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Toto-allenatore: Lotito contatta una leggenda del nostro calcio

Pioli, dopo il pareggio di ieri con la Sampdoria, è sempre più in bilico e il suo destino appare ormai segnato. Il toto-allenatore, in quel di Formello, continua.  Lotito medita sul nome del sostituto del tecnico emiliano. L’ultima idea del patron biancoceleste corrisponde al nome di una vera e propria leggenda del nostro calcio. Infatti, stando a quanto riporta Repubblica.it, il nome nuovo sarebbe quello di Giovanni Trapattoni, una figura esperta e di grande carisma, che, nonostante i 76 anni, avrebbe ancora voglia di allenare e di farlo in Italia. L’ex CT di Italia e Irlanda sarebbe stuzzicato dall’idea di prendere la Lazio in corsa. Se ne parlò già nel 2013, ma poi non se ne fece nulla. Stavolta l’esito sarà diverso?

Lazio-Carpi, da venerdì parte la vendita dei biglietti

I biglietti per Lazio-Carpi, match che si disputerà alle 15 di mercoledì 6 gennaio, saranno messi in vendita a partire dalle 16 di venerdì 18 dicembre. Lo ha comunicato la società. I tagliandi potranno essere come sempre acquistati nei punti vendita Laziostyle, tramite call center e le rivendite Listicket-Ticketone. Ci sarà tempo sino al fischio d’inizio dell’incontro. Ecco i prezzi, suddivisi per settore:

I ricordi di Simone Inzaghi: “Quell’11 settembre a Istanbul…”

La sfida al Galatasaray non sarà una novità. Infatti, la Lazio e i giallorossi di Turchia si sono già affrontati in Champions League, nell’edizione 2001/2002. L’andata si giocò in Turchia, l’11 settembre 2001, giorno dell’attentato alle Torri Gemelle. Ai microfoni di gianlucadimarzio.com, Simone Inzaghi, attuale tecnico della Primavera biancoceleste e attaccante dei capitolini a quei tempi, ha aperto il cassetto dei ricordi: “La notizia arrivò in albergo. Io, appena sveglio, vidi quelle immagini tremende. Pensavamo di non giocare, ma alla fine la notizia che la partita si sarebbe regolarmente svolta arrivò due ora prima del fischio d’inizio. Allo stadio l’ambiente era surreale. Perdemmo 1-0, con gol di Umit Karan“. Dal passato al presente, più precisamente alla sfida dei sedicesimi di Europa League: “Quello di Istambul è un ambiente molto caldo. Però penso che la Lazio abbia davvero tutto per passare il turno”.

Tim Cup – Udinese, ampio turn over contro la Lazio

La Coppa Italia per l’Udinese potrebbe essere l’ancora di salvezza per rimediare ad una stagione fino ad ora non certo esaltante. Ma nonostante ciò in coppa il tecnico Stefano Colantuono darà ampio spazio alle seconde linee e a chi ha giocato meglio. Un turn over abbastanza consistente per dar modo di riposare ai giocatori in vista della prossima trasferta di campionato con il Torino.  L’allenatore bianconero lascerà fuori Badu, elemento fondamentale dello scacchiere friulano. All’Olimpico contro i biancocelesti potrebbero scendere in campo Meret, Felipe, Danilo, Pasquale; Insua, Kone, Guilherme, Marquinho, Ali Adnan; Aguirre, Perica. Buone notizie quindi per Colantuono: molto probabili infatti i rientri dal primo minuto dei due lungodegenti Kone e Guilherme. I due centrocampisti, rientrati qualche settimana fa in gruppo, sembrano essere pronti per scendere in campo dal primo minuto.

