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PROBABILI FORMAZIONI Saint Etienne – Lazio: Ampio turnover per Pioli e Galtier

NEWS SAINT ETIENNE – Come già riportato danna nostra redazione, Galtier darà  spazio a chi ha giocato meno, ai giovani e a coloro che sono rientrati dagli infortuni: come all’andata il tecnico francese si affiderà al consolidato 4-2-3-1. A difendere i pali non ci sarà il “ragno” Ruffier, pertanto a difendere la porta francese ci sarà il suo secondo Moulin. La linea a quattro difensiva sarà composta da Malcuit, Bayal Sall, Pogba e Brison. Sarà risparmiato il capitano Perrin, in queste ore accostato alla Lazio in ottica mercato. I due di centrocampo davanti alla difesa saranno Clement e Diomande. Il trio di trequartisti dietro l’unica punta Maupay, saranno Bamba, Eysseric e Bahebeck (quest’ultimo già affrotnato all’andata è il pericolo maggiore e va tenuto assolutamente d’occhio tenere sott’occhio, il giovane attaccante è in prestito dal PSG ed era stato accostato anche alla Lazio in estate).

NEWS LAZIO – Ampio turnover anche per mister Pioli, non può essere totale sia per necessità (infortuni de Vrij, Lulic, Onazi e ora anche KishnaMauri; squalifiche:  Keita, Radu e Milinkovic-Savic) che per virtù (il mister vuole chiudere da imbattuto il girone). Largo ai giovani biancocelesti, con la conferma del 4-4-2, in porta c’è Berisha portiere di coppa (ma fino all’ultimo resta in ballottaggio con il giovane Guido Guerrieri). Scelte obbligate in difesa: sulle fasce ci saranno Basta e KonkoHoedt e Mauricio (squalificato in campionato contro la Sampdoria) al centro della retroguardia. Torna Cataldi in mediana insieme a Parolo, sulle fasce agiranno Felipe Anderson e Oikonomidis (al debutto assoluto con la prima squadra). In avanti le punte saranno Matri e il bomber di Coppa Djordjevic.

SAINT ETIENNE (4-2-3-1): Moulin; Malcuit, Bayal Sall, Pogba, Brison; Clement, Diomande; Bamba, Eysseric, Bahebeck; Maupay. All. Galtier
(Ruffier, Polomat, Karamoko, Corgnet, Pinheiro, Suljic, Saint-Louis).

Squalificati: –
Indisponibili: Thèophile-Catherine, Beric, Clerc

LAZIO (4-4-2): Berisha (Guerrieri); Basta, Mauricio, Hoedt, Konko; Felipe Anderson, Cataldi, Parolo, Oikonomidis; Matri, Djordjevic. All. Pioli. (Guerrieri, Gentiletti, Candreva, Biglia, Murgia, Morrison, Klose)

Squalificati: Radu, Milinkovic-Savic, Keita
Indisponibili: de Vrij, Onazi, Lulic, Mauri, Kishna

Arbitro: Blom (Olanda)
Assistenti: Langkamp, Boonman 
IV Uomo: 
van Dongen
Addizionali: Higler, Jansse

 

EUROPA LEAGUE – Dalla Champions scendono tante big. Ecco le potenziali avversarie della Lazio ai sedicesimi

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Stasera si è delineato il tabellone delle squadre che prenderanno parte alla fase finale della Champions League (clicca qui per leggere tutti i club qualificati agli ottavi). Le terze dei gironi dovranno invece “accontentarsi” dell’Europa League. Queste le 8 terze dei gironi. Shakhtar Donetsk, Manchester United, Galatasaray, Siviglia, Bayer Leverkusen, Olympiacos, Porto e Valencia. Fanno sicuramente tremare le gambe nomi come Manchester United, Porto e Valencia, ma fortunatamente le prime due non sono un problema di Lazio e Napoli in quanto teste di serie. Le due squadre di Pioli e Sarri devono però stare attente all’armata spagnola rappresentata da Valencia e Siviglia. Le altre potenziali avversarie ai sedicesimi sono Shakhtar e Galatasaray, mentre per la rivincita contro il Bayer Leverkusen la Lazio dovrà attendere eventuali ottavi di finale in quanto anche il club tedesco è testa di serie. I sorteggi dei sedicesimi di finale dell’Europa League avverranno a Nyon lunedì 14 Dicembre alle ore 13:00. Le gare si giocheranno il 18 e il 25 febbraio.

RASSEGNA STAMPA – Lulic, il dito è salvo. «Medici ottimisti»

Senad Lulic tira un sospiro di sollievo: l’operazione d’urgenza alla mano dopo l’incidente della settimana scorsa in palestra ha scongiurato l’amputazione dell’anulare destro. Il dito è salvo, una buona notizia riportata dal sito bosniaco faktor.ba, che ha sentito il calciatore alle prese con la fase di riabilitazione. Nei prossimi 30-45 giorni tornerà ad allenarsi. «Per ora però non ci penso, conta solo il dito. Ero in palestra, stavo svolgendo un esercizio per le gambe, ma sono scivolato e i pesi mi sono caduti sulla mano. Poteva andarmi peggio, credo che non avrò conseguenze, i medici sono ottimisti», ha raccontato il calciatore della Lazio. Nessun commento invece sullo striscione mostrato dai tifosi della Roma a Torino sabato scorso.

