alla società se andare in ritiro o meno. L’importante è alvorare bene. Ripeto i ragazzi nel secondo tempo hanno dato tutto, nonostante il risultato”.

 

 

 

 

CONFERENZA – Giampaolo: “Grande vittoria e grande Skorupki. Ottimo arbitraggio”

Giampaolo, tecnico dell’Empoli, si gode la vittoria sulla Lazio. In conferenza stampa after match è sorridente e ha commentato così l’esito dell’incontro: “Bella vittoria contro una grande squadra. Siamos tati bravi a sbloccare subito il risultato. Ringrazio anche Skorupski autore di belle e importanti parate“. Poi sull’arbitro attaccato duramente da tare e dalla Lazio: “Sinceramente non ho fatto caso agli episodi. Per me ha arbitrato bene e ha tenuto in pugno la gara“.

Pioli: “Episodi decisivi, è un momento delicato ma ho visto segnali positivi”

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Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni di Sky al termine della partita perso sul campo dell’Empoli. Un Pioli molto amareggiato ha analizzato la gara partendo dagli episodi che la hanno condizionata: “Credo che siano episodi talmente evidenti che non ci sia niente da dire, sono tre episodi che hanno cambiato il risultato“. Il Mister è apparso soddisfatto dell’atteggiamento dei suoi ragazzi: “La squadra ha giocato, ha corso, ha lottato e non meritava di perdere. È un momento delicato, non veniamo premiati nemmeno quando lo meriteremmo. I risultati sono impietosi in questo momento, ma non le prestazioni delle ultime gare. Ho visto una Lazio volitiva, che ha lottato, ha provato a fare la partita. Poi è chiaro che i risultati determinano i giudizi. Se avessimo pareggiato i giudizi sarebbero stati diversi, la classifica purtroppo è impietosa“. Nel secondo tempo la squadra si è schierata con il modulo a due punte: “Può essere la formula giusta, ci sono le caratteristiche per attuare questo schema, ma dobbiamo fare molta attenzione. Oggi abbiamo subito poco, ma concedendo una chiara occasione da gol. Noi abbiamo avuto tante occasioni, ma non siamo stati concreti”. La squadra deve trovare il modo per uscire da questa situazione difficile: “L’allenatore lavora, motiva, stimola e sceglie per cercare di uscire da questa situazione. Credo nel nostro lavoro e nella squadra, ho visto cose positive. Dobbiamo restare compatti e tutti insieme cercare di fare meglio. C’è tanta delusione, i risultati sono negativi e la classifica è lì a dimostrarlo, ma c’è sicuramente la volontà di uscire da questo momento delicato”.