Calveri: “Il Galatasaray è forte ma noi vogliamo raggiungere traguardi importanti”

Il segretario generale della Lazio, Armando Calveri, come riportato dal sito cumhuriyet ha commentato il sorteggio di Coppa Uefa che ha visto la squadra biancoceleste venire opposta ai turchi del Galatasaray: “Quella con i turchi sarà una partita complicata. Già tempo fa nella partita col Fenerbache abbiamo pagato il conto alla sfortuna non riuscendo ad ottenere la semifinale. Vogliamo superare il turno e raggiungere traguardi importanti in Europa League, speriamo che questa volta finisca in modo diverso. Il Galatasaray è una squadra forte e di grande tradizione. Ci fa piacere tornare ad Istanbul ed al ritorno saremo pronti ad accoglierli nel modo migliore a Roma”. Il dirigente biancoceleste risponde poi ad una domanda sull’ex tecnico dei turchi Hamza Hamzaoglu avvicinato recentemente alla panchina di Pioli: “Non abbiamo mai avuto contatti con Hamzaoglu e non abbiamo contattato nessun altro tecnico. Ora il nostro mister è Pioli. Non credo che un altro allenatore possa cambiare radicalmente la squadra”.

Prandelli: “Galatasaray avversario difficile ma la Lazio può farcela”

Per commentare il periodo che stanno passando i biancocelesti ed i sorteggi di Coppa ai microfoni di calciomercato.com è intervenuto Cesare Prandelli. Queste le sue parole sui sorteggi: “Le squadre italiane in Champions e in Europa League non sono state fortunate però voglio essere ottimista: tutte, compresa la Lazio, sono in grado di passare il turno. In Europa League, vedo Fiorentina, Lazio e Napoli favorite”. Poi sui biancocelesti in particolare: “La squadra di Pioli ha senza dubbio dei problemi e considerando la bravura di Stefano Pioli non riesco a capirne i motivi, ma col Galatasaray può farcela. La partita in Turchia sarà molto difficile da affrontare sul piano ambientale. La Lazio deve riacquistare la forma atletica ottimale, molti dei più bravi giocatori biancocelesti stanno rendendo al di sotto delle aspettative. Colpa anche dell’eliminazione dai preliminari di Champions League, la botta ricevuta ha inciso tantissimo sul morale dei giocatori”.

IL FILM DI LAZIO SAMPDORIA

Un pareggio amaro per i biancocelesti che hanno visto svanire la vittoria a pochi secondi dal triplice fischio. Rivivi con noi tutti gli scatti più belli della serata realizzati dal nostro fotografo Gianni Barberi. Buona visione.

Djordjevic-01 Biglia 2-01

Formello – Esercitazioni in palestra per chi è sceso in campo

Dopo il pareggio con la Sampdoria questa mattina la squadra biancoceleste è subito tornata al lavoro. Sul terreno centrale di Formello si sono ritrovati i giocatori che ieri sera non sono scesi in campo, mentre gli altri hanno svolto lavoro di scarico in palestra. Con i primi anche Parolo che però si è limitato a lavorare a parte. Ancora assente Basta che ha lavorato in palestra. Fermi anche Marchetti e Keita: per il portiere si prospetta una lesione alla coscia destra, l’attaccante invece ha riportato un problema al ginocchio (leggi QUI il parere del dott. Salvatori). Al termine della seduta i giocatori sono rientrati a casa, appuntamento a domani quando scatterà un mini-ritiro fino all’incontro di Coppa Italia con l’Udinese in programma giovedì prossimo.

FORMELLO – Pioli risponde ai tifosi…

Non tira una buona aria nella Lazio, dopo la pesante contestazione oggi è andato in scena un mini-ritiro che si è concluso a Formello, e alla spicciolata escono dal centro sportivo tutti i calciatori. Dei tifosi hanno presenziato Formello per far sentire il proprio dissenso ai protagonisti. Pochi minuti fa, si è diretto verso l’uscita il tanto discusso (dalla società) mister Pioli che alle provocazioni di un tifoso presente, ha risposto: “”Ora mi vedete in maniera diversa rispetto alla scorsa stagione solo perché non stanno arrivando i risultati. Ma non mi faccio assolutamente pena”. I tifosi lo accusano di alcune scelte tecniche sbagliate e di non avere più in mano lo spogliatoio e lui reagisce così: “Secondo voi faccio giocare un calciatore se penso che sia contro di me?”. 