Fonte : Il Corriere dello Sport

 

RASSEGNA STAMPA – Pioli: «Vogliamo andare avanti in Europa»

Mentre il campionato riserva amarezze una dietro l’altra, in Europa c’è l’orizzonte felice della Lazio. Domani, in casa del Saint Etienne, si chiude la fase a gironi di Europa League ed i biancocelesti sono già certi della qualificazione ai 16/i come primi del gruppo G. Sarà quindi poco più di un’amichevole, visto che anche i francesi sono già promossi. È però l’occasione per mettersi alle spalle un mese nerissimo, con quattro sconfitte nelle ultime cinque gare. «Vogliamo chiudere questa prima fase imbattuti. In Europa vogliamo arrivare fino in fondo, ma intanto dobbiamo dimostrare carattere e giocare un buon calcio», ha detto Stefano Pioli alla vigilia.

Naturalmente è impossibile non pensare alla sfida contro laSampdoria di lunedì, che il tecnico definisce «molto importante» in questo momento della stagione. Pioli ha apprezzato l’attestato di fiducia ottenuto dalla dirigenza, nonostante il momento “no”: «La società crede che io sia l’allenatore giusto per questa squadra, e lo credo anch’io. La partita di domani – ha detto l’allenatore nella conferenza stampa allo stadio Guichard – è un’occasione per ritrovare la migliore condizione anche per il futuro. Il ritiro ci ha dato una mano a lavorare meglio, ne avevamo bisogno, e anche qui ho portato tutta la squadra. Domani vogliamo essere competitivi, ma ovviamente pensiamo alla prossima partita contro la Samp, che sarà molto importante».

«L’anno scorso abbiamo fatto un ottimo campionato, quest’anno è più difficile perché le squadre ci conoscono – ha riconosciuto Dusan BastaIn Europa League abbiamo fatto bene sin dall’inizio e questo è importante. Giocare ogni 3 è sicuramente più impegnativo. Ci sono molte più difficoltà e i risultati negativi non aiutano. Ora dobbiamo vincere per voltare pagina. Spero e sono sicuro che insieme usciremo da questo periodo». Buone notizie per Lulic, vittima di un incidente alla mano destra durante un allenamento in palestra. L’arto non dovrebbe avere conseguenze. Intanto gli è stato applicato un tutore statico.

Fonte : Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Pioli: ”Sono l’allenatore giusto, ci rialzeremo”

Inizia con qualche minuto di ritardo (per i controlli più rigidi negli aeroporti francesi) la conferenza stampa a SaintEtienne del tecnico della Lazio Stefano Pioli e del suo terzino destro Dusan Basta. Il primo a prendere parola è l’allenatore biancoceleste, che mette subito in chiaro la volontà di chiudere in bellezza il girone: “Questa partita non conta dal punto di vista del risultato finale visto che siamo già primi. Ma conta comunque tanto, perché vogliamo restare imbattuti in Europa e risollevare il morale”.

PIOLI: “SONO L’ALLENATORE GIUSTO” Una vittoria, soprattutto, aiuterebbe a riprendere in mano il gruppo e a stabilizzare una panchina traballante: “La società pensa che io sia l’allenatore giusto – sottolinea Pioli – e lo credo assolutamente anche io. Noi in questo momento abbiamo solo bisogno di lavorare ed è quello che stiamo facendo, con concentrazione e serenità. Il ritiro ci ha aiutato sotto questi punti di vista. Ci servirà per questa gara, ma pure per la Samp. Sappiamo quanta urgenza ci sia di tornare a vincere in campionato e con il Saint-Étienne sarà un’occasione per trovare fiducia e convinzione per il futuro”. Il problema di questa parte di stagione per Pioli è ben chiaro: “Nell’ultimo mese e mezzo siamo andati in difficoltà per un determinato fattore che dobbiamo cambiare: i primi tempi e gli approcci alla partita. In Europa League siamo andati in vantaggio spesso e infatti i risultati sono stati buoni: difficilmente invece è successo anche in campionato”.

BASTA: “INSIEME USCIREMO DALLA CRISI” Dopo l’allenatore, tocca a Dusan Basta prendere parola, per tentare di spiegare le difficoltà della Lazio: “Non so il motivo, forse rispetto all’anno scorso ci sono squadre che ci conoscono meglio, quindi è più difficile per noi. Poi c’è il doppio impegno, che prima non avevamo, e con questi risultati negativi aumentano anche i ritiri. Già lo siamo tanto per le varie partite, poi quando se ne aggiungono per altri motivi non è facile. Ma sono sicuro che tutti insieme usciremo da questo momento”. Che, ironia della sorte, è cominciato con il suo autogol con l’Atalanta: “Sono stato dispiaciuto quando è successo, ma non credo che un’autorete possa cambiare la stagione. Una squadra vera non può permetterselo”. Infine, sulla delusione per non aver centrato la Champions a inizio stagione: “Purtroppo non siamo riusciti a qualificarci nonostante il club non abbia venduto nessuno. Ma l’Europa League è sempre un grande torneo. Vogliamo andare più avanti possibile, facendo un passo per volta”.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Pioli: “Sono il tecnico giusto per la Lazio”

Largo ai giovani e a chi ha trovato meno spazio in stagione, la Lazio affronta il Saint-Etienne senza troppi patemi d’animo. Almeno in Europa League si può sorridere, i biancocelesti hanno già la certezza della qualificazione ai sedicesimi di finale e il primo posto nel girone G assicurato. In Francia è una passeggiata, la vera partita chiave sarà contro la Sampdoria lunedì in campionato. Per questo Pioli domani sera conferma il 4-4-2 e si lascia andare a qualche esperimento. In porta c’è il portiere di coppa Berisha, in difesa Basta e Konko sulle fasce, Hoedt e Mauricio (squalificato in serie A) al centro. Si rivede Cataldi dopo quattro panchine consecutive, il centrocampista ex Primavera affiancherà Parolo in mediana, mentre sulle corsie esterne agiranno Felipe Anderson e il giovane Oikonomidis: il classe ’95 è pronto al suo debutto assoluto con la Lazio in prima squadra. Doppia punta per un attacco poco efficace, il compito di far gol è affidato a Matri e Djordjevic. Out gli infortunati de Vrij, Lulic, Onazi, Kishna e Mauri ma anche gli squalificati Keita, Radu e Milinkovic-Savic. Pioli sa di essere in bilico, ma non è certo la sfida con il Saint-Etienne a essere decisiva per la sua panchina. Davanti a sé ha piuttosto altre tre partite fondamentali: Sampdoria, Udinese negli ottavi di Tim Cup e Inter prima della sosta natalizia.

