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Agostinelli: “Gara insidiosa. Per loro è come un derby, la partita dell’anno”

Si gioca domenica alle 15:00 l’incontro di campionato tra Pescara e Lazio. Per parlare dell’incontro è intervenuto ai microfoni di Radiosei l’ex Andrea Agostinelli.

SULLA COPPA ITALIA

“La Coppa Italia negli ultimi anni si sta rilanciando. Forse però bisognerebbe cambiare il format allargando alle squadre minori. Così le grandi squadre arrivano in finale con quattro partite”.

SULLA GARA DI DOMENICA

“La beffa al 95′ subita dal Pescara con i viola sarà stata una batosta dal punto di vista psicologico. Ma bisogna fare attenzione. La partita contro la Lazio per loro è come un derby, è il match dell’anno. In caso di una nuova sconfitta la contestazione sarebbe molto forte e questo può dare ulteriori stimoli. Con i viola Oddo ha schierato un 5-4-1 con davanti solo Bahebeck sostenuto da Caprari. Nel primo tempo in questo modo si è chiuso bene ed è anche riuscito a passare in vantaggio in contropiede”.

COME SCHIEREREBBE LA LAZIO DOMENICA

“Scenderei in campo con un 4-3-3. A centrocampo Biglia, Milinkovic e Parolo. In avanti Felipe Anderson, Immobile e Lulic. Keita visto il ritardo lo porterei in panchina. Con la Fiorentina il Pescara ha scontato il fatto che le punte dopo aver fatto un grandissimo lavoro alla lunga hanno pagato il loro sacrificio. Keita lo lascerei per quando sono più stanchi con la speranza che possa essere decisivo. Quando tutti gli elementi sono a disposizione il problema è la gestione della gara. Un allenatore pensa prima alle mosse da fare nel finale e agisce di conseguenza”.

INFINE SUI SINGOLI

Keita sbaglia nel rapporto con il gruppo. La gestione spetta all’allenatore, poi se serve deve intervenire la società. Murgia con l’Inter mi è piaciuto per la personalità che ha messo in campo. Deve migliorare nel possesso palla. E’ bravo tecnicamente ma commette troppi errori”.

CALCIOMERCATO – Ufficiale, El Tata lascia la Lazio

Nonostante il calciomercato si sia concluso da qualche giorno, in casa Lazio c’è spazio per la cessione di Gonzalez, che torna in patria

CIAO LAZIO, ECCOMI NACIONAL

La separazione tra Alvaro Gonzalez e la Lazio non è stata delle più semplici. Di mezzo gli avvocati per una rescissione dal sapore legale. Accuse e diatribe hanno messo la parola fine tra le due parti. Il centrocampista, ora di anni 32, è tornato nella sua patria, l’Uruguay. Ha sposato il progetto del Nacional, club in cui militò già nella stagione 2009-2010.

 

GONZALEZ E LA LAZIO

L’uruguaiano lascia la Lazio dopo esser arrivato dallo stesso Nacional nella stagione 2010/2011. Fu acquistato il 29 luglio per la cifra di 3,5 milioni di euro, divenendo a tutti gli effetti un calciatore del club biancoceleste. Con i biancocelesti fa il suo esordio ufficiale il 18 settembre 2010 subentrando a Stefano Mauri nei minuti finali di Fiorentina-Lazio 1-2. Il 27 ottobre realizza il suo primo gol in maglia biancazzurra nella partita di Coppa Italia contro il Portogruaro vinta per 3-0. Il 26 maggio 2013 vince la Coppa Italia battendo in finale la Roma per 1-0. Quarta stagione, quarto gol in biancoceleste in Serie A per Gonzalez il 23 marzo 2014 in Lazio-Milan segnando di testa il gol del definitivo 1-1.

INTER-LAZIO: la consueta analisi del tecnico Massimiliano Farris

Per analizzare l’incontro di Coppa Italia vinto dalla Lazio in casa dell’Inter ha preso la parola Massimiliano Farris.

Il vice allenatore biancoceleste, intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel nel corso della trasmissione ‘Zona Cesarini’, ha dichiarato:

“La nostra prerogativa è sempre quella di giocare e impostare la manovra da dietro. Con la fisicità di Milinkovic, il lancio lungo diventa una soluzione praticabile. Il serbo non è partito dal primo minuto contro l’Inter ma con Murgia abbiamo acquisito in palleggio e dinamismo.

Abbiamo modificato leggermente il nostro modo di stare in campo rispetto alla gara di campionato, nella quale avevamo fatto un buonissimo primo tempo. In quel frangente, alla lunga il nostro atteggiamento ci aveva portato a indietreggiare troppo. Abbiamo interpretato la gara al meglio tatticamente”.