Guidolin: “Mi fa piacere essere accostato alla Lazio, ma…”

Inevitabilmente in casa Lazio tiene banco un solo argomento, chi sarà il dopo Pioli. Ormai sembra certo il suo esonero, e tra i nomi fatti, per sostituire l’attuale tecnico biancoceleste, figura quello di Francesco Guidolin. Il mister è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olimpia per spiegare meglio la situazione:Smentisco categoricamente qualsiasi contatto con la società biancoceleste, anche se essere accostato ad una grande squadra e sapere dell’eventuale apprezzamento dei tifosi è motivo di grande piacere, ma ripeto che non mi ha mai chiamato nessuno fino ad ora”.

INFERMERIA – Brutte notizie per Marchetti. Ottimismo per Basta e Keita

Il medico sociale biancoceleste, Stefano Salvatori, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM al termine dell’allenamento di ripresa di questa mattina, per fare il punto sull’infermeria: Federico Marchetti ha riportato un infortunio muscolare, si sospetta una lesione tra il primo e secondo grado del bicipite femorale della coscia sinistra. Questo tipo di sospetto diagnostico lo definiremo meglio dopo un ulteriore controllo strumentale. E’ probabile che non ci sarà contro Udinese e Inter. Vedremo quali saranno i tempi di recupero. Per quanto riguarda la gara di ieri non abbiamo problematiche importanti da segnalare, ci sono stati dei lievi traumi da gioco di lieve entità che valuteremo nel breve. Evoluzioni di traumi a più alto impatto devono essere valutati nel lungo periodo, poche ore dalla gara non bastano, bisognerà attendere tra oggi e domani per vedere se ci sono problematiche ancora nascoste.

Dusan Basta oggi ha iniziato del lavoro atletico in palestra. Domani dovrà fare una doppia seduta rispetto agli altri. Al momento le percentuali per vederlo in campo contro l’Udinese non sono alte, mentre non sono basse quelle per vederlo in campo domenica. Vedremo se fare un allenamento con la squadra, per la gara contro l’Inter non ci dovrebbero esser difficoltà. Senad Lulic farà ulteriori controlli nel periodo natalizio. Sta proseguendo il suo trattamento dopo aver subito l’intervento. Ricardo Kishna, è fermo a causa di un trauma al ginocchio. Venerdì si sottoporrà ad Utrecht ad un intervento in artroscopia al ginocchio. Non dovrebbe essere un intervento di importanza a livello di metodologia chirurgica, ma al seguito definiremo i tempi di recupero che dovrebbero essere abbastanza rapidi. La parte esterna del ginocchio, rispetto a quella interna, ha tempi di recupero più lunghi biologicamente parlando. Keita  a livello medico non ha patologie rilevanti in atto. L’atleta comunque ieri ha evidenziato un dolore al ginocchio, non era logico portarlo neanche in panchina, perché il dolore ne limitava le attività. A livello di evidenza clinica non ha patologie in atto”.

Stam: “Vorrei allenare un club”. Poi sulla Lazio…

Una carriera da colosso in difesa, il profilo ricercato da mesi in casa Lazio. Difensore ad altissimi livelli, arcigno, leader in campo e fuori. Oggi il lavoro sul campo lo svolge bene come allora, da allenatore delle riserve dell’Ajax, ma con l’imminente possibilità di diventare allenatore della prima squadra del Fulham. Il gigante Olandese, intervenuto ai microfoni di Sky Sport ha rilasciato dichiarazioni importanti sul suo futuro: “Ora vorrei allenare un club, mi piacerebbe l’Olanda, l’Inghilterra e l’Italia”. Poi ricorda i momenti vissuti con le maglie di Lazio e Milan: “Dei momenti vissuti alla Lazio ho ricordi bellissimi, soprattutto della coppa Italia vinta. Dopo andai a Milano e avevamo i calciatori più forti al mondo. Ad Istanbul quella sera buttammo via tutto dopo che avevamo fatto la gara perfetta vincendo 3-0″ Infine una battuta sulla Serie A: “so che Milan e Lazio non stanno andando bene ma sono sicuro che risaliranno presto, la Lazio ha un olandese forte come De Vrij. E’ un gran talento, spero si riprenda dall’infortunio tornando a far bene e dare il via ad una grande carriera, senza dimenticare che c’è anche Hoedt”.