In 270 minuti il tecnico segnerà il suo destino: «La società crede che io sia l’allenatore giusto per questa squadra e lo credo anche io. Il ritiro ci è servito per lavorare – spiega il tecnico in conferenza stampa – voglio un gruppo unito, per questo ho convocato tutti tranne gli infortunati e gli squalificati». La sfida con il Saint Etienne può essere decisiva per ritrovare fiducia e motivazioni, perché l’Europa League è un’isola felice per la Lazio, l’unica in stagione: «Puntiamo a vincere questa competizione. Siamo arrivati primi nel girone perché ci crediamo e vogliamo continuare con convinzione». Gli fa eco Basta: «Vincere con i francesi potrebbe servirci per sbloccarci. I risultati negativi di questo inizio stagione pesano così come il ritiro – spiega il difensore – Ma sono sicuro che tutti insieme usciremo da questo periodo».

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Pioli: «La società pensa che io sia l’allenatore giusto e lo penso anch’io»

L’Europa è un’isola felice dove Pioli può rindossare il sorriso: «La partita di domani è vero che non conta perché siamo primi nel girone e abbiamo garantito l’accesso al turno successivo, ma conta perché vogliamo finire imbattuti questa competizione. Sopratutto però dobbiamo alzare la nostra fiducia e il morale dopo l’ultima sconfitta».

Lotito lunedì gli ha ribadito la sua fiducia a termine: «La società pensa che io sia l’allenatore giusto per questa squadra e lo credo anch’io».

Terzo ritiro della stagione sino a lunedì con la Samp: «Noi in questo momento abbiamo bisogno di lavorare con serenità».

Domani formazione imbottita di giovani: «Ho portato qui tutti i giocatori utilizzabili, anche se abbiamo urgenza di tornare a vincere in campionato».

In Europa è un’altra Lazio, il Saint-Etienne è una boccata d’ossigeno: «Non è una scocciatura. E’ un’occasione per giocare bene e per ritrovare la condizione per il nostro futuro».

In Coppa c’è più spensieratezza: «Sì, perché i risultati sono arrivati subito.  In Europa siamo andati subito in vantaggio, in campionato invece dobbiamo cambiare i nostri primi tempi il prima possibile».

Pioli guarda un bell’orizzonte, cambia l’obiettivo: «E’ vero che quando l’ultima italiana vinse questo trofeo non si chiamava nemmeno Europa League, ma noi possiamo arrivare lontano. Affronteremo il prossimo turno al massimo».

DUSAN BASTA – «Non so qual è il motivo della differenza di rendimento fra le due competizioni. Forse le squadre in A ormai conoscono tutte le nostre caratteristiche e questo campionato è molto più difficile dell’anno scorso. Adesso vogliamo chiudere questo girone d’Europa League al primo posto per ritrovare fiducia», giura Basta in conferenza accanto a Pioli.

E anche lui ammette il cambiamento di obiettivo: «Noi abbiamo fatto l’ultimo campionato per centrare l’Europa, a questo punto vogliamo arrivare più lontano possibile in Coppa. Vedremo chi sarà il prossimo avversario».

Anche a Udine Dusan non aveva centrato la Champions al preliminare. Influì anche lì nella testa dei giocatori: «A me non mi ha condizionato, purtroppo non siamo riusciti a qualificarci perché il Bayern Leverkusen è una squadra forte. Abbiamo perso nonostante la Lazio non abbia venduto nessun big».

Il periodo nero della Lazio non ha inizio con l’autogol di Bergamo: «Non credo proprio, io ero dispiaciuto, ma un episodio così non può condizionare una stagione. Una squadra vera non può crollare per questo».  

Invece può influire giocare ogni tre giorni: «E’ più impegnativo, l’anno scorso ci preparavamo bene tutta la settimana. Era tutto più facile. Adesso i risultati negativi ci stanno facendo andare in ritiro ancora di più e questo non fa bene. Sono tuttavia sicuro che tutti insieme usciremo da questa crisi».

La Lazio fatica sopratutto lontano da casa: «Vincere fa sempre bene, domani quindi conta essere dentro la partita per accrescere l’autostima ed evitare infortuni. Non è un’amichevole, speriamo di fare una grande gara».

Fonte : Il Messaggero

CHAMPIONS – Ecco i 16 club agli ottavi. Per le italiane spauracchio madrileno e Mou

Stasera si è chiuso l’ultimo turno di Champions League. Si sono qualificate agli ottavi le due italiane, con la Roma che ha eguagliato il record dello Zenit di passare il turno con soli 6 punti. Tuttavia, il cammino delle squadre nostrane potrebbe rivelarsi molto difficile viste le tante insidie.
Queste le 8 squadre qualificate come prime dei loro rispettivi gironi: Real Madrid, Wolfsfburg, Atletico Madrid, Manchester City, Barcellona, Bayern Monaco, Chelsea e Zenit San Pietroburgo. Mentre le squadre qualificate da seconde sono: Psg, Psv, Benfica, Juventus, Roma, Arsenal, Dinamo Kiev e Gent.
LE POSSIBILI AVVERSARIE DELLA JUVENTUS: Real Madrid, Wolfsburg, Atletico Madrid, Barcellona, Bayern, Chelsea, Zenit.
LE POSSIBILI AVVERSARIE DELLA ROMA: Real Madrid, Wolfsburg, Atletico Madrid, Manchester City, Bayern, Chelsea, Zenit.