ESCLUSIVA – Luca Leone ds Pescara. Occhio Lazio il Pescara vuole vincere!

Domenica ci sarà Pescara-Lazio, un match fondamentale per entrambe le compagini che sono alla ricerca di punti. La Lazio per centrare l’obiettivo europeo, i padroni di casa per sperare nella rimonta salvezza e per aggiudicarsi la prima vittoria in campionato. A tal proposito la nostra redazione ha intervistato in esclusiva il Direttore Sportivo del Pescara Luca Leone.

Il Pescara si è molto rinforzato durante quest’ultima sessione di calciomercato: Bovo, Cerri, Cubas, Gilardino, Kastanos, Muntari e Stendardo. Segno che la società intende provarci fino all’ultimo pur di restare nella massima serie?

 “Sì sì, l’obiettivo è quello di provarci fino alla fine finché la matematica non ci da per spacciati. Un segnale forte da parte della dirigenza che vuole migliorarsi per cercare di far bene da qui fino al termine del campionato. A parte Bovo che non è disponibile e Gila che ancora non è al meglio della condizione, gli altri (Stendardo e Muntari) sono tutti innesti utili per provare a fare bottino pieno contro la Lazio e lottare con onore fino alla fine. Poi per il match di domenica deciderà il mister se e come usarli”.  

Purtroppo però, nelle ultime dieci giornate di campionato, la formazione abruzzese ha collezionato otto sconfitte e soltanto due pareggi? Anche contro la Fiorentina dopo essere passati in vantaggio, siete stati ripresi e poi sconfitti per due a uno. Quanto vi manca la vittoria?

“Eh, ci manca come l’aria. Ovvio che questa anomalia che si è verificata (nemmeno una vittoria sul campo), fa star male tutti perché poi si crea un senso di sfiducia in tutto l’ambiente.  C’è una voglia tremenda di vincere contro la Lazio e tutti insieme cercheremo di regalare una gioia ai nostri tifosi, al mister e a tutti i componenti dello staff. L’unico modo che abbiamo per riuscire in questo è lavorare tutti nella stessa direzione”.  

Come valuta la Lazio soprattutto dopo il colpaccio di Milano?

“La Lazio è una squadra molto forte. Dopo la Juventus, il Napoli e la Roma, personalmente la reputo la quarta-quinta forza del torneo. Una squadra con molta qualità che proprio per questo sta facendo molto bene nella stagione in corso. Il match di domenica è molto sentito qui a Pescara, ed è quindi logico per noi cercare di far bene dinanzi al nostro pubblico”. 

Lei è pescarese dalla nascita. Dopo aver lavorato per la Virtus Lanciano, in questa estate è approdato alla corte del presidente Sebastiani. Quanto è importante l’appartenenza per lavorare nel calcio?

“L’appartenenza nel mondo del calcio è di sicuro una marcia in più. Un valore aggiunto che dà ancor più energia al lavoro che si svolge. Basti pensare alla Juventus che dopo l’esperienza nella serie cadetta è stata rifondata sullo zoccolo duro della rosa. Buffon, Chiellini e lo stesso Nedved, sono rimasti tutti in società per creare quelle fondamenta di cui che necessita una società calcistica. Anche lo stesso Milan dei milanisti (Baresi, Maldini, Tassotti) fece la storia del calcio italiano ed europeo, proprio basandosi su un forte senso di appartenenza. Quindi per me è un orgoglio lavorare per la squadra della mia città”. 

Riproduzione riservata se non previa citazione della fonte laziochannel.it 

Anche Bahebeck lancia la sfida alla Lazio

 

Folorunsho: “Che emozione a Milano. Ecco cosa mi ha chiesto il mister”

Michael Folorunsho nella gara di Coppa Italia con l’Inter ha provato per la prima volta l’emozione di essere convocato in prima squadra.

Per raccontare le sensazioni provate il giovane centrocampista ha preso la parola ai microfoni di Lazio Style Channel:

“Da quando sono piccolo sognavo la convocazione in prima squadra. Andare in panchina in uno Stadio come San Siro in occasione di un quarto di finale contro una squadra come l’Inter è stata un’emozione bellissima. Sto giocando da inizio anno per fare il salto di qualità. Non me lo aspettavo, è arrivata la chiamata e ci credevo a stento.