Colonnese: “Lazio schiava dell’insicurezza, le pressioni della piazza pesano”

Francesco Colonnese, difensore ex Lazio ma per tanti anni anche all’Inter, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” dopo l’amaro pareggio contro la Sampdoria e quasi alla vigilia del match che vedrà la Lazio affrontare proprio i nerazzurri in trasferta.

Il primo commento su Lazio-Sampdoria: “La squadra non è brillantissima e ha paura. Molti giocatori non riescono ad esprimere la sfrontatezza della passata stagione. Giocatori come Felipe Anderson, Candreva ma anche Djordjevic stanno deludendo, per non parlare della difesa.

E proprio da ex difensore Colonnese dice la sua sul momento difficile attraversato dalla squadra per quanto riguarda il reparto difensivo: “Sono quelle annate che nascono male, la Lazio è partita con l’eliminazione dalla Champions League che ha portato insicurezza in questa squadra. La Lazio sembra aver dimenticato come si gioca a calcio, in barba a quanto dimostrato un anno fa. La piazza è esigente e queste pressioni si sentono sui giocatori.

Ma l’esonero di Pioli può essere una soluzione? “Anche Pioli l’anno scorso ha dimostrato qualità che in questa stagione sembrano sparite, pur avendo a grandi linee a disposizione la stessa squadra. Per me è venuta meno la mentalità, una mancanza di sicurezza che sta diventando sempre più pesante partita dopo partita.

Alla luce di tutto questo, Inter-Lazio che partita sarà? “I biancocelesti sono a un bivio, arrivare alla sosta natalizia con soli venti punti significherebbe dire addio anche alla prospettiva dell’Europa League. Ma si troverà di fronte un’Inter che crede più che mai alla possibilità di lottare per lo scudetto: sarà molto difficile fare punti a San Siro. Personalmente ero certo delle qualità dell’Inter, si tratta di una rosa di primissimo livello che può permettersi il lusso di tenere in panchina Kondogbia, sul quale sono stati investiti quasi quaranta milioni di euro.

Quali possono essere al momento le rivali dei nerazzurri? “Più che il Napoli vedo bene la Juventus, che sta tornando ai piani alti di prepotenza, e anche la Roma che, superato il momento difficile, potrebbe far valere il suo ottimo tasso tecnico. Il Napoli se Higuain non gira ha troppi problemi e questo in chiave scudetto potrebbe essere decisivo.

Passando all’argomento europeo, alla Lazio è stato riservato un abbinamento piuttosto insidioso in Europa League. Quali delle tre italiane impegnate in questa competizione, secondo Colonnese, potrebbe arrivare in fondo? “Sulla carta, tecnicamente l’impegno della Lazio mi sembra il più agevole, ma bisognerà valutare in quali condizioni i biancocelesti si presenteranno all’appuntamento. Anche in Champions per le italiane sarà dura, anche se il Real sta evidenziando difficoltà di cui la Roma potrebbe approfittare. Non escludo che, se la Juventus dovesse superare l’ostacolo Bayern, non possa poi condurre una campagna europea come quella dello scorso anno, pur essendoci comunque squadre stellari in gioco.

Fabio Belli

TEMPI BELLI – Da una lacrima sul viso ho capito tante cose

“Sono stato definito antiquato per aver insegnato il metodo “accucciati e riparati”, ma ride bene chi ride ultimo!” – Seymour Skinner, educatore.

I momenti no nella vita fanno emergere la vera indole delle persone. Si getta via la metaforica maschera con la quale nascondiamo il nostro vero io in questa società impersonale, e si affronta la montagna da scalare con le risorse che si hanno a disposizione. C’è chi affronta le avversità con rabbia, c’è chi fa emergere doti da stratega e ne esce fuori con calma e freddezza, chi si agita troppo e sprofonda come nelle sabbie mobili, chi mostra personalità da leader e chi prende atto dei propri limiti e si affida a professionisti che possano aiutarlo.