Nainggolan risponde ai romanisti: “I loro fischi non ci importano”

«I fischi dei tifosi alla fine? Aspettano una vittoria quanto noi: oggi abbiamo creato tanto e concluso poco, abbiamo cercato di vincere e alla fine ci è andata bene che ci è bastato il pareggio». Così il centrocampista della Roma Radja Nainggolan, ai microfoni di Mediaset Premium. «Queste partite però dobbiamo vincerle, guardiamo positivo, siamo qualificati – ha proseguito -. I fischi non ci importano, alla fine anche i tifosi sono contenti della qualificazione. Non avevamo paura, siamo fiduciosi, stiamo lavorando bene per la prossima partita che sarà molto difficile»

CHAMPIONS – La Roma pareggia e si qualifica agli ottavi ma i tifosi la fischiano

A guardare il bicchiere mezzo pieno la Roma può esultare per il ritorno dopo 5 anni negli ottavi di Champions. Ad osservare invece quello mezzo vuoto ci si immalinconisce per un’altra prova assolutamente insufficiente della squadra di Garcia. Se i giallorossi sono agli ottavi devono ringraziare Szczesny (e ter Stegen a Leverkusen), autore di almeno tre interventi decisivi. Alla fine ne viene fuori uno 0-0 scialbo e l’impressione è che se invece del Bate la Roma avesse avuto davanti una squadra di media caratura, Garcia avrebbe collezionato un altro clamoroso tonfo.
NOIA ASSOLUTA — Garcia si gioca la carta a sorpresa con Gervinho, ma l’ivoriano prova prima del match e si arrende subito, lasciando spazio ad Iturbe. Yermakovich, invece, disegna il classico 4-2-3-1, ma a dispetto delle aspettative non si chiude a riccio, anzi. Ed infatti in un primo tempo scialbo come è scialba la Roma di questi tempi, a giocare meglio (per organizzazione tattica e palleggio) sono proprio i bielorussi. Che pressano alti per coprire le linee di passaggio iniziali e lasciano lo scarico iniziale su Ruediger, il difensore tecnicamente meno dotato tra i giallorossi. La mossa riesce, tanto è vero che il gioco della Roma ristagna nella propria metà campo. A provarci per la squadra di Garcia è solo Nainggolan per tre volte dalla distanza, ma con risultati approssimativi. Dall’altra parte, invece, Mozolevski si fa male dopo 10′ di gioco e di fatto esce quasi dal match, mentre Stasevich è il più vivo su tutto il fronte d’attacco. Così, nella penuria totale, ci prova Pjanic (28′) a salvare ancora una volta la Roma con la solita punizione a giro da 20 metri, ma Chernik è perfetto e devia in angolo. Per il resto buio totale, con un pieno di fischi che accompagnano la Roma negli spogliatoi.
BATE AD UN SOFFIO — Nella ripresa la Roma entra con un altro piglio e un’altra testa. Senza gioco, almeno la squadra di Garcia tira fuori voglia ed orgoglio e nei primi 9 minuti si rende pericolosa ben 4 volte: Chernik è super su Dzeko e Florenzi, poi ancora Dzeko in area non trova lo spiraglio giusto e Ruediger ci prova (alto) di testa. Sembra poter cambiare partita, ma la reazione della Roma dura poco, affievolita strada facendo dal Bate. Che al 22′ ha la più limpida delle occasioni per passare: discesa sulla sinistra di Volodko e palla tagliata centrale per Gordeichuk, che a botta sicura si vede negare la rete da un meraviglioso Szczesny. Scampato il pericolo la Roma riaccelera e al 27′ va vicina lei al vantaggio, con Milunovic che salva sulla linea il calcio in corsa di Pjanic a porta vuota. Con il Bate che si allunga alla ricerca del gol qualificazione, gli spazi per i giallorossi aumentano. Ci provano ancora Florenzi e Dzeko. Ad andare ad un soffio dal gol però è ancora il Bate, con Mladenovic che impegna Szczesny e il portiere polacco che poi dice no anche alla ribattuta di Stasevich. Finisce con i tentativi di Nainggolan e Salah e con un fiume di fischi senza fine dell’Olimpico. La Roma è negli ottavi, ma senza merito e collezionando un’altra prova a dir poco negativa.
Fonte: Gazzetta.it

L’AVVERSARIO DI TURNO – Il Saint Etienne per il ranking, ma la testa è già a lunedì

Grazie al cielo c’è l‘Europa League verrebbe da dire quest’anno. La competizione europea si sta rivelando l’unica soddisfazione fino ad ora per i ragazzi di Pioli, ancora imbattuti nel girone. A differenza del campionato, in questa competizione i biancocelesti hanno sempre brillato e portato a casa punti e sopratutto prestazioni convincenti che purtroppo non hanno quasi mai appunto avuto seguito anche in campionato.
La partita di domani (nonostante le voci dei protagonisti) grida “zero pressioni” da tutti i pori, visto che entrambe le squadre sono qualificate ai sedicesimi di finale con una partita d’anticipo e la Lazio in particolare è bel salda al suo primo posto. Non ci sarà l’assillo del risultato quindi ed è un bene visto che anche se fisicamente la banda Pioli domani calcherà il prato del Geoffroy-Guichard è a dir poco scontato che la testa e (si spera) anche il cuore siano inchiodati a lunedi sera per la sfida determinante contro la Sampdoria di Montella. Questo non significa assolutamente che domani i biancocelesti non debbano puntare alla vittoria, anzi…ora più che mai passeggiare in campo è un lusso che la Lazio non può prendersi per se stessa ma sopratutto per i sui tifosi e il grande disagio (per usare un eufemismo) che stanno vivendo. Centrare la vittoria, quindi sarebbe fondamentale non solo per il Ranking Uefa ma sopratutto per dare un minimo di segnale (DOVUTO) all’ambiente e (si spera, ormai il dubbio è d’obbligo) regalare un’iniezione di fiducia a calciatori che si ritrovano il morale sotto i tacchi e dimostrare che il 3° ritiro stagionale è quello buono…
Andiamo ad analizzare l’avversario di domani sera: 

