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RASSEGNA STAMPA – Pioli può pensare al Galatasaray. Matri: “Bisogna affrontarle tutte”

Per Pioli non era semplice, fino alle due vittorie consecutive con Udinese e Inter, riuscire a guardare oltre la sosta natalizia. Lo sguardo del tecnico doveva per forza di cose essere rivolto al breve periodo, in modo da convincere la società a puntare ancora su di lui.

Così, quando dall’urna di Nyon è stato sorteggiato il Galatasaray come avversario per i sedicesimi di Europa League, da parte dell’allenatore (e di tutta la Lazio in generale) non sono arrivati commenti a caldo. Il primo, quasi liberatorio, è arrivato subito dopo l’impresa contro l’Inter e solo a seguito della domanda di un giornalista turco. Pioli ci ha scherzato su: “Mi fa piacere che mi venga posta questa domanda. A Roma non me lo aveva chiesto nessuno cosa ne pensassi del sorteggio, le partite con il Galatasaray (18 e 25 febbraio) erano in date troppo lontane…”. Come dire: nessuno pensava ci potessi arrivare. La vittoria a San Siro ha garantito a Pioli altre partite a disposizione: tutta la stagione, probabilmente, salvo nuovi crolli.

A distanza di giorni, anche Alessandro Matri, ai microfoni di Sky, ha parlato dei prossimi avversari di Europa League: “Non so se sia un sorteggio difficile. Alla fine per andare avanti nella competizione bisogna affrontarle tutte. Poteva andare meglio, ma anche peggio. Dobbiamo sfruttare queste gare per migliorarci”. Queste le parole del capocannoniere stagionale della Lazio con 6 gol, nonché l’attaccante utilizzato per più minuti (856). Il dato curioso, però, è che se si considera solo il campionato Matri è invece il centravanti meno utilizzato con 415 minuti, dietro Djordjevic (550) e Klose (460). Con l’anno nuovo la punta in prestito dal Milan vuole modificare le gerarchie e prendersi più spazio anche in serie A. Se poi continuerà a questo ritmo, non è detto che a fine stagione Lotito e Galliani non trovino un modo per prolungare la sua esperienza a Roma.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – De Vrij, si allunga lo stop

Non v’aspettate sorprese, non ce ne saranno. La stagione di Stefan De Vrij è terminata, compromessa ormai definitivamente. Non c’è nessuna speranza di rivederlo prima del termine del campionato, l’appuntamento è rimandato al prossimo anno, il calvario non è ancora finito e il recupero totale sarà tutt’altro che semplice. L’olandese s’è fermato a settembre, ha alzato bandiera bianca dopo Olanda-Turchia, ha deciso di operarsi soltanto a novembre: intervento perfettamente riuscito presso la clinica AZ Monica di Anversa, abbandonata completamente la terapia conservativa, pulizia interna del ginocchio sinistro e stop di almeno 8 mesi. Una tegola tremenda per la Lazio di Stefano Pioli, in netta difficoltà soprattutto nel reparto arretrato: De Vrij ha giocato soltanto 5 partite, è riuscito a partecipare alla finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus e al doppio confronto con il Bayer Leverkusen nei preliminari di Champions League. È sceso in campo anche con Bologna e Chievo Verona. Per l’allenatore ha sempre rappresentato un vero punto di riferimento, l’uomo più importante della difesa, uno dei protagonisti assoluti del terzo posto conquistato lo scorso anno.

Pioli spera di riabbracciarlo per il ritiro estivo, ma l’allarme è già scattato: bisognerà capire come De Vrij riuscirà a rientrare, di quanto tempo avrà bisogno per ritrovare la forma migliore, al momento è vietato escludere qualsiasi ipotesi. Anche quella di rivederlo magari a mezzo servizio, la Lazio incrocia le dita e resta al fianco del giocatore. In estate il presidente Lotito ha rifiutato 36 milioni di euro dal Valencia: Stefan De Vrij è una garanzia assoluta, è tra i migliori centrali d’Europa, ha 23 anni e tanta voglia tornare in campo: «Mi manca tutto – ha twittato poco prima di Inter-Lazio – non vedo l’ora di rientrare». Servirà tempo e pazienza, attualmente si trova in Olanda, ha intrapreso il classico percorso riabilitativo, l’obiettivo principale è quello di partire in ritiro con la squadra. Ma la società dovrà comunque intervenire sul mercato, per questa stagione Hoedt e Mauricio non bastano.