E poi c’è chi si accuccia, si mette le mani in testa e piange.

Ora, lungi da noi dileggiare la Lazio, la nostra Lazio. Perché i primi con le mani in testa siamo proprio noi, popolo biancoceleste. Sappiamo bene che per qualche strano motivo nell’essere laziali la fortuna ci ha sì baciati, ma prima di lavarsi i denti: e ci succedono cose strane come il gol di Zukanovic, che poi è di Anderson e che forse è colpa di Berisha ma anche di Konko, per non parlare di Pioli che alza la difesa a centrocampo al 93′ sull’uno a zero. Insomma, un po’ di tutti. E alla fine ai nostri ragazzi, anche se intimamente vorremmo strozzarli a uno a uno, gli vogliamo un gran bene e vederli così ci fa male. Vorremmo consolarli, dirli che passerà.

In fondo sono consumati professionisti e non sarà un pareggio contro la Samp, né due punti in sette partite, a far finire la Lazio che ha superato ben altri cataclismi. Però fa tenerezza vedere un vicecampione del mondo come Biglia per due partite di fila con gli occhi rossi praticamente fuori dalle orbite, a palla stile crisi isterica. Perché hai voglia a dire “pensa al Real Madrid“. Di questo passo anche un prestito alla Salernitana per certi giocatori, nonostante le raccomandazioni interne, sarebbe una strada impervia da percorrere. E loro lo sanno, oh se lo sanno…

Vederli così, insomma, fa tenerezza, ma anche un po’ paura. Perché al di là di liti, fasce di capitano, mercato insufficiente, società poco presente, allenatore poco lucido e sfighe varie, la sensazione è che la situazione sia sfuggita di mano, a tutti. E allora forse è meglio che a pensare a risolvere le cose provveda chi doveva già pensarci in estate, quando al momento di modellare un diamante grezzo (la squadra dello scorso anno) ha finito col ritrovarsi con un pezzo informe di vetroresina (la squadra di adesso). Perciò nei momenti neri, forse è meglio non fare nulla: accucciatevi e riparatevi. Però smettetela di piangere, perché anche da una sola lacrima si vede una debolezza che gli avversari non ti perdonano, mai.

Fabio Belli

Keita futuro in Francia?

Le speranze dei tifosi per raddrizzare una stagione nata male sono riposte tutte nel mercato di riparazione di gennaio. La priorità è quella di sistemare la difesa in entrata, in uscita invece la clamorosa opportunità di cedere al Monaco Keita Balde Diao, secondo quanto riferisce lalaziosiamonoi.it. Il club del Principato è in piena lotta per il titolo in Ligue 1 e per contrastare il PSG degli sceicchi ha bisogno di investire sul mercato e l’esterno laziale sembra corrispondere al profilo giusto per rinforzare il proprio attacco. Il Monaco dunque offrirebbe alla Lazio circa 15 milioni di euro per Keita: una cifra che potrebbe far riflettere Lotito che ancora lo considera un incedibile. In alternativa il Monaco potrebbe offrire alla Lazio l’ex milanista El Shaarawy, ultimamente sceso nelle gerarchie del tecnico monegasco.

AMARCORD BIANCOCELESTE – 15 dicembre 2012: Lazio-Inter 1-0 (VIDEO)