IL MOMENTO – Anche se sono in campionato sono in una posizione decisamente migliore della Lazio, la squadra di Galtier sta faticando molto in questo periodo. Tranne il Rosenborg, una caratteristica comune delle squadre di questo girone è che stanno vivendo tutte un periodo negativo nei rispettivi campionati nazionali. Nelle ultime 7 giornate, i francesi hanno collezionato soltanto 2 vittorie e con 26 punti si trovano al 7° posto in classifica. Domenica saranno impegnati nel big match con Monaco di El Shaarawy anch’esso impegnato in Europa League, ma al contrario dei verdi devono giocare la partita decisiva per la qualificazione contro il Tottenham.

OTTIMO RENDIMENTO IN CASA I francesi hanno perso solo una delle ultime 8 partite casalinghe in Europa. I verdi, inoltre, sono imbattuti in casa contro le italiane, dove hanno collezionato 1 successo ed 1 pareggio.

LE PAROLE DI UN EX ASSE – Ai microfoni de “lalaziosiamonoi” l’ex di turno Benalouane mette in guardia i biancocelesti: “Sono cresciuto lì, ho giocato quasi 10 anni con quella maglia, conosco bene l’ambiente. I tifosi sono molto caldi, sostengono sempre la squadra. L’ambiente è infuocato, ci sarà tantissima gente. Il Saint-Étienne è sempre stata una grande squadra francese, una delle più famose. Stanno trovando un equilibrio di anno in anno, riuscendo a qualificarsi per le coppe europee. Auguro a questa squadra di arrivare più in alto possibile, la città merita il meglio. È molto bello giocare lì. Non ci sarà il capitano Loic Perrin, giocatore accostato alla Lazio in questi giorni: Lui è la bandiera de l’ASSE, lo è sempre stato. È nato lì, è molto attaccato alla maglia. Tuttavia so che gli piacerebbe fare una nuova esperienza, dopo tanti anni un giocatore vuole conoscere altre realtà. Penso che lui possa finire in una grande squadra italiana perché è molto intelligente e ha tantissime qualità. È un mio amico, gli auguro di trovare una squadra in Italia, mi piacerebbe che conoscesse anche lui il vostro Paese”. Il momento difficile della Lazio e in particolare di Candreva e Parolo, suoi ex compagni ai tempi del Cesena“Sono giocatori importanti che lavorano tantissimo, penso che sia un momento negativo ma essendo elementi di qualità e personalità saranno loro a tirar su la Lazio. Possono essere il motore per la risalita, saranno importanti per il futuro della loro squadra”.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – “Darò spazio a chi ha giocato meno, ai giovani e a coloro che sono rientrati dagli infortuni” ha dichiarato Galtier ai media francesi: come all’andata il tecnico francese si affiderà al consolidato 4-2-3-1. A difendere i pali non ci sarà il “ragnoRuffier, pertanto a difendere la porta francese ci sarà il suo secondo Moulin. La linea a quattro difensiva sarà composta da Malcuit, Bayal Sall, Pogba e Brison. Sarà risparmiato il capitano Perrin, in queste ore accostato alla Lazio in ottica mercato. I due di centrocampo davanti alla difesa saranno Clement e Diomande. Il trio di trequartisti dietro l’unica punta Maupay, saranno Bamba, Eysseric e Bahebeck (quest’ultimo già affrotnato all’andata è il pericolo maggiore e va tenuto assolutamente d’occhio  tenere sott’occhio, il giovane attaccante è in prestito dal PSG ed era stato accostato anche alla Lazio in estate).

PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): Moulin; Malcuit, Bayal Sall, Pogba, Brison; Clement, Diomande; Bamba, Eysseric, Bahebeck; Maupay.  All. Galtier (Ruffier, Polomat, Karamoko, Corgnet, Pinheiro, Suljic, Saint-Louis).

Squalificati: –
Indisponibili:
  Thèophile-Catherine, Beric, Clerc

Marco Lanari

Il cuore del Pres. Buccioni e del mister Formiconi per la Lazio Nuoto

Riprende il viaggio nella polisportiva più antica e più grande d’europa, nata il 9 gennaio 1900. Il Presidente Antonio Buccioni è intervenuto insieme al mister Pierluigi Formiconi (allenatore della Lazio Pallanuoto) alla trasmissione Il Nido delle Aquile trasmessa su Radio Roma Futura per parlare del mondo Lazio e in particolare della sezione di Pallanuoto:

Subito viene chiesto al mister come è nata la sua passione par la Lazio e la Pallanuoto: “Come tutti i ragazzini venivo portato in piscina per imparare a nuotare al foro italico, poi mio padre aveva questo “difetto” di essere della Lazio (ride, ndr)…io sono nato con le mutande bianco azzurre e ci sono rimasto, merito di mia nonna che portava me e mio padre a vedere la Lazio al Flaminio.