Verranno presi due giocatori: Gentiletti ha chiesto la cessione in prestito per sei mesi, verrà accontentato, Empoli, Frosinone e Chievo Verona sono alla finestra. Il primo rinforzo sbarcherà dalla Francia, le indicazioni sono precise: N’Koulou del Marsiglia è in pole, manca l’accordo economico tra i due club, ma i contatti sono frequenti e le sensazioni positive. È seguito da Perrin, Pogba, Raggi e Rolando (sempre del Marsiglia). Nelle ultime ore è spuntato il nome di Aissa Mandi del Reims, 24 anni, può giocare anche come terzino. Proposto Zouma del Chelsea, ma guadagna troppo e difficilmente arriverà. In Italia occhio a Heurtaux, De Maio e Zapata. Cessioni: Onazi è in partenza, ha richieste da Turchia e Premier League, è valutato 7 milioni di euro: se il nigeriano dovesse andar via, la dirigenza biancoceleste si tufferebbe sul croato Mocinic (classe 1993 di proprietà del Rijeka), operazione da 3 milioni di euro.

Non lasceranno la Capitale i big: Candreva, Felipe Anderson e Biglia resteranno almeno fino a giugno, le grandi squadre sono avvisate. L’unico che rischia è Keita: c’è una trattativa aperta tra il Monaco e il giocatore spagnolo, pronti 15 milioni di euro, la Lazio continua a rifiutare. Vicino al rientro dal prestito – ma solo di passaggio – Minala dal Latina.

Fonte : Il Tempo

Manchester United, Van Gaal lascia furioso la conferenza stampa

Tensione crescente in casa del Manchester United, l’odierna conferenza stampa di Louis Van Gaal è durata meno di cinque minuti, quando all’ennesima domanda sul suo futuro il tecnico olandese si è alzato e se n’è andato. Il futuro di Van Gaal appare sempre più incerto, non solo per via dei risultati mediocri e della pochezza del gioco dei Red Devils, ma anche per la disponibilità sul mercato di un’alternativa all’altezza, Josè Mourinho. Proprio oggi l’agente del portoghese ha smentito di aver avuto contatti con la dirigenza dello United ma secondo radio-mercato il vice-presidente Ed Woodward avrebbe già raggiunto un’intesa di massima con l’ex Special One. Mancherebbe solo l’approvazione finale della proprietà, la famiglia statunitense Glazer, che vorrebbe aspettare le prossime due partite, la trasferta a Stoke e la gara casalinga contro il Chelsea, prima di ratificare l’eventuale esonero dell’olandese. Un’attesa sempre scomoda per van Gaal che ha attaccato frontalmente i media britannici. «Nessuno vuole scusarsi con me? – ha chiesto provocatoriamente il manager olandese -. Penso che dovrei essere già esonerato e che il mio collega (Mourinho, ndr) dovrebbe essere qui. Cosa credete che abbiano pensato mia moglie e i miei figli? O i miei nipoti? E i tifosi del Manchester United? Mi hanno chiamato molte volte. E pensate che in questo momento abbia voglia di parlare con la stampa? Sono qui solo perchè la Premier League ha determinate regole, ma so già che userete le mie parole come vorrete. Voglio solo dire che ho fatto tutto quello che dovevo fare questa settimana, ho sollevato l’umore dei giocatori e rafforzato la fiducia della squadra. Ho sentito calore e solidarietà da tutti tranne che da parte dei media». Reduce da due sconfitte consecutive, due soli punti nelle ultime quattro giornate, lo United è scivolato in quinta posizione a nove punti dalla vetta. «In questo momento non siamo in una buona posizione, ma quattro settimane fa eravamo primi in classifica e tra quattro settimane potremmo essere nuovamente in quella posizione», la sfida di Van Gaal.