La Lazio si aggiudica l’incontro con l’Inter grazie ad un Miroslav Klose in grande spolvero e grazie alla sfortuna dei nerazzurri che colpiscono due pali con Guarin e Cassano. Grazie ai tre punti conquistati i biancocelesti si portano ad un solo punto dai nerazzurri. La squadra di Petkovic grazie ad una buona prestazione supera l’esame-verità. In un primo momento sembra soffrire le giocate degli avversari ma poi riesce a piazzare la zampata finale con l’intramontabile tedesco che punisce l’Inter nella parte conclusiva dell’incontro. Partita dai due volti, per quasi un’ora le due squadre si fronteggiano senza farsi del male, merito anche delle retroguardie che annullano gli avanti avversari. Per assistere alla prima giocata degna di nota bisogna aspettare quasi venti minuti. La Lazio pian piano diventa più aggressiva ma il gioco resta contratto ed impacciato e la retroguardia interista senza particolari difficoltà ha facilmente la meglio. Dopo un’ora di gioco il tecnico interista Stramaccioni tenta di scuotere i suoi inserendo una terza punta, Palacio, al posto di Cambiasso. Petkovic, da parte sua, inserisce Candreva per Lulic. La gara si fa più combattuta: Guarin colpisce il palo a Marchetti battuto e, dopo pochi minuti, è Cassano a scuotere di nuovo il montante, sulla ribattuta Marchetti compie un vero e proprio miracolo su Nagatomo. La Lazio risponde con Klose che prima a tu per tu con Handanovic non riesce a fermare il pallone sprecando una grande occasione, e poi, su passaggio di Mauri, si inserisce in area tra i difensori interisti e mette la palla in rete. Sulla conclusione il tedesco si infortuna e viene sostituito da Floccari. La Lazio una volta trovato il gol del vantaggio si copre inserendo Dias per Hernanes, mentre nell’Inter Coutinho rileva Pereira. L’incontro termina tra i festeggiamenti dei sostenitori biancocelesti.La Lazio, al sesto risutato utile, allunga la striscia positiva e punta la Juventus.

IL TABELLINO

LAZIO: Marchetti, Konko, Biava, Ciani, Radu, Mauri, A. Gonzalez, Ledesma, Hernanes (87′ Dias), Lulic (64′ Candreva), Klose (85′ Floccari). A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Diakite, Cana, Brocchi, Onazi, Rozzi. All.: Petkovic

INTER: Handanovic, Nagatomo, Ranocchia, Samuel, Pereira (86′ Coutinho), Gargano, Zanetti, Cambiasso (60′ Palacio), Guarin, Milito, Cassano. A disposizione: Castellazzi, Belec, Silvestre, Juan Jesus, Mbaye, Benassi, Pasa, Duncan, Jonathan, Mariga. All.: Stramaccioni

Arbitro: Sig. Mazzoleni (Bergamo)
Assistenti: Sigg. Di Liberatore e Giordano
Quarto uomo: Sig. Musolino
Assistenti di porta: Sigg. Banti e Damato

Marcatori: 81′ Klose

Note: serata umida con terreno scivoloso per la pioggia caduta nella giornata. Ammoniti Gargano, Samuel, Konko e Candreva tutti per gioco falloso. Calci d’angolo 7-5. Recuperi: 2′ p.t., 4′ s.t.

Spettatori: 45.000 circa.

 

AMARCORD BIANCOCELESTE – 15 dicembre 2002: Juventus-Lazio 1-2 (VIDEO)