La Lazio ha sempre accompagnato la sua vita e la sua carriera da professionista: “Si ho tanti aneddoti, su tutti la notte prima della finale delle olimpiadi che non è una notte normale, non è per tutti, difficilmente si può vivere un’esperienza del genere, come prima di una finale di un campionato del mondo di calcio: dove io parlai con Lippi e gli augurai quello che poi è successo. Detto questo la notte prima della finale delle olimpiadi di atene del 2004, si dorme poco, vengono in mente 2000 cose e chiamai alle 3 di notte Cristina Consoli che era la mamma del mio ultimo lazialotto (matteo), e mi ha fato una battuta che mi ha fatto una battuta chemi ha tolto tutte le paure, mi disse: “Pierluigi non è un problema, tu vai li, ci son 20.000 persone…ma so tutti della Lazio perché i colori so quelli quidni tu entri in campo e vedi tutti della Lazio, non avere paura”. Questa cosa mi ha smorzato tutte le paure che avevo e quando il giorno dopo siamo entrati in piscina lo stadio era pieno, tutti avevano le bandiere bianco-azzurre e ho detto: “Cristina aveva ragione”. I colori sono quelli in effetti…noi veniamo da lì…i nostri colori sono nati dai colori della bandiera della Grecia.

Lo scudetto con la Roma pallanuoto: “(ride, nrd) Il presidente Buccioni per parecchi anni non mi ha salutato.” Il presidente conferma: “Si però quando ha vinto il titolo olimpico ha beneficiato dell’amnistia (ride nrd)” la promessa però è di vincerlo con la Lazio: “magari pagherei per fare una cosa del genere, servono grandi giocatoriPer quanto riguarda lo scudetto di QUELLA Roma….era una situazione particolare perchè il presidente dell’epoca (Ernesto sciommari) era laziale, il vice presidente Claudio Mastri era laziale, l’allenatore era laziale e una parte della squadra era anche laziale, sono i paradossi della vita”. Formiconi gli disse: “doveva venire un laziale per farvi vincere lo scudetto“. Precisa poi il Presidente Buccioni: “Attualizzando un po’ discorso con l’impegno di venerdì, con il massimo rispetto per gli avversari di turno, la siatuazione storica è la seguente: la Lazio nasce il 9 gennaio 1900 si affilia alla federazione italiana nuoto che all’epoca si chiamava Federazione Italiana nuoto Rari Nantes, il 1° luglio 1900 e venerdì va in campo….è sempre e solo quella Lazio…lungo il suo percorso ha incontrato probabilmente 30 rome….quella che vince lo scudetto con mister pierluigi non esiste più da anni, attualmente c’è la “Roma Vis Nova” che sta in A1 e con la quale giocheremo venerdì poi c’è n’è un altra in A2 ma c’è ne sono state tante. Come è successo un po’ in tutti gli sport, nello sport romano quando c’è un derby c’è una squadra fissa (la Lazio) che incontra una variabile (la Roma di turno di questo o di quell’altro sport)”.

Tornando all’attualità la squadra di mister Formiconi non sta andando bene, come si esce da una situazione in cui una squadra è in crisi di identità?
Io mi sono staccato a luglio, poi sono stato richiamato adesso, sono solo 2 giorni che li ho rivisiti la squadra è cambiata, l’ho trovata già fatta quindi proviamo a rimettere apposto i cocci, perchè al di là di qualche anno fa che la Lazio andò in A2 con l’allenatore che tra qualche giorno in contreremo, così in basso forse non è sta mai. Quindi siamo preoccupati, ho accettato volentieri perché non riesco a dire di no alla Lazio, avrei voluto ma non ci sono riuscito, vediamo, io è pochi giorni che ce li ho in mano, hanno voglia, ci vuole tempo, abbiamo un altra partita venerdì e poi abbiamo 40 giorni dove ci sono gli europei per lavorare e rimettere in sesto tatticamente la squadra perchè io sono molto tattico e voglio molto da loro, come tanti allenatori anche di calcio, anche se quando c’è un sport con le mani forse è ancora più importante la figura dell’allenatore, rispetto al calcio dove se compri Messi e Pelè forse qualche problemino in meno c’è l’hai. Con le mani (bascket pallavolo e pallanuoto) bisogna lavorare molto, gli automatismi, crederci, l’allenatore deve essere credibile, ci vogliono tante componenti, io fortunatamente sono 40 anni che faccio questa cosa, ricomincio sempre da capo, qualche volta mi stufo poi purtroppo bisogna sempre ripetere ripetere e ripetere, le cose vanno sempre ripetute, i giocatori dicono di si però poi alla fine spesso non capisco o non lo fanno, quindi ci vuole tempo, adesso dopo questo mese che avremo dopo questa partita di venerdì speriamo di rimettere in sesto al Lazio poi c’è già il girone di ritorno e li speriamo di fare qualche punto in più. Ci proviamo. Loro hanno voglia sicuramente, vogliamo dimostrare che la Lazio non è questa questo è poco ma sicuro, poi la maggior parte dei miei giocatori sono laziali quindi non mollano mai. Poi possiamo pure perdere però non molliamo.”

A proposito di crisi…per fare un parallelo con il calcio, cosa deve fare pioli per ripartite?

Io dico sempre che bisogna stare dentro lo spogliatoio, parlare da fuori è difficilissimo. Io di spogliatoi ne ho avuti tanti e fortunatamente ho vinto tanto però anche quando vincevi c’erano casini infernali all’interno e quindi bisogna essere bravi, avere pazienza, mettersi lì, cercare di far coesistere il gruppo in un certo modo tutti devono spingere dalla stessa parte, tutti: dal presidente fino al’ultimo magazziniere. Perchè è un momento dove le cose non vanno…tutti si aggrappano alla mezz’ora di Empoli…ma io lascarei perdere anche perchè se avessimo pareggiato a Empoli che sarebbe successo? Vinto a Empoli…sarebbe stata una cosa normale o no? La Lazio è la Lazio. Però è una situazione difficile e non vorrei stare nei panni di Pioli in questo momento sembra una discesa senza risalita e la società deve intervenire secondo me in qualche modo. Mi dispiace per la Lazio perchè un momento brutto poi vedere lo stadio vuoto è una cosa brutta, non so bene quello che è successo ma credo che tanti torti quelli che non vanno non ce l’hanno. Non andare allo stadio è una sofferenza per chi aspetta la domenica per la Lazio non andare è un dolore grosso. Comunque non so che sta succedendo all’interno della squadra, c’è qualcosa che non funziona.

