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Le parole di Sconcerti su Napoli-Lazio

Per dire la sua sulla gara di questa sera tra Napoli e Lazio è intervenuto ai microfoni di Radio Marte l’editorialista Mario Sconcerti: “Il Napoli deve stare attento, la Lazio ha perso solo a Milano. La squadra di Inzaghi preferisce agire in contropiede, ha un rendimento quasi da scudetto quando gioca fuori casa. Gabbiadini non è un centravanti ma può farlo, il problema non è la posizione in campo ma il rendimento. Anche Insigne è un ottimo giocatore con il gol nei piedi. Se il Napoli questa sera avesse avuto a disposizione un centravanti vero avrebbe sicuramente vinto, ma sono certo che la rosa di Sarri ha risorse tecniche che Inzaghi non ha”.

Pulici: “Non è facile per nessuno sostituire un certo Higuain”

Nonostante i problemi offensivi del Napoli di Sarri, dovuti all’infortunio di Milik, che rendono più ostico il cammino dei partenopei quella di stasera al San Paolo per la Lazio sarà di certo una gara complicata. Lo sa bene l’ex portiere biancoceleste Felice Pulici che, intervenendo ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, ha sottolineato proprio le difficoltà della squadra campana d andare a rete:  “Non vedo un Napoli in difficoltà. Forse ha qualche problema di troppo per via del fatto che quando si è abituati per diverso tempo ad avere un centravanti come Higuain è difficile poi ritornare alla normalità. Eventualmente il Napoli dovrebbe cercare un sistema di gioco diverso. La squadra napoletana è stata sfortunata, un infortunio grave come quello che ha subito Milik non si verifica sempre. Ora Sarri sta cercando di recuperare Gabbiadini che però ha sempre dimostrato di non essere mai stato una punta centrale. Dovrebbe sacrificarsi di più, ma dovrebbe anche avvertire una maggior fiducia da parte della società”.

La Brujita prepara nuove magie! Veron presto in campo?

Juan Sebastian Veron, ex trequartista della Lazio dell’era Cragnotti, ora Presidente de l’Estudiantes de La Plata, circa un mese fa promise che se fossero stati venduti il 65% degli abbonamenti entro Dicembre, avrebbe indossato nuovamente gli scarpini in Copa Libertadores.

Il traguardo non è ancora stato raggiunto ma la Brujita non vuole farsi trovare impreparato, infatti il campione argentino ha ripreso ad allenarsi. Lo stesso allenatore dei Los Pincharratas, Nelson Rivas, non sta nella pelle dall’idea di rivedere un campione del genere in campo: “Lo vedrei bene alle spalle della punta nel nostro 4-2-3-1. Porterebbe esperienza e personalità e conoscendolo, sono sicuro che darebbe in campo più di quanto possiamo chiedergli”, e come potremmo dargli torto.

Italia: sorpresa in casa Lazio tra i convocati di Ventura!

Il CT della Nazionale italiana Giampiero Ventura ha stilato la lista dei convocati per la partita valida per la qualificazioni alla Coppa del Mondo Fifa in Russia del 2018 contro il  Liechtenstein, a Vaduz il prossimo 12 novembre, e per l’amichevole contro la Germania in scena tre giorni dopo allo Stadio Giuseppe Meazza. Tra 1 28 nomi c’è una sorpresa in casa Lazio, Danilo Cataldi ha ricevuto la prima convocazione ufficiale (prima degli Europei si trattava solamente di stage), nella Nazionale maggiore  dopo aver militato in tutte le categorie inferiori, diventando anche una colonna portante del centrocampo della Nazionale Under 21 guidata da Di Biagio. Conferme per gli altri due biancocelesti, Marco Parolo e Ciro Immobile.