Inzaghi non mi ha detto nulla in particolare, mi ha chiesto una mano. Sono stato pronto a qualsiasi cosa. Se Rossi ed io siamo stati in prima squadra, è stato merito della Primavera. Stiamo svolgendo un grandissimo lavoro. Dobbiamo continuare così a partire da sabato, ci aspetta una partita importante contro il Trapani.

Sapevamo che era difficile giocare a Napoli. E’ stata una gara difficilissima ed è stata giocata a ritmi elevatissimi dal primo all’ultimo. Siamo andati in svantaggio, ma con grande spirito abbiamo rimontato. Nonostante il gol del vantaggio degli azzurri, stavamo meritando. I partenopei erano molto forti, ora dobbiamo confermarci contro le squadre minori. Sabato abbiamo un’opportunità per dimostrare che non vogliamo calare a livello di concentrazione dimostrando tutto il nostro valore.

Nel prossimo turno ci saranno scontri diretti, ma pensiamo solo a noi stessi. Dopo la partita vedremo la classifica. La squadra sta facendo molto bene, ma anche ad un allenatore fantastico come Andrea Bonatti. Nessuno credeva in lui, ma ci ha sempre stimolati e ha sempre creduto in noi”.

 

 

Derby di Coppa Italia: contano più tv e sponsor o la sicurezza?

Si avvicinano le date delle semifinali di Coppa Italia. La Lega in questi giorni dovrà decidere gli orari in cui far svolgere gli incontri. E’ questo il vero quesito che ci si pone soprattutto riguardo le due stracittadine romane.

TIMORE DI INCIDENTI

Se le sfide tra Juventus e Napoli non creano enormi problemi non si può dire altrettanto dei due derby. L’ultima volta che le due squadre capitoline si incontrarono di sera fu l’8 aprile 2013. A fine serata si registrarono accoltellati, arrestati, daspati. Da allora il Viminale ha deciso che il derby mai più sarebbe stato giocato col buio, e da allora è stato così, col relativo crollo delle criticità per l’ordine pubblico.

IL RISCHIO E’ DI DOVER PAGARE UNA PENALE

Come riporta la Gazzetta dello Sport la doppia sfida romana per la Rai è una grande opportunità. La tv nazionale vorrebbe trasmettere la gara dell’1 marzo alle 20:45 su Rai Uno. E così tra Lega e istituzioni si è aperto un tavolo per cercare di trovare un nuovo accordo. Anche perché nel contratto stipulato c’è la clausola che la decisione dell’orario di messa in onda delle partite spetta alla Rai. Nel caso fosse impossibile l’orario richiesto la Lega dovrebbe pagare una penale di un milione per ogni gara. In questo caso due.

LA DECISIONE

La decisione degli orari dei match di andata verrà comunicata a breve: stasera o (più probabilmente) lunedì. L’orario delle 18, vista la stagione, avrebbe le stesse criticità per via del buio, mentre lo spostamento dalle 15 alle 16 sarebbe un palliativo. Peraltro, se il Viminale fa presente che la Stracittadina alle 15 ha abbattuto i problemi, la Lega fa notare che proprio ciò spingerebbe a dare di nuovo fiducia alle tifoserie.

L’INCONTRO PER LE BARRIERE

A questo si aggiunge l’incontro di martedì prossimo tra il Ministro degli Interni Minniti, quello dello Sport Lotti, Lazio e Roma sulle barriere da togliere. Ieri tra l’altro Lotti, dopo essere finito nel mirino dei social del tifo dopo che si è scoperta la sua vicinanza a Spalletti e alla Roma, ha dichiarato: “Risolveremo il problema, il derby non c’entra niente”. Prefettura e Questura sono preoccupate che un’apertura simile (si parla di abbassare le barriere, non di toglierle) possa essere maggiormente pericolosa in vista dei due derby. L’ultima parola spetta allo Stato ma campagna elettorale, tv e sponsor premono.

Prosciolti due laziali: avevano incitato la Curva Nord a cantare un coro anti Roma

Dopo 4 anni, due tifosi laziali Alessandro Pasquazzi e Fabrizio Pomponi sono stati prosciolti dall’accusa di diffondere odio razzista in Curva Nord.

I due erano stati inquadrati dalle telecamere tv durante Lazio Catania del 30 marzo 2013 mentre incitavano il resto dei componenti della Curva nord a cantare ‘Giallorosso ebreo, Roma va a caga’’. Per questo motivo erano stati denunciati dalla Digos. Tuttavia, sono stati prosciolti dal gip di Roma Ezio Damizia con la formula piena “perché il fatto non sussiste”.