Le è mai capitato di avere una squadra con giocatori che però di testa non girano in quella stagione?
No mai capitato, nel senso che io quando avevo giocatori forti ho sempre vinto, se hai i giocatori di grande caratura sicuramente vuoi vincere. Bisogna saperli trattare, il rapporto è sempre allenatore giocatori, bisogna avere carisma bisogna che loro credano in te…che è fondamentale…devi essere credibile. Se non ti vogliono bene non vinci…non c’è niente da fare.”

Cosa significa il motto: nell’armonia anche le piccole cose crescono, nel contrasto anche le più grandi svaniscono che poi è il motto della Polisportiva Lazio. Spiega Buccioni: “E’ la chiave di lettura della Lazio, va sostanzializzata non basta conoscere il motto da un punto di vista linguistico lessicale ma a mio avviso va vissuto 365 giorni all’anno. Se vedete è la chiave dei grandi trionfi e la spiegazione di grandi insuccessi se non addirittura delle tragedie della storia della Lazio. Prendete esempio l’esperienza della squadra di calcio del ’74, quando c’è un motivo unificante anche partendo da provenienze diverse, i ragazzi del ’74 avevano tutti delle forti personalità spesso in contrasto ma messe tutte a servizio di un unica idea e questo probabilmente è stato il capolavoro umano psicologico prima ancora che tecnico di un altro grandissimo allenatore, Tommaso Maestrelli, ha realizzato esattamente quello che questo motto esprime. In altre pagine dove la famiglia è andata a a disgregarsi sono arrivate delle pagine nere nella nostra lunga storia.”

Basta: “Insieme usciremo dal momento no. Domani? Vietato essere molli…”

Dusan Basta è intervenuto insieme a Mister Stefano Pioli in conferenza stampa per parlare della sfida di Europa League di domani sera contro il Saint’Etienne. Queste le sue parole:

La squadra si è spiegata questa differenza di rendimento tra Europa e campionato?

Non sappiamo bene perché. Forse rispetto allo scorso anno ci conoscono meglio in Italia, però sono d’accordo con il mister che aver cominciato bene è stato importante per la fiducia. Siamo arrivati primi e siamo contenti di questo.”

Visto il momento che state vivendo in campionato, inizia ad avere la consapevolezza che l’Europa League possa essere il posto dove togliersi le migliori soddisfazioni?

In campionato giochiamo per arrivare in Europa, ora vogliamo fare bene in questa competizione. Aspettiamo di vedere chi affronteremo e pensiamo turno per turno, ma vogliamo arrivare il più lontano possibile.

Hai già fatto altri preliminari di champions con altre squadre, ci sono delle analogie con Udinese e Stella Rossa rispetto a queste difficoltà che state trovando?

Non ci sono analogie, con le altre società i giocatori più importanti erano stati venduti, non è stato così con la Lazio. A me personalmente di certo non ha pesato essere uscito ancora, mi è dispiaciuto come è normale, ma ci sono squadre forti da affrontare così come è il Bayer Leverkusen.

Molti fanno iniziare il periodo negativo dall’auto gol di Bergamo. Cosa pensa?

Non penso mai che un autogol possa cambiare la stagione. Una squadra vera non può permettersi questo. Sono dispiaciuto per l’errore, ma dobbiamo guardare avanti.”

Giocare ogni tre giorni cosa toglie?

Giocare così spesso toglie ovviamente delle energie. L’anno scorso avevamo più tempo per prepararci alle partite, non è facile. Siamo in ritiro tutti insieme, e sono certo che tutto insieme usciremo da questo periodo buio.”

Vincere qui può sbloccarvi mentalmente?

Vincere fa sempre bene. Anche se non contano i punti è importante. È una partita europea non è un’amichevole. Entrare molli può essere pericoloso anche perché si rischiano infortuni.

CONFERENZA – Pioli: “Vincere aiuta a vincere! Sono l’uomo giusto per la Lazio!”

Lazio in ritiro, di nuovo. Vincere per acquisire fiducia e morale, è questo l’obiettivo di domani in terra francese. La Lazio è già certa dell’accesso ai sedicesimi di finale, con il primo posto nel girone, ma l’Europa per il momento è stata l’unica fonte di soddisfazione a Formello ed ora diventa importante per riprendere subito la retta via. Queste le parole del mister Pioli in conferenza stampa.

Quanto conta questa partita? Ha trovato fiducia da parte della società? 

È vero che siamo già primi ma vogliamo finire imbattuti. La società crede che io sia l’allenatore giusto, e lo credo anche io“.

Come sono andati questi giorni? Rispetto ai ritiri precedenti?

“In questo momento dobbiamo lavorare ed è quello che la squadra sta facendo in ritiro. Ho portato qui in Francia tutti i giocatori disponibili, siamo in ritiro e dobbiamo restare uniti”.

In Europa League state andando bene, questa partita è una boccata d’ossigeno o una scocciatura?

“Non è assolutamente una scocciatura, dobbiamo prendere fiducia e vedere se siamo ancora in grado di fare buone prestazioni”.

In Europa la differenza è stata anche emotiva?

“Certamente aver fatto risultati positivi fin da subito ha aiutato. In Europa siamo andati spesso, se non sempre, in vantaggio, questo è fondamentale. Dobbiamo farlo anche in campionato”.