Qui di seguito l’elenco dei convocati:

Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Gianluigi Donnarumma (Milan), Mattia Perin (Genoa)

Difensori: Luca Antonelli (Milan), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Matteo Darmian (Manchester United), Mattia De Sciglio (Milan), Alessio Romagnoli (Milan), Daniele Rugani (Juventus), Davide Zappacosta (Torino);

CentrocampistiDanilo Cataldi (Lazio), Daniele De Rossi (Roma), Claudio Marchisio (Juventus), Marco Parolo (Lazio), Marco Verratti (Paris Saint Germain);

Esterni: Federico Bernardeschi (Fiorentina), Giacomo Bonaventura (Milan), Antonio Candreva (Inter), Lorenzo Insigne (Napoli), Matteo Politano (Sassuolo), Nicola Sansone (Villareal);

Attaccanti: Andrea Belotti (Torino), Eder Citadin Martins (Inter), Manolo Gabbiadini (Napoli), Ciro Immobile (Lazio), Leonardo Pavoletti (Genoa), Simone Zaza (West Ham United).

Inter-Pioli divisi da una “Magic Box” e spunta un nome a sorpresa…

In casa Inter c’è il caos più totale, dopo l’esonero di De Boer, il club milanese ancora non ha un allenatore, con il mister della Primavera Stefano Vecchi che sta cercando di tappare i buchi lì dove può.

Sono stati fatti moltissimi nomi per sostituire l’ex difensore di Ajax e Barcelona, il favorito sembrava essere l’ex allenatore della Lazio Stefano Pioli ma nelle ultime ore si è registrata una frenata nella trattativa, che ha portato Thohir e soci a virare su altri due nomi: Marcelino Garcia Toral, meglio noto come Marcelino, e “The Magic BoxGianfranco Zola. Il primo è l’ex tecnico del Villareal (con il quale ha eliminato il Napoli di Sarri nella precedente edizione della UEFA Europa League), mentre l’ex attaccante di Cagliari e Chelsea è in cerca di una panchina dopo l’esperienza in Qatar come allenatore dell’Al-Arabi, per lui sarebbe un ritorno in Italia dopo l’esperienza sulla panchina del Cagliari. Passa il tempo, aumentano i nomi e crescono le perplessità.

 

Novellino: “La Lazio sta bene, a Napoli può farcela”. Poi su Inzaghi…

Walter Novellino è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per commentare la sfida del San Paolo di questa sera tra Napoli e Lazio e questa prima parte di stagione di Serie A.

Si inizia con un’analisi sull’ultima squadra di mister Novellino, il Palermo di Zamparini: “Mi è molto dispiaciuto non aver avuto abbastanza tempo a disposizione per lavorare la scorsa stagione a Palermo. Dopo due buone partite con Napoli e Empoli mi aspettavo più occasioni. Zamparini mi esonerò proprio dopo la sfida con la Lazio, con Inzaghi all’esordio…“. Proprio su Inzaghi: “Lo stimo molto, è stato un mio giocatore. Inzaghi ha la fortuna di avere dietro una società solida. Lotito e Tare hanno avuto molta pazienza con lui, Simone ha fatto bene in Primavera e ha riportato le sue idee in prima squadra, facendo molto bene. Secondo me ha meritato la possibilità di allenare in Serie A, sta sfruttando questa occasione al migliore dei modi, lo ritengo migliore del fratello Pippo“. Stasera la delicata sfida del San Paolo contro il Napoli: “Il Napoli non sta attraversando un gran periodo di forma. La Lazio deve sfruttare questo momento, sta bene fisicamente e mentalmente. Con quei 3 davanti deve sfruttare le ripartenze, può dare molto fastidio ai partenopei, anche perchè il Napoli, con l’assenza di Albiol, ha qualche problemino in difesa“. Sul modulo: “Credo la Lazio debba giocare a 4 dietro, mi auguro che stasera giochi con questo modulo. E’ inutile stravolgere la squadra in un momento positivo“. La Lazio è una squadra giovane, Novellino punta su due nomi: “Punterei su Anderson e Cataldi. Il brasiliano è uno di quei giocatori che ti spacca la partita. Cataldi secondo me farà garnde strada, ma non come regista, da intermedio. E’ un ragazzo giovane, deve avere più esperienza per fare il regista“. Sull’obbiettivo stagionale dei biancocelesti: “Può puntare molto in alto, deve pensare in grande e non porsi limiti“. Cosa manca a questa Lazio: “Servirebbe un vice-Immobile“. Sulla Serie A: “E’ un campionato un po’ anomalo, la Juventus non è più padrona assoluta, secondo me ha perso qualcosa in qualità“. Infine sull’Inter: “Credo Pioli sia l’uomo giusto per la panchina nerazzurra. Marcelino non lo conosco, io comunque tifo per un allenatore italiano“.