NORD CHE QUALCHE GIORNO FA E’ STATA OMAGGIATA DAI TIFOSI DELL’INTER>>>GUARDA QUI

Poli: “Vi spiego perché l’attacco laziale segna poco”

Il suo nome è legato indissolubilmente al gol che salvò la Lazio in un torrido 5 luglio del 1987 nello spareggio contro il Campobasso. In quegli anni di sofferenze e forte emozioni, Fabio Poli ha vissuto molte sfide contro il Pescara, prossimo avversario della Lazio in campionato. L’ala della Lazio del -9 è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air, per commentare il momento biancazzurro e parlare del match di domenica prossima.

INTER LAZIO

 “La Lazio ha meritato nettamente la qualificazione, non credo ci siano state discussioni sul risultato finale. Per qualità del gioco e per occasioni la partita è stata tutta biancazzurra, l’Inter ha deluso perché arrivava invece da una striscia positiva. Perdere una partita come quella contro il Chievo, con un solo tiro in porta subito, poteva far male, invece la reazione è stata superlativa e in questo c’è anche il merito di un giovane brillante allenatore come Simone Inzaghi.”

ATTACCO STERILE

“Credo che i giocatori della Lazio non siano veri e propri bomber, fatta eccezione per Immobile che per il grande movimento prodotto in campo può ritrovarsi stanco e poco lucido al momento della conclusione. Djordjevic manca di queste caratteristiche e in generale in Serie A ci sono pochi veri e propri killer di area di rigore. La Lazio ha la qualità per creare tante occasioni e prima o poi i gol arrivano, anche se manca la freddezza specifica sotto porta.”

GRUPPO COESO

“Il gruppo dei miei tempi era una storia a se, era molto particolare, c’erano giocatori che potevano fare scelte diverse andando a guadagnare anche di più e invece si è deciso tutti insieme di restare per fare qualcosa di importante con la maglia della Lazio. Il gruppo di oggi mi sembra eccellente, Simone Inzaghi sta facendo un grande lavoro di coesione e mi sembra che la rosa della Lazio sia formata da giocatori che oltre ad essere buoni calciatori sono uomini dai valori importanti, qualità umane che sono state trasmesse in maniera convincente anche da Inzaghi. Questo è fondamentale perché nel calcio come nella vita se non si è uomini veri non si va avanti. In Italia l’esempio più lampante è quello della Juventus, che ha creato una struttura societaria in grado di controllare e valorizzare ogni aspetto del gruppo e di far crescere esponenzialmente la società tramite la programmazione. Non so se a Roma si riuscirà mai a seguire un modello di questo tipo.”

MILINKOVIC-SAVIC

“Diventare un top player dipende solo da lui, le qualità le ha tutte: grande fisico, tecnicamente vanta già numeri importanti. E’ lui che deve decidere dove vuole e può arrivare, senza perdersi come fanno alcuni calciatori estrosi ma lavorando per continuare a crescere, considerando i grandi margini di miglioramento sui quali può contare grazie alla sua giovane età.”

DERBY DI COPPA

“Se le due squadre arriveranno al completo e al meglio della forza nessuno parte da particolari vantaggi, le rose di oggi permettono di sopperire alle difficoltà di un calendario così fitto. Ricordiamoci che è sempre calcio, non lavoro in miniera, e tanti appuntamenti importanti, anche ravvicinati, sono in grado di regalare grandi stimoli. L’importante sarà vedere belle partite, senza tragedie per chi perde.”

LAZIO IN EUROPA

“Credo che il ritorno nelle competizioni continentali sia alla portata della Lazio. Per l’Europa League al momento c’è una squadra di troppo e vedo il Milan un passo indietro rispetto alle altre, credo che Inter, Lazio e Fiorentina possano mantenere il posto alle spalle delle squadre che si qualificheranno per la Champions League, anche se la lotta sarà equilibrata fino alla fine del campionato.”

Pioli ammette: “La Lazio ci ha dato una bella lezione!”

Nella consueta conferenza stampa prima di Inter Juvntus, il tecnico Pioli è tornato a parlare della sconfitta in Tim Cup contro la Lazio.

Queste le parole di Pioli in conferenza: “Siamo in salute. Al di là della Lazio, veniamo da una striscia di vittorie e affrontiamo una grande squadra ma vogliamo giocarci tutte le nostre carte.  La squadra è consapevole dell’importanza di questa partita e ancora più determinata dopo la sconfitta con la Lazio. Siamo forti e competitivi. Abbiamo preso una lezione dalla Lazio e siamo più consapevoli”.