Se quello con la Juve doveva essere l’esame di laurea in proiezione scudetto, ebbene i biancocelesti lo hanno superato a pieni voti. Una grandissima Lazio è riuscita ad espugnare il Delle Alpi di Torino battendo i bianconeri per 2-1, risultato che non rende merito alla superiorità dimostrata dagli uomini di Roberto Mancini. Il Mancio, nelle dichiarazioni della vigilia, aveva annunciato che sarebbe andato a Torino per ottenere i tre punti ed è stato di parola. Il tecnico della Lazio ha impostato sin da subito la sua squadra per una partita votata all’attacco. Azioni su azioni ad una velocità impressionante e Juve completamente in balia degli avversari. Quando i difensori bianconeri conquistavano il pallone trovavano sempre Fiore, Corradi, Lopez e Cesar a pressare ed in più Stankovic si aggiungeva ai compagni con veloci tagli verso il centro che gettavano nel panico la difesa avversaria. Nella prima mezz’ora solo un Buffon strepitoso evita alla Juve più volte la capitolazione. E invece, come sempre accade nel calcio, chi sbaglia paga ed alla prima occasione i bianconeri si portano in vantaggio con l’ex Nedved che batte Peruzzi con un perfetto diagonale. L’azione, tra l’altro, è sembrata viziata da un fallo di mano di Del Piero precedente all’assist vincente. La Lazio, senza scomporsi minimamente, nel giro di un minuto ristabiliva subito il pari; il risultato, tuttavia, non rispecchiava affatto l’andamento della gara. Su un lungo traversone Corradi di testa spizzava il pallone verso Fiore che giungendo in corsa faceva partire un rasoterra che si andava ad infilare nell’angolino alla destra di Buffon. Dopo il gol la Lazio riparte alla carica alla conquista del successo ma il portiere bianconero, con due straordinarie parate su Stankovic, si oppone alla grande. Si arriva così in parità al termine di un primo tempo dominato dai biancocelesti. All’inizio del secondo tempo la Lazio riprende a spingere e dopo appena 5′ su azione di Cesar è ancora Fiore ad agganciare il pallone e a spedirlo alle spalle di Buffon, regalando ai suoi la meritata vittoria. Per la Lazio un successo conquistato grazie al gioco. Una squadra che funziona in modo meraviglioso: la difesa stretta attorno a Stam, che ha giganteggiato, si è comportata benissimo; il continuo tourbillon degli attaccanti in sincronia con i centrocampisti ha fatto perdere la testa agli avversari. La chiave di tutto è stato Corradi, elemento fondamentale di questa Lazio, che rientrando a centrocampo quando il pallone era nei piedi dei propri difensori metteva, grazie ai suoi stacchi di testa, in chiara difficoltà gli avversari per poi scaraventarsi nell’area della Juve. Un po’ sottotono il “Piojo” Lopez, mancato specialmente quando la Juve si è spinta in avanti alla ricerca disperata del pareggio lasciando ampi spazi al contropiede biancoceleste.

IL TABELLINO

JUVENTUS: Buffon, Thuram, Iuliano (30′ Ferrara), Montero, Birindelli, Zambrotta, Tacchinardi, Davids, Nedved (46′ Camoranesi), Del Piero, Salas (56′ Di Vaio). A disposizione: Chimenti, Conte, Baiocco, Zalayeta. Allenatore: Lippi

LAZIO: Peruzzi, Oddo, Negro, Stam, Favalli (74′ Pancaro), Fiore (81′ D.Baggio), Simeone, Stankovic (90′ Giannichedda), Cesar, Corradi, C.Lopez. A disposizione: Concetti, Colonnese, S.Inzaghi, Chiesa. Allenatore: Mancini

Arbitro: Sig. Pellegrino (Barcellona Pozzo di Gotto)

Marcatori: 34′ Nedved, 35′ Fiore, 50′ Fiore

Ammoniti: Salas, Negro, Simeone e Lopez per gioco falloso

Recuperi: 2′ p.t., 4′ s.t.

Spettatori: paganti 4.576, incasso 131.525 euro; abbonati 33.438, quota 473.446 euro.

 

RASSEGNA STAMPA – Lazio, Pioli: «Il futuro? La società deciderà per il meglio»

È amareggiato Stefano Pioli, l’allenatore della Lazio che non riesce, stavolta anche con sfortuna, ad uscire dalla crisi: «È stata una partita difficile, con un avversario che ci ha chiuso tutti gli spazi. Una partita che avevamo in mano, ma in questo momento commettiamo delle ingenuità che paghiamo a caro prezzo.

Lavoriamo bene tutti i giorni, ma poi in partita tutto diventa più complicato. Senza l’infortunio di Marchetti avrei inserito un centrocampista in più, ma pure questo infortunio è prova di questo momento. Sento la fiducia della società e dei miei giocatori. Io continuo a lavorare, poi la società deciderà la soluzione migliore per tutti. Ho schierato la migliore formazione per affrontare questa gara e il risultato ci stava dando ragione, anche con i cambi al momento giusto. Dovevamo gestire meglio l’azione che ha portato alla punizione del loro gol, addirittura si è partiti da un corner a favore nostro. I tifosi? Sicuramente l’Olimpico vuoto non ci aiuta, ma dobbiamo fornire prestazioni migliori per riportarli allo stadio».