 

PROBABILI FORMAZIONI di Napoli-Lazio

News Napoli: Mister Sarri può disporre di Gabbiani, ma potrebbe optare per il tridente leggero con InsigneCallejon e Mertens. Dopo la Champions, gli azzurri si preparano alla gara di campionato contro la Lazio. Difficile il recupero di Albiol, ormai tornerà arruolabile dopo la sosta. Per quanto riguarda il resto della squadra: Sarri continuerà a ruotare gli uomini a disposizione in questa ultima gara dell’ennesimo tour de force, tenendo presente che nel precedente ciclo di partite nell’ultima a Bergamo scese in campo una squadra stanca e spenta. In difesa si rivedrà Chiriches con Koulibaly, conferme ai lati con Hysaj e Ghoulam mentre a centrocampo con Hamsik possibili chance per Diawara e Zielinski, partiti dalla panchina ad Istanbul.

News Lazio: Inzaghi ha deciso: si torna alla difesa a 3. Molte infatti le variazioni rispetto all’ultima volta che il tecnico piacentino ha usato il 3-5-2 (cioè con il Milan). Dusan Basta è stato impiegato nella difesa a tre completata da Radu e Wallace a difendere la porta di Marchetti, con Hoedt che inizierà il match dalla panchina. Inzaghi ha bisogno di velocità contro gli attaccanti del Napoli e il serbo potrebbe scalare a fare il terzino senza costringere il tecnico biancoceleste a sprecare una sostituzione. A centrocampo, la notizia più importante è senza dubbio la partenza da titolare di Lucas Biglia. Insieme all’argentino, Milinkovic–Savic e Parolo. Esterni Felipe Anderson e Senad Lulic. Davanti, la coppia d’attacco sarà composta da Keita e Immobile. Il senegalese avrà il compito di dar fastidio al regista del Napoli, mentre Felipe avrà a disposizione tutta la fascia per cercare di spaccare la linea difensiva partenopea.

Queste le probabili formazioni di Napoli-Lazio, 12a giornata di Serie A Tim. Napoli, sabato 5 Novembre ore 20:45, Stadio San Paolo:

Napoli (4-3-3) – Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. A disp: Sepe, Rafael, Maksimovic, Strinic, Tonelli, Maggio, Rog, Jorginho, Allan, El Kaddouri, Giaccherini, Gabbiadini. All. Maurizio Sarri.

Indisponibili: Milik, Albiol
Squalificati: –
Diffidati: Mertens

Lazio (3-5-2) – Marchetti; Basta, Wallace, Radu; Felipe Anderson, Parolo, Biglia, Milinkovic, Lulic; Keita, Immobile. A disp: Strakosha, Vargic, Bastos, Patric, Prce, Hoedt, Vinicius, Cataldi, Murgia, Leitner, Lombardi, Djordjevic. All. Simone Inzaghi.

Indisponibili: Morrison, de Vrij, Lukaku, Luis Alberto
Squalificati: –
Diffidati: Felipe Anderson

Arbitro: Antonio Damato (sez. Barletta)
Assistenti: Barbirati – Longo
IV Uomo: Marzaloni
Addizionali: Massa – Irrati

Lazio Primavera – Bonatti: “Squadra poco determinata, ma il responsabile sono io”

Mister Bonatti è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel per commentare il pareggio a reti bianche della Lazio Primavera contro il Vicenza, nella gara disputatasi questa mattina al campo Fersini.