INTANTO LA LAZIO PREPARA LA SFIDA CONTRO IL PESCARA>>>CLICCA QUI

PESCARA LAZIO – Bahebeck lancia il guanto di sfida: “Voglio segnare alla Lazio”

Martedì contro l’Inter la Lazio ha dato un segnale forte. I biancocelesti ci sono per la corsa all’Europa e se la giocheranno fino alla fine per il terzo posto. Tuttavia, domenica gli uomini di Inzaghi volano a Pescara dove troveranno un clima ostico. Gli abruzzesi sono ultimi, ma sono avvelenati dopo la sconfitta sfortunata contro la Fiorentina. La gara che sulla carta sembra facile, presenta tante insidie. Lo spogliatoio del Pescara è caldo come dimostrano le parole di Jean Cristophe Bahebeck.

Questa l’intervista di Bahebeck  al Messaggero: “Spero di segnare. So che è una partita importante anche per noi che cerchiamo questa vittoria. Retrocessione già scritta? Non è finito niente”. Contro la Fiorentina è crollato, ma nessun problema fisico: “Ero molto stanco ma sto bene per domenica”.

ANCHE IL GIORNALISTA CRUCIANI INVITA ALLA PRUDENZA DOMENICA>>>LEGGI QUI

All. Ternana, Gautieri incensa il baby talento laziale Palombi

Di tutto i ragazzi della Lazio in giro per l’Italia (cui andamento puoi seguire qui), quello che sta brillando di più è Simone Palombi. L’attaccante è già andato a segno 3 volte in questa stagione con la maglia della Ternana in cui è in prestito dalla Lazio. Titolare fisso con Carbone, il ragazzo sta trovando meno spazio con l’arrivo di Gautieri sulla panchina umbra.

Intervistato da Sky Sport, Gautieri ha parlato di Palombi:“Mi sta dando grande soddisfazioni. Ha un margine di crescita importante, e non resta fuori perché è giovane. Per noi è importante, e siamo convinti che per noi possa fare la differenza. In allenamento sta facendo cose straordinarie e ci sarà spazio anche per lui”.

PROPRIO IL RAGAZZO HA PARLATO QUALCHE GIORNO FA>>>LEGGI QUI

Pres. Coni Malagò dice la sua sul derby di Tim Cup alle 15:00

Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò si è espresso sul derby di Tim Cup. Infatti, le due gare doverebbero giocarsi alle 15, un orario scomodo per tutti.

Così Malagò al Messaggero: “Lo dico con franchezza: c’è un tema d’immagine e di audience televisivo. Un contratto con la Rai da rispettare e poi la gente lavora. Io allo stadio? A quell’ora lavoro, come tutti i giorni”. Poi aggiunge: “Lo dico egoisticamente quando ci sono partite all’Olimpico, anche se non sono di grande livello l’area si paralizza. Non è giusto ma ci dobbiamo adeguare alle norme di sicurezza pubblica”.

LEGGI LE PAROLE DEL GIORNALISTA CRUCIANI SUL DERBY>>>CLICCA QUI

FORMELLO – Iniziate le prove tattiche anti Pescara. Con due importanti novità

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Mancano due giorni alla trasferta di Pescara e in casa Lazio iniziano le prove tattiche.

MODULO CONFERMATO

Per quanto riguarda il modulo, si va verso la conferma del 4-3-3 visto a Milano con l’Inter e all’Olimpico con il Chievo. Previsto dunque un ballottaggio in attacco, con uno tra Lulic (che oggi si è mosso comunque sulla linea mediana) e Keita (da ieri in gruppo dopo il mese in Coppa d’Africa con il Senegal) che dovrebbe restare fuori. Tutto fa pensare che alla fine la scelta ricadrà sul classe ’95, che dovrebbe partire dalla panchina e rappresentare l’arma in corso di partita in caso di necessità. Immobile e Felipe Anderson sono sicuri di una maglia nel tridente, mentre a centrocampo non sarà toccato il terzetto titolare, con Parolo sul centrodestra, Biglia in regia e Milinkovic mezzala sinistra con licenza di avanzare sulla trequarti.

BUONE NOTIZIE

Buone notizie arrivano da de Vrij, regolarmente in campo dopo il riposo precauzionale di ieri (a causa del leggero affaticamento prima del match di San Siro). L’olandese agirà al centro della difesa, accanto a Wallace, favorito su Hoedt e Bastos per una maglia dal 1′. A sinistra Radu, a destra Basta, nettamente in vantaggio su Patric. Sarà dunque questa la linea a quattro a protezione di Marchetti. Seduta a parte per Lombardi, che ha lavorato soltanto in palestra per un problema al ginocchio e tornerà a disposizione per la gara con il Milan, mentre marca visita il baby Rossi, che domani potrebbe giocare al “Fersini” con la Primavera di Bonatti (Lazio-Trapani).