Fonte: ANSA 

Divisione Curve, parla il questore D’angelo: “Abbiamo semplicemente applicato le regole…”

Il Questore di Roma Nicolò D’Angelo ha spiegato ai microfoni di Sky TG24  il perchè non ci sarebbe alcuna anomalia nell’adozione  provvedimento  di divisione delle curve all’interno degli spalti dello Stadio Olimpico. Queste le sue parole: “Sono previste da un regolamento internazionale, non c’è nulla che ci siamo inventati o che abbiamo cambiato nel tessuto connettivo dello stadio. Le curve, così come si presentavano, erano inaccettabili, c’era un’idiosincrasia totale verso la regola. Nessuno ha vietato il tifo, ma va fatto come deve essere fatto. Ci sono le regole e vanno rispettate, se questo qualcuno non lo capisce non è un problema nostro. Noi auspichiamo che le società sportive Roma e Lazio inizino un dialogo costruttivo per riportare i tifosi all’interno dello stadio, ricordando a tutti che queste norme sono norme europee. Dobbiamo riportare lo stadio al cittadino, perché lo stadio è del cittadino, non dell’ultrà che può fare quello che vuole in una curva. Abbiamo imposto una regola giusta”.

Vertenza Petkovic: nulla di fatto, nuovo round il 26 gennaio

AGGIORNAMENTO ORE 19.45 – Non vuole chiudersi la vicenda tra Vladimir Petkovic e la Lazio.
Come riportato dal portale LazioFamily.it, nell’udienza tenuta quest’oggi presso il Tribunale di Tivoli che vedeva di fronte la S.S. Lazio (rappresentata dall’avvocato Gian Michele Gentile) e il ricorrente Vladimir Petkovic (difeso oggi da Otello Pontini, componente dello staff legale del tecnico della nazionale svizzera) non è stato raggiunto alcun accordo e pertanto il prossimo passo sarà quello di procedere con la fase istruttoria tra le parti al cui centro verte il ricorso dell’ex tecnico della Lazio contro il “licenziamento per giusta causa” effettuato Claudio Lotito nel gennaio 2014. Ricordiamo che  oggetto della controversia è la richiesta da parte dell’attuale CT della Svizzera del pagamento dei sei mesi di stipendio spettanti (tra gennaio e giugno 2014) oltre a un risarcimento danni: il tutto per una cifra di poco superiore al milione di euro.
All’udienza, fissata per il 26 gennaio 2016, ci sarà il dibattimento tra le parti e saranno calendarizzate le audizioni dei rispettivi testimoni,  precisamente: per Petkovic i testimoni saranno gli  ex collaboratori Manicone (Vice) e Rongoni (prepratore atletico), mentre per la Lazio i testimoni scelti sarann il ds Tare, il segretario generale Calveri e il team manager Manzini.
Le difficoltà maggiori tra l’altro – precisa sempre LazioFamily – non sarebbero nemmeno legate alla somma – un accordo alla fine sarebbe anche stato trovato – ma piuttosto alle modalità eventuali con cui ripartire la cifra da corrispondere al tecnico bosniaco. L’ostacolo maggiore sarebbe di natura fiscale, se si dovesse imputare ad esempio una grande parte della cifra a titolo di remunerazione, la Lazio dovrebbe pagare anche le relative tasse, importo che diminuirebbe se la quota destinata al danno di immagine venisse alzata. Ovvio che la richiesta di risarcimento per danni di immagine non può essere consistente in quanto Petkovic già nell’estate 2014 aveva firmato come selezionatore della nazionale elvetica.
Un particolare inedito sarebbe poi emerso nelle ultime ore: se la causa davanti alla giustizia ordinaria è stata attivata da Petkovic, quella davanti al collegio arbitrale l’avrebbe dovuta innestare Claudio Lotito. La Lega di serie A infatti non ha in essere un accordo collettivo per gli allenatori, da questo fatto discende l’inesistenza dei collegi arbitrali ai quali il presidente della Lazio, in teoria, si sarebbe dovuto rivolgere per vedersi attestata l’esistenza della giusta causa alla base del licenziamneto di Petkovic; se infatti le violazioni disciplinari vengono demandate alla Procura Federale Figc, tutto quanto concerne cause economiche e vertenze di lavoro compete ai collegi arbitrali della Lega Calcio. Bisogna inoltre ricordare che l’eventuale secondo grado di giudizio si svolgerebbe davanti alla Corte d’Appello di Roma.