L’allenatore delle giovani aquile non è affatto soddisfatto per la prestazione dei suoi, ma difende la squadra, assumendosi tutte le responsabilità: “Matematicamente è un punto guadagnato perché non meritavamo nemmeno di pareggiare, se guardi la prestazione nel complesso è un passo indietro che ha un unico responsabile che sono io. Se non funziona praticamente nulla, né il sistema difensivo né il filtro a centrocampo né gli sviluppi offensivi vuol dire che non sono stato capace, in queste due settimane, di dare i giusti concetti e la giusta determinazione“. L’orario insolito potrebbe aver influito: “Non eravamo abituati a giocare alle 11 ma non può essere questo aspetto ad aver inficiato sulla nostra prestazione. Avevo chiesto un sacrificio ai ragazzi di alzarsi presto per preparare la gara, giocare di mattina non è come giocare nel pomeriggio, alcuni fisici hanno bisogno di più tempo di carburare. Non è andato bene e mi rammarico di questo perché sono io che non ho saputo preparare la partita in modo appropriato“. Allenarsi su campi sintetici è un fattore che invece potrebbe aver inciso: “Dal punto di vista tecnico, incide tantissimo. I campi sintetici non ci agevolano nella velocità della trasmissione della palla e nella capacità di esprimere il ritmo. Da un punto di vista tattico abbiamo commesso alcuni errori nell’andare a prendere l’uomo tra le linee giocando a tre. Da un punto di vista energetico può incidere il fatto della sosta, così come il fatto di aver giocato di mattina“. La squadra è mancata in parecchie cose: “Dovevamo essere più determinati. Pensavo che, dopo aver subito tanto, alla fine avremmo vinto per la legge non scritta nel calcio. Se subisci tanto può succedere che riesci a vincere. Oggi torno a casa e avrò alcune cose personali da fare. Nei prossimi giorni verificherò come può essere mutata la nostra classifica dopo anche le gare disputate dalle altre squadre. Mi auguro che possano restare tutte le squadre vicine perché non ci aspettavamo probabilmente un inizio così. Ho il brutto difetto di essere orgoglioso per cui difficilmente accetto questo ottimo inizio come un punto per cui sedersi ma semplicemente un punto dal quale ripartire perché oggi abbiamo fatto una prestazione non all’altezza della crescita che abbiamo avuto“. La squadra ha fatto inoltre i conti con molte assenze: “Il fatto di non avere tanti giocatori in rosa è una scelta che condivido. Abbiamo contemporaneamente indisponibili Bari, Ceka e Spiezio, inoltre alcuni ragazzi in queste settimane si stanno allenando a corrente alternata. Non cerco alibi, gioco con chi ho a disposizione perché ho massima fiducia nei miei ragazzi. Anche chi non ha ancora giocato, non può pensare di essere fuori dal mio progetto tecnico. Sta a lui conquistarsi un posto“. Petro sembrava uscito per infortunio, invece…: “Petro l’ho sostituito per scelta tecnica, la sua prestazione non mi stava soddisfacendo“. Un’ultima analisi sulla gara: “È stata una battaglia. Contro il Vicenza non abbiamo potuto preparare bene la gara dal punto di vista video. Per questo avevo esortato i ragazzi a prestare la massima attenzione. Me li aspettavo schierati in campo con il 4-3-3 e invece si sono posizionati con il 4-4-1-1. È un punto da prendere con soddisfazione per come è maturato e perché muove la classifica e allunga la nostra striscia di risultati utili consecutivi. Ma nell’analisi estremamente oggettiva dobbiamo capire che abbiamo sbagliato tanto e il primo responsabile sono io. Ero particolarmente nervoso. Sono schietto e sincero, ho trasmesso un’eccessiva tensione alla squadra. Non abbiamo palleggiato, consentendo agli avversari di creare diverse opportunità“. Bonatti spera di poter tornare ad allenarsi al Fersini: “Sono certo che la società, capendo le nostre difficoltà, farà di tutto per risolvere la situazione legata al campo di allenamento“.

LAZIO SOCIAL – Bastos carica la squadra in vista della sfida con il Napoli

Sono felice di esserci in questo momento, è sempre un privilegio far parte di questo gruppo meraviglioso. Buona fortuna Lazio!

Questo il messaggio, accompagnato da una foto sul treno direzione Napoli, in compagnia dei brasiliani Wallace, Felipe Anderson e Vinicius, che il difensore Bastos ha