Grigioni: “Io ormai laziale a tutti gli effetti. Vi spiego la mia filosofia di lavoro”

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Il suo ruolo è quello di aiutare i portieri a tenere inviolato il proprio fortino ed è quindi forse quello più importante nei successi della Lazio. Stiamo parlando del preparatore Adalberto Grigioni, intervenuto in un’intervista a 360° ai microfoni del portale ‘Il Portiere’.

SULLA SUA CARRIERA, DA CALCIATORE E ALLENATORE

La mia passione per il ruolo è innata: a 6 anni giocavo in porta e non ho mai pensato di cambiare ruolo. Dell’estremo difensore mi piaceva tutto, dall’abbigliamento al tuffarsi, ma soprattutto sentirsi importante dopo aver salvato una rete. Terminata la mia carriera nel 1988, ho iniziato ad allenare i portieri di un settore giovanile nei dilettanti. In seguito sono passato nella prima squadra dell’Ortana (campionato di eccellenza), mentre l’anno successivo al Rieti (campionato nazionale dilettanti) per poi entrare nel 1992 nel settore giovanile della Ternana tra i professionisti. Dopo tre anni è arrivata la chiamata in prima squadra dove sono rimasto fino al 2004. Nella stagione 2004/2005 ero a Lanciano (C1), ma la svolta della mia carriera è avvenuta la stagione successiva, quando sono arrivato alla Lazio”.

SUL RAPPORTO CON LA LAZIO

Sono ormai 12 stagioni che sono alla Lazio e ciò che mi lega di più è la stima reciproca tra me e tutto il mondo biancoceleste, dalla società, allo staff tecnico, ai giocatori e a tutti gli addetti ai lavori. In più, visto l’affetto che i tifosi hanno verso di me, direi che ormai sono laziale a tutti gli effetti. Con Marchetti, Strakosha e Vargic ho un ottimo rapporto, sia professionale che umano: sono molto disponibili e quindi è facile andarci d’accordo. Sotto questo aspetto mi sento un fortunato, perché ho avuto sempre un ottimo rapporto con tutti i portieri che ho allenato durante la mia carriera”.

SUL LAVORO DURANTE GLI ALLENAMENTI E LE PARTITE

Nell’allenamento è fondamentale l’attenzione e il rispetto per il lavoro che facciamo, a cui si deve aggiungere la giusta componente di voglia ed entusiasmo. In partita invece pretendo concentrazione, personalità e saper gestire le varie fasi di gara nel miglior modo possibile. L’atteggiamento deve essere molto propositivo, non bisogna subire passivamente le situazioni di gioco che si presentano di volta in volta. Da quando ho iniziato ad allenare, mi sono focalizzato in maniera maniacale sull’ABC del ruolo ed è questo che rappresenta la mia filosofia di lavoro. Ad esso, con il passare degli anni, ho unito un lavoro di studio delle potenziali situazioni di gioco del match. In questo modo conto di poter fornire più conoscenze possibili al portiere”.

CALCIOMERCATO – Lazio, già pronta la prima cessione per giugno

Per comprare bisogna prima vendere. La Lazio sembra stare tenendo ampiamente fede al diktat di mercato del presidente Lotito. È di queste ore infatti la notizia che il club biancoceleste, nella prossima sessione di giugno, potrebbe vedere risolta in via definitiva una delle cessioni temporanee messe a segno nelle ultime ore della finestra invernale.

L’AFFARE

A rivelarlo Il Messaggero, secondo cui il Lille sarebbe già a pronto a riscattare il cartellino di Ricardo Kishna. I dirigenti della società francese giurano che sono stati sistemati ormai tutti, o quasi, i dettagli per l’operazione relativa all’ala olandese, che vedrà arrivare nelle casse dei capitolini una cifra intorno ai 12 milioni di euro. Una cifra importante, che consentirebbe alla Lazio non solo di effettuare una cospicua plusvalenza (visto che Kishna, un anno e mezzo fa, era stato pagato appena 6 milioni), ma anche – ed è questo che sperano tutti i tifosi biancocelesti – di ottenere fondi da investire sul mercato per dotare la squadra di quelle pedine che ad oggi ancora le mancano (vedi vice Keita e vice Immobile).

Querelle Lotito-Iodice, ecco la sentenza della Procura di Napoli

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La Procura di Napoli, dopo quasi due anni, ha scritto la parola fine sulla querelle tra il presidente della Lazio Claudio Lotito e l’ex dg dell’Ischia Pino Iodice.