Oggi è il giorno tanto atteso, è stata da poco ufficializzata la sentenza per quanto riguarda la causa Lotito-Petkovic. Dopo che a Luglio si era paventata un’ipotesi di accordo tra le parti (mai avvenuta), siamo arrivati ad oggi dopo che, il 24 novembre scorso, Il presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Tivoli rinviò il tutto, appunto, in data odierna.  Il tecnico del 26 maggio 2013 vorrebbe, oltre ad un risarcimento danni, il pagamento di sei mesi che vanno tra gennaio e giugno 2014, per un totale di poco superiore ad un milione di euro. La sentenza emessa dal tribunale di Tivoli nella persona del giudice Sabatini

Ledesma: “Ambiente difficile? Chiedete a Lotito”

Christian Ledesma è tornato a Roma. Nessuna indiscrezione di mercato. L’italo-argentino si trova nella Capitale per le vacanze natalizie. L’ex centrocampista biancoceleste ha parlato del suo momento ai microfoni di calciomercato.com: “La mia avventura al Santos è terminata. Rescinderò il contratto. C’è un clausola che mi consente di farlo fin da subito. Mi sono accorto che gli affetti sono troppo importanti e non ce la faccio più a stare lontano dalla famiglia”. Ovviamente non può mancare un suo pensiero sulla Lazio:C’è un ambiente difficile. Lo è sempre stato da quando c’è Lotito. La situazione attuale è il risultato di ciò che si è creato in questi anni. I giocatori hanno un rapporto difficile con lui perchè è un personaggio particolare. Spero le cose vadano meglio, soprattutto dal punto di vista dei rapporti umani”. Infine, due parole su Lucas Biglia e Stefano Pioli: “Lucas è un grandissimo giocatore e un elemento validissimo. D’altronde, è un nazionale argentino. Non si discute. Pioli è’ sempre stato chiaro con me, come lo sono stato io con lui. Ha fatto le sue scelte, preferendo altri giocatori. Ma io volevo giocare”.

Tavano (ag. Minala): “Tornerà subito alla Lazio, ma…”

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Intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb, l’agente FIFA Diego Tavano, che cura tra gli altri gli interesse di Joseph Minala, ha voluto chiarire la situazione del suo assistito, che sta passando un difficile momento a Latina, ai margini del progetto tattico dei pontini. Tavano ha così spiegato: “Il ragazzo non rimarrà a Latina, tornerà immediatamente alla Lazio, perché da quando c’è stato il cambio in panchina tra Iuliano e Somma, Minala non è più rientrato nei piani della squadra. Tra pochi giorni saremo di nuovo a Formello, ma solamente di passaggio. Parleremo con la società per accontentare il ragazzo che vuole continuare a farsi le ossa, ha l’ambizione di giocare per il suo futuro”. Si parla di un possibile ritorno a Bari: “In Puglia si è trovato molto bene, ma al momento non abbiamo avuto alcun contatto. Sappiamo che a Joseph sono interessate un bel novero di squadre cadette, perciò aspetteremo con serenità quella chiamata che riterremo maggiormente idonea per la crescita del ragazzo”. Nella scuderia di Tavano c’è un altro giocatore spesso accostato ai colori biancocelesti, si tratta di Sebastian De Maio, centrale difensivo del Genoa, sul quale ribadisce: “Sebastian è un difensore affidabile, tra i migliori del campionato ed ha un contratto fino al 2019 con il Genoa. Chiunque sia interessato al giocatore, dovrà parlarne prima con la società rossoblu, poi potrà sedersi al tavolo con noi”.

Matri: “Galatasaray? Poteva andarci peggio”

La vittoria di Milano contro l’Inter ha ritirato un po’ su il morale in casa Lazio. Ora si pensa all’anno nuovo. Gli obiettivi sono tanti e tra questi c’è, senza alcun dubbio, l’Europa League. L’urna di Nyon ha riservato ai biancocelesti un avversario ostico scomodo, ma non impossibile come il Galatasaray. Alessandro Matri ha detto la sua sulla sfida contro i turchi ai microfoni di Sky Sport: “Per andare avanti nella competizione occorre affrontarle tutte. Sorteggio difficile? Potevi andarci meglio, ma anche peggio. Dobbiamo sfruttare queste gare anche per migliorarci”.

Keita convocato nella Rappresentativa della Catalogna

Per bissare il successo dell’anno scorso la Rappresentativa della Catalogna, per il 26 dicembre alle ore 21.30 al Camp Nou, ha organizzato una amichevole contro quella dei Paesi Baschi. Nella precedente edizione la gara terminò 1-1. Come riportato dal quotidiano Mondo Depurtivo tra i convocati della Catalogna è presente anche Balde Diao Keita. Per il giovane biancoceleste sarà una splendida occasione per incontrare tanti assi incontrati nel periodo della sua esperienza nella cantera blaugrana.