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Lazio-Sampdoria 1-1 Matri gol, poi la beffa Zukanovic

Uno sfortunato quanto improvvido tocco di testa di FelipeAnderson trasforma in oro e in un punto una punizione senza grandi pretese di Zukanovic. Lazio-Sampdoria finisce 1 a 1, dopo che Matri, saltando più in alto di tutti, aveva insaccato alle spalle di Viviano. E l’Olimpico sentenzia: per Lotito fischi e insulti.

EDER INFORTUNATO – Montella non può più permettersi di perdere, Pioli non può ancora fallire. Il tecnico biancoceleste sceglie l’attacco pesante, Klose davanti insieme a Djordjevic e Candreva libero di svariare a tutto campo. Centrocampo con Cataldi al fianco diBiglia e Parolo a proteggere Gentiletti e Hoedt. Il doriano deve rinunciare al suo uomo in più, a Eder, che si ferma in pieno riscaldamento e viene sostituito da Lazaros. Senza pure Muriel(inizialmente in panchina) e Silvestre, l’ex tecnico viola si affida aZukanovic e Moisander dietro e a un centrocampo a cinque. La posta in palio è troppo importante per le due squadre e ne viene fuori un primo tempo arido e timoroso, in cui il solo Barreto, dopo un flipper pericoloso in area laziale, sfiora il palo di destra della porta di Marchetti. La Lazio nulla, o poco più, paga pure la poca forza d’impatto sulle fasce per andare a cercare le teste dei due maxi-attaccanti. Klose ci prova, propria in acrobazia, ma spara alto. Nella ripresa Pioli si gioca la carta Felipe Anderson per Cataldi e poi Matri per Klose, mentre Montella chiama fuori Cassano e mette Muriel. Il colombiano mette subito paura ai biancocelesti e sul passo lungo non lo tiene nessuno, fortuna per i laziali che la sua conclusione finisca fuori. E proprio da una tipica azione di sovrapposizione e cross arriva al 78′ il vantaggio laziale: Radu vola via e mette in mezzo e Matri stacca più in alto di tutti e prende il sette a destra di Viviano: 1-0. Un gran gol per l’attaccante, di forza e precisione, dove Viviano può solo guardare.

RASSEGNA STAMPA – Lazio, Pioli: “Momento delicato, ma ci mettiamo del nostro”

Un pari che sa di beffa quello rimediato dalla Lazio contro la Sampdoria. Stefano Pioli è amareggiato al termine della sfida dell’Olimpico con i suoi raggiunti in pieno recupero da una punizione di Zukanovic. “Bisogna cercare di cambiare velocemente. Abbiamo una settimana molto difficile, abbiamo la Coppa Italia e poi la trasferta a San Siro contro l’Inter. Il nostro è un momento delicato, difficile, in questo momento la squadra non riesce a mettere in campo gli elementi quotidiani”.

“In questo momento la testa è pesante – ha spiegato il tecnico biancoceleste – non abbiamo il massimo della serenità. Siamo al di sotto delle nostre aspettative e possibilità. Non è poi così facile scendere in campo, la squadra ci ha provato, poi commette tanti errori, perchè la situazione è quella che è. La realtà è che non abbiamo fatto abbastanza fino al 95′ per vincere”. Una squadra che sembra ormai bloccata fin da quando scende in campo e come dopo la sconfitta con la Juventus con Biglia, stasera è toccato a Anderson finire in lacrime: “è normale che sia così – motiva Pioli – io sono l’unico responsabile di questa situazione. Ne vogliamo venire fuori, ma in questo momento facciamo fatica a reagire. Sono convinto che il gruppo ci sta provando veramente. Ci stiamo mettendo del nostro – conclude in modo critico Pioli – lasciamo stare fortuna o sfortuna, perchè dopo una partita non facile contro un avversario che si è chiuso molto bene eravamo anche andati in vantaggio e serviva molta più attenzione e lucidità per chiudere in vantaggio il finale”.

Fonte : La Repubblica