LA SENTENZA

Sentenza di archiviazione nel procedimento penale aperto nel 2015 a carico di Claudio Lotito. A confermarlo ieri la Procura di Napoli. Il presidente della Lazio e patron della Salernitana aveva avuto già da qualche giorno comunicazione dell’infondatezza dell’accusa a suo carico di tentata estorsione, ma aveva preferito non darne notizia. Lo scandalo era scoppiato a seguito della pubblicazione, da parte dell’allora ds dell’Ischia Pino Iodice, di alcune conversazioni telefoniche. In particolare, a far discutere furono le frasi sull’opportunità che due squadre come Carpi e Frosinone potessero salire in Serie A nonostante il limitato bacino di utenza e i relativi diritti tv.

LA REAZIONE

Iodice, che oggi è direttore generale del Matera, ai microfoni dell’ANSA ha espresso tutto il suo rammarico per l’esito del processo: “Accettiamo la decisione con una certa delusione. Si ha il coraggio di tirare fuori le cose, di scoperchiare il vaso di Pandora, ma non si approda mai da nessuna parte. Chi ha indagato ha ritenuto che non ci siano stati profili di responsabilità tali da poter rinviare a giudizio i soggetti che si sono resi artefici di talune malefatte”. L’archiviazione è stata chiesta dal pm anche dopo la controquerela per diffamazione presentata da Lotito.

Cruciani: “Malato di Murgia. Keita lo venderei”. Poi rivela: “Ho saputo che il derby si giocherà…”

Mai banale, il giornalista Giuseppe Cruciani, noto laziale, ha affrontato diverse tematiche. Da Inter Lazio al derby di coppa, chiudendo con Keita e Murgia.

Queste le parole di Cruciani su Inter Lazio: “Ero allo stadio perché mi è tornata la voglia e ho fatto bene. Mi sono divertito e ho sofferto. Dopo il 2 a 0 c’è stata una grande occasione per Felipe Anderson per andare sul 3 a 0, dopodiché abbiamo smesso di giocare e abbiamo sofferto, eccetto nei minuti di recupero in cui abbiamo controllato la gara. L’Inter non ha fatto molto, oltre al gol, ma ci siamo difesi troppo e siamo andati in difficoltà in alcune occasioni”.

MURGIA E KEITA

Cruciani ha elogiato Murgia: “E’ un talento grezzo ma fortissimo, sono malato di lui. E’ più forte di Lombardi in prospettiva”. Su Keita: “Lo venderei a caro prezzo, così come Felipe Anderson. La Lazio ha dimostrato che può vincere anche a Milano senza di lui. Keita può fare il matto come gli pare ma se continua così con Lotito non avrà molto futuro. Se è vero che ha disubbidito alla società va multato. E’ la punizione peggiore per un giocatore”.

STADIO DELLA ROMA E BARRIERE

Oggi il divieto della regione Lazio di avviare la costruzione dello stadio della Roma. Questo il commento del giornalista in merito alla questione: “Nel resto del mondo gli stadi si fanno velocemente. Questo non accade in Italia, né alla Roma né al fantomatico stadio della Lazio che – al contrario di quanto dice Lotito – non è mai stato progettato. Io sono favorevole alle costruzioni degli stadi per tutti i club. E’ un errore dell’amministrazione non facilitare l’avvio della costruzione dello stadio della Roma”. Sulle barriere in curva: “Non credo negli stadi ci siano problemi, i problemi sono fuori. Le barriere servono a poco. Vorrei capire perché adesso le tolgono. I giocatori sono diventati più buoni”.

DERBY DI COPPA E CALCIOMERCATO

Cruciani rivela sui derby di Tim Cup: “Probabilmente si giocheranno in notturna grazie a una deroga. Sono contento che siamo passati ma meno contento che troviamo la Roma in semifinale. La Rai è più contenta, ma ovviamente io avrei preferito giocare contro i romagnoli. Abbiamo il piccolo vantaggio di giocare l’andata in casa, perché possiamo anche fare 0 a 0 e cercare di vincerla o pareggiarla con gol al ritorno”. Sul Calciomercato: “Siamo a posto così, a me non piace il mercato di gennaio. Si era deciso di non fare nulla, la squadra funziona e va bene così”. Chiosa finale su Lazio Pescara: “Gara complicata, non pensate che la vinciamo facile. Loro hanno avuto sfortuna con la Fiorentina. Troveremo un clima ostile e una squadra avvelenata. Se facciamo un punto non è uno scandalo”. Queste le parole di Cruciani a Radio Incontro Olympia.