LAZIO SOCIAL – Gli auguri romantici di Stefano Mauri

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Un romantico selfie con bacio per augurare un buon Natale a tutti i tifosi della Lazio: questo il pensiero che Stefano Mauri, in compagnia della fidanzata Miriam, ha voluto pubblicare sulle proprie pagine Facebook e Twitter in occasione delle festività natalizie. Un modo originale per fare gli auguri a tutti i sostenitori biancocelesti.

 

Buon Natale di cuore e buone feste a tutti voi….❤️

Posted by Stefano Mauri – Pagina Ufficiale on Mercoledì 23 dicembre 2015

Eurorivali – Il Galatasaray avanza nella Coppa Turca

Terzo nel campionato turco alle spalle di Besiktas e Fenerbahce, il Galatasaray, avanza nella competizione nazionale. Torneo che vince da due anni consecutivi e di cui detiene il record di conquiste, 16. In gara secca e in trasferta, il club giallorosso, ha battuto il Kastamonuspor, club di quarta divisione turca. Ampio turnover per la squadra di Mustafa Denizli che si è imposta per 2-1 grazie alle reti di Colak e Bulut. Passaggio del turno conquistato con qualche difficoltà, ma successo ottenuto e qualificazione raggiunta alla terza fase della competizione.

Sci e tecnologia: tragedia sfiorata nello slalom di Madonna di Campiglio – VIDEO

Incredibile quanto accaduto ieri sera nel corso della seconda manche dello Slalom Speciale di Madonna di Campiglio, valido per la Coppa del Mondo di Sci Alpino: durante la discesa del penultimo atleta a scendere, uno dei favoriti, l’austriaco Marcel Hirscher, un drone utilizzato per le riprese televisive si è schiantato a terra proprio pochi attimi dopo il passaggio dell’atleta, vincitore della Coppa del Mondo della scorsa stagione. Tragedia sfiorata dunque, inimmaginabile cosa sarebbe potuto accadere se il drone avesse colpito lo sciatore austriaco durante la sua discesa. Difficile stabilire con certezze le cause e le responsabilità di quanto accaduto, si è parlato di un guasto tecnico, ma non ci sono notizie ufficiali. Intanto sono arrivate le scuse ad Hirscher di Infront Sports and Media, responsabile della produzione televisiva della Coppa del Mondo e la FIS (Fédération Internationale de Ski) in un comunicato ufficiale si è impegnata a “lavorare insieme con tutte le parti in causa per capire ciò che ha causato l’incidente e garantire che non succederà più”. Si trattava della prima volta in cui veniva utilizzata una tecnologia del genere per le riprese televisive di una gara di sci. Presumibilmente sarà anche l’ultima.

Di seguito il VIDEO dell’incidente:

“Pallone Azzurro 2015”: Candreva tra i candidati

Il 2015 è stato per Antonio Candreva un grande anno. Il centrocampista è stato tra i migliori giocatori italiani nell’anno solare: con 14 gol segnati è stato il bomber più prolifico della squadra biancoceleste; inoltre, ha realizzato anche due reti in nazionale in 9 presenze, andando in gol negli incontri con la Croazia nella gara di qualificazione a Euro2016 (1-1 su rigore) e con il Belgio nell’amichevole del 13 novembre. Dati che gli hanno valso la nomination al “Pallone Azzurro 2015”, il premio della nazionale italiana al giocatore più forte dell’anno, contest lanciato su vivoazzurro.it. Oltre al giocatore della Lazio presenti Buffon, Florenzi, Pellè e Verratti: spetterà ai tifosi della nazionale a decretare il vincitore. Per votare: clicca (QUI)