Secondo lei la Lazio può vincere l’Europa League?

“L’ultima volta che una squadra italiana ha vinto questa competizione non si chiamava ancora Europa League. E’ una competizione difficile. Noi puntiamo sulle coppe e vogliamo fare il miglior risultato possibile, finora abbiamo fatto bene, ora continuiamo”.

Credeva di passare insieme al Saint Etienne?

“Sì, mi ha fatto un’ottima impressione all’andata, sia da un punto di vista tecnico che fisico”.

Sampdoria, la squadra di Montella da giovedì a Catania

Doppia seduta al centro sportivo “Gloriano Mugnaini” per la Sampdoria. Questa mattina gli uomini di Montella si sono sottoposti ad un lavoro a gruppi; nel pomeriggio invece, riscaldamento ed esercitazioni tecnico-tattiche sul campo. Joaquín Correa ha svolto parte del lavoro con i compagni, Nenad Krsticic invece ha proseguito il lavoro personalizzato per il recupero. Per domani mattina previsto un allenamento a porte chiuse. Alle 16.30, nella sala stampa di Bogliasco, si terrà la conferenza stampa di Vincenzo Montella. Partenza in serata per raggiungere Catania, dove la squadra ligure resterà in ritiro sino alla gara di lunedì sera con la Lazio.

Palombo: “Con la Lazio sarà difficile ma sta a noi dimostrare il nostro valore”

Il centrocampista blucerchiato Angelo Palombo è intervenuto ai microfoni di Samp TV per parlare del ritiro voluto dall’ambiente doriano e del prossimo incontro con i biancocelesti: “Il ritiro è stato deciso dalla società e dallo staff tecnico e noi giocatori ci siamo messi a disposizione. Contro la Lazio sarà difficile, come lo è sempre, ma ora sta a noi dimostrare di essere squadra. Non possiamo essere diventati dei brocchi. Soffriamo tutti insieme, magari i giovani hanno bisogno di un attenzione maggiore ma devono solo pensare a giocare”.

Garlini: “Bisogna recuperare l’unione dello spogliatoio. Vincere sarebbe l’ideale per ripartire”

Per parlare dei prossimi incontri della Lazio è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio l’ex attaccante biancoceleste Oliviero Garlini. Queste le sue parole: “La squadra di Pioli con il Saint Etienne deve fare risultato per riacquistare morale e fiducia in se stessa. Un successo sarebbe un risultato positivo per tutto l’ambiente. Quella con i francesi è una gara che conta poco per i  biancocelesti ma vincere aiuterebbe ad arrivare all’incontro con la Sampdoria più tranquilli. La Lazio deve entrare in campo concentrata, evitare di subire gol ed essere più incisiva in attacco. Se le cose non procedono bene bisogna giocare in modo semplice, Klose dall’alto della sua esperienza è un giocatore che può fare la differenza. Il calcio è strano, la cosa più importante per vincere le partite e superare i problemi è l’unione dello spogliatoio. Ora come ora servirebbe un risultato importante per ripartire in maniera positiva”.

Bacci: “La Lazio è una grande squadra deve solo…”

Per parlare del momento particolare che si sta vivendo in casa Lazio è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio l’ex biancoceleste Roberto Bacci. Queste le sue parole: “La squadra di Pioli ha bisogno di una vittoria, i giocatori devono riacquistare sicurezza nei propri mezzi. I risultati finora conseguiti non rispecchiano le reali qualità della Lazio. Lunedì prossimo nella sfida con la Sampdoria di Montella i biancocelesti devono fare risultato per superare questo momento negativo e dare un senso diverso a questa stagione. Bisogna ritrovare entusiasmo e voglia di raggiungere gli obiettivi prefissi, la squadra è forte e merita un campionato di ben altro spessore”.

Europa League – Eysseric: “Con la Lazio è sempre una gara importante”

Alla vigilia del match con la Lazio in conferenza stampa è intervenuto il centrocampista del Saint Etienne Valentin Eysseric: “Siamo già qualificati ma giocare contro la Lazio è sempre una bella gara da disputare. Ho visto l’incontro con la Juventus, sono molto veloci sulle corsie laterali. E’ la partita giusta per mettersi in mostra. Bisogna scendere in campo come se fosse un incontro decisivo e far divertire le persone che verranno ad assistere al match. Essendo già qualificati inizio a guardare le probabili avversarie, il Manchester United ad esempio non è passato ieri”.

Lulic: “Senzazioni positive ma…”

Il centrocampista biancoceleste, Senad Lulic, è intervenuto ai microfoni dei media del suo paese. Nel corso dell’intervista ha raccontato come sia avvenuto il suo infortunio, le sensazioni dopo le prime cure ed  tempi di recupero previsti per il suo ritorno in campo: “Ero in palestra con i miei compagni, stavo facendo un esercizio per le gambe e sono scivolato. Dei pesi mi sono caduti sulla mano. E’ stato un attimo. A quel punto mi hanno portato subito in ospedale, dove sono stato operato. Alla fine è andata anche bene. I dottori mi hanno assicurato che le cure procedono bene e che l’operazione ha avuto successo. Pochi giorni fa mi sono sottoposto al controllo di un medico che mi ha detto che il recupero sta andando bene. Per ora è tutto a posto, non credo che ne riporterò conseguenze. Le dita sono normali, e come hanno spiegato i medici, se non sono nate complicazioni tutto dovrebbe tornare normale. Ora non penso a quando tornare in campo, la cosa più importante è che abbia salvato le dita. Per un mio recupero ci potrebbe volere un mese, un mese e mezzo, ma non pensiamo a quando rientrerò perché la salute è più importante”.