Fabrizio Piepoli

Mirra: “Lazio, contro il Pescara sarà una gara da non fallire”

Vincenzo Mirra, ex difensore biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio:

La Lazio sta dimostrando di valere il campionato che sta facendo. Quando sta bene fisicamente e mentalmente se la può giocare con chiunque, come ha dimostrato a Milano contro l’Inter.

A San Siro abbiamo assistito ad una interpretazione perfetta della gara, la cosa importante che ho notato e che quando la squadra di Inzaghi gioca così può dare fastidio a chiunque. Ho visto la giusta voglia di voler colpire l’avversario. Dispiace soltanto per la poca capitalizzazione di tutte le occasioni create, nel secondo tempo si è rischiato di mettere in discussione quanto fatto nella prima frazione. Questo aspetto va migliorato. Inzaghi deve essere bravo, a livello individuale, nel trovare il giusto equilibrio tra motivazione e determinazione senza farlo pesare troppo.

Il discorso non vale tanto con Immobile, l’attaccante biancoceleste deve essere sereno e tranquillo, ma riguarda Felipe Anderson che va spronato per dimostrare più cattiveria dentro l’area e per Milinkovic. I due ragazzi sembrano non avere la frenesia di fare gol, si entusiasmano più per un assist che per un gol. In questi casi la figura dell’allenatore è determinate per fargli venire la voglia di segnare. Felipe quando capirà la forza dei suoi mezzi diventerà un top player.

Ci vuole del tempo per smaltire una competizione come la Coppa D’Africa, prima di rivedere Keita al top della forma ci vogliono almeno venti giorni, è vero che ha giocato con costanza ma gli allenamenti non sono stati in funzione della settimana ma magari sono stati più blandi.

Nella gara contro il Chievo la Lazio è stata sprecona, ha creato tante occasioni limpide e con un contropiede ha perso. La trasferta di Pescara è un po’ come quella di Palermo dove se non le interpreti bene si rischia. Sono partite che la squadra avversaria può interpretare in maniera sbarazzina e potrebbe mettere in difficoltà i biancocelesti. Per mettere in difficoltà il Pescara ci vuole una Lazio aggressiva, l’interpretazione della gara deve essere fondamentale”.

QUI PESCARA – Oddo amareggiato, Caprari polemico e… spunta Muntari

In casa Pescara non si respira una grande atmosfera. La sconfitta contro la Fiorentina ha diminuito, di tanto, le ultime speranze di salvezza.

ODDO, TRA ILLUSIONE E (TRISTE) REALTA’

L’allenatore del Delfino Pescara, Massimo Oddo, non sa più come far uscire la sua squadra da questa situazione. Solamente 9 i punti conquistati, una sola vittoria (a tavolino). Mercoledì sera è andato in scena l’ennesimo triste spettacolo: sconfitta casalinga per 1-2 contro la Fiorentina. Inoltre i tifosi contestano e hanno obbligato la squadra a cambiare i colori sociali perchè “indegni”. Oddo si è così espresso sul momento difficile: “Ad inizio stagione giocavamo bene e ci siamo illusi. I tifosi ambivano addirittura all’Europa League. Abbiamo avuto troppi infortuni e fatto errori di valutazione gravi. Non ho mai avuto a disposizione Bahebeck. Situazione complicata“.

LA POLEMICA DI CAPRARI

Negli ultimi giorni di calciomercato, Gianluca Caprari è stato vicinissimo a lasciare il Pescara. Su di lui molte voci ma poi un nulla di fatto. L’attaccante è stato accusato di essere scontento della mancata cessione. Ma Caprari ha prontamente risposto per le rime: “I malumori li lascio scrivere ai giornalisti, sono rimasto qua perché voglio provare ad ottenere la salvezza. E’ dura ma ci proveremo“.

SPUNTA MUNTARI

L’Ultimo arrivo in casa Pescara è il centrocampista Sulley Muntari. L’ex calciatore di Inter e Milan, è pronto ad aiutare Oddo già da domenica contro la Lazio, match che potrebbe segnare l’esordio del ghanese.

PRIMAVERA – Designato l’arbitro di Lazio – Trapani

Sabato la Lazio Primavera affronterà i pari età del Trapani

ECCO L’ARBITRO

Il match che si disputerà al Fersini, con inicio alle ore 14.30, sarà diretto dall’arbitro Matteo Proietti. Il fischietto è originario della sezione di Terni. Con lui, ci saranno gli assistenti Michele dDell’Università e Tiziano Notarangelo.