Caso Cucchi: importanti novità attraverso le parole di un nuovo testimone…

C’è un probabile movente del crudele pestaggio subito da Stefano Cucchi, che ha portato all’accusa contro i tre carabinieri per le lesioni subite dal ragazzo. I militari che cercavano notizie sulla droga, proprio da Stefano che durante l’interrogatorio, oppose un silenzio che potrebbe essere la causa della sua morte. A dichiararlo è stato un nuovo testimone, Luigi L. ex detenuto che incontrò la vittima all’interno di Regina Coeli il giorno dopo l’arresto; a confidargli la ragione delle botte, fu proprio Cucchi. Il testimone ascoltato, ha dichiarato: “Io ero nella cella numero 3, e vidi arrivare Cucchi passare con una bacinella, una coperta e lo spazzolino. Si fermò davanti alla guardiola e subito gli domandai: “Chi ti ha ridotto in queste condizioni?”. Cucchi alzò gli occhi e rimase in silenzio; secondo me aveva paura a rispondere davanti alla polizia penitenziaria. Aveva la faccia dilaniata ed era palese che era stato picchiato. Aveva il naso gonfio. Non avevo mai visto, fino a quel momento, nulla del genere”. Poi continua sui motivi del pestaggio: “Avendomi confessato di essere comparso davanti al giudice, io gli chiesi il perché non avesse denunciato in aula l’accaduto, lui rispose che non l’aveva fatto perché dopo sapeva che sarebbe stato preso in carico nuovamente dagli stessi carabinieri, i quali, lo avrebbero pestato nuovamente. Poi gli domandai quale fosse stata la ragione per essere stato ridotto in quella maniera “E che dovevo fare, tu l’avresti fatto?”. A quel punto capii cosa intendeva e gli chiesi se gli avessero proposto di fare la “spia” e lui si era negato; il Cucchi mi fece intendere che le cose erano andate così e rispose: “Grosso modo è andata così”. A quel punto gli dissi: “Per me sei stato grande”. Quando Luigi L. gli chiese di mostrargli i segni delle percosse, Stefano “si tolse la maglia; restai stupefatto, sembrava una melanzana. Rimasi impressionato dalla colonna vertebrale, che era di colore giallo, rosso e verde”. Il testimone è ritenuto attendibile per il fatto che: “faceva riferimento ad un fatto che, al momento della testimonianza, era ignoto: il fatto che Stefano cucchi avrebbe avuto un contatto con due carabinieri in borghese”.

Lenni: “Finalmente una grande Lazio, ora non bisogna fermarsi”

Per parlare del momento Lazio ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’autore e cantante di tanti brani biancocelesti Enrico Lenni: “Finalmente negli ultimi due incontri si è rivista la Lazio dell’anno scorso. Gli uomini di Pioli ora sono in forma, contro l’Inter i biancocelesti hanno occupato bene tutti gli spazi del campo. Finalmente si è vista una squadra unita, il centrocampo ha aiutato molto bene la difesa, i singoli si sono aiutati correndo uno per l’altro. Milinkovic è impressionante, ha una grande forza fisica e sono sicuro che ancora ha tanto da dimostrare. Contro l’Inter si è rivisto anche il miglior Biglia. Matri in questo momento è esplosivo ma è tutta la squadra ad aver ritrovato lo spirito dei giorni migliori”.

Svelate le sedi olimpiche per il torneo di calcio di Roma 2024

Il presidente Luca di Montezemolo e il numero uno del Coni Giovanni Malagò intervenuti in conferenza stampa hanno svelato le sedi olimpiche per il torneo di calcio. Montezemolo ha sottolineato che gli impianti “coprono tutto il territorio nazionale e che alcuni sono già pronti e che gli stadi che rappresentano la tradizione calcistica e la storia del calcio italiano ci sono tutti”. Il San Nicola di Bari, il Renato Dall’Ara di Bologna, l’Artemio Franchi di Firenze, il Luigi Ferraris di Genova, il Giuseppe Meazza di Milano, il San Paolo di Napoli, il Renzo Barbera di Palermo, l’Olimpico di Roma, lo Juventus Stadium di Torino, il Friuli di Udine, il Marcantonio Bentegodi di Verona, sono gli impianti prescelti dal Comitato promotore ed inseriti nel dossier di candidatura di Roma 2024. A conferma arrivano anche le parole del Presidente del Coni Giovanni Malagò: “Ora che sono stati scelti gli stadi possiamo pensare anche ad accoppiamenti come tra Torino e Genova, Bari e Palermo, Udine e Verona, Firenze e Bologna. Sono rimasti fuori Milano e Napoli perché nei loro impianti saranno garantiti almeno un quarto di finale e le semifinali. Per ora gli stadi in Italia che hanno tutti i requisiti sono quattro: l’Olimpico di Roma – dove verranno portati a termine degli interventi per la parte tecnologica in vista del girone degli Europei del 2020 -, lo Juventus Stadium di Torino, il San Siro di Milano e il nuovo Friuli di Udine. Tutte le città citate sono state avvisate e ora hanno un lasso di tempo per confermare ma comunque tutte hanno intenzione di modernizzare”. Vista la concomitanza tra la finale della competizione e la cerimonia di chiusura resta il dubbio se la gara verrà giocata all’Olimpico o in un altro impianto: “Già è capitato altre volte che gare e cerimonia siano state svolte nella stessa giornata, quindi è una possibilità che ci lasciamo aperti. Il 17 febbraio dobbiamo presentare il dossier, ma poi abbiamo un altro anno di tempo per eventuali cambiamenti”. La vera incognita è tra lo stadio Olimpico e il futuro Stadio della Roma (per ora tutto bloccato alla Regione Lazio). L’augurio di Malagò è che il progetto sia approvato “prima del febbraio 2017”, giorno della presentazione del dossier al Comitato Olimpico. “Sullo stadio della Roma siamo spettatori interessati, vedremo nei prossimi mesi come procede la situazione perchè il nuovo stadio potrebbe essere usato non solo per il calcio ma anche per gli sport di squadra, il baseball o altre competizioni come l’hockey prato (ora al Tre Fontane), o il rugby a 7 (al Flaminio). Da sportivo mi auguro che la Roma abbia il suo stadio, come spero che un giorno lo abbia la Lazio e lo dico contro gli stessi interessi del Coni, che è proprietario dell’Olimpico. Però come detto parlo solo da sportivo, per tutto il resto, come gli aspetti urbanistici, residenziali, delle autorizzazioni, non sono di mia competenza per cui non mi pronuncio”.

Blatter sfoga la rabbia con una dichiarazione choc…

Dopo la definitiva squalifica per 8 anni, l’ex Presidente della Fifa Sepp Blatter, sfoga tutta la sua rabbia attraverso un intervista rilasciata al Wall Street Journal dichiarando: Ho chiuso il mio lavoro nel mondo del calcio. Secondo la legge svizzera per una sospensione di tale durata, si deve commettere un omicidio o un grave reato” Poi, il dimissionario Blatter, ammette che il rapporto con Platini è stato di reciproco rispetto fino al momento in cui il Francese ha iniziato a dire: “Non votate per Blatter”

Ulivieri, quanti elogi per Pioli. E su Eriksson…

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Renzo Ulivieri si è concesso in una lunga intervista ai microfoni di ‘calciomercato.com’. L’ex allenatore di Napoli e Torino ha parlato a 360°, definendo pregi e difetti dei suoi colleghi, tra i quali ha avuto elogiato in maniera particolare il tecnico biancoceleste Stefano Pioli, messo a confronto con l’ex giallorosso, ora al Barcellona, Luis Enrique: “Lo spagnolo a Roma ha lasciato poche tracce. Indicativa in tal senso fu una partita, Bologna-Roma, terminata 1-1. Il parmense, a mio modo di vedere, lo batte per 10-0“. La mente compie poi un bel salto all’indietro, ritornando ai tempi di Lorenzo Eriksson: “Quando Lorenzo ritornò alla Lazio, nel 1985, non lasciò tracce, se non il racconto, forse romanzato, che, per insegnare ai difensori i cambi di direzione, faceva loro rincorrere le galline. Eriksson invece tracce ne ha lasciate, sia nella gestione del gruppo che nell’organizzazione della squadra“.

Lazio alla ricerca del colpo vero in difesa

In casa Lazio impazza il toto difensore, l’ultimo della lista sarebbe un colpo vero cioè Kurt Zouma, forte e giovane centrale in forza al Chelsea. L’addio di Mourinho può spingere il club inglese a cederlo -come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – Zouma è stato proposto, può muoversi in prestito (da un milione) con un riscatto alto. E’ una soluzione gradita alla Lazio, a gennaio gli acquisti saranno due, potrebbero arrivare con questa formula conveniente. Lotito spesso agisce così, lo fa soprattutto nel mercato d’inverno. In cassa non ci sono molti soldi, il prestito con riscatto permette alla società di posticipare i pagamenti più pesanti. I costi, quando si trattano giocatori di club ricchi, non riguardano solo il cartellino. Il difensore percepisce un ingaggio da poco più di 2 milioni di euro, è sotto contratto sino al 2019. Il Chelsea lo acquistò dal Saint-Etienne, lo pagò poco meno di 10 milioni. Le piste francesi aumentano, sono tra le più battute. Zouma è l’ultimo nome in lista, nelle prossime ore si capirà se l’operazione è fattibile o meno. Classe 1994, 1,90 di altezza, è un centrale. E’ capitano dell’under 21 francese, è nato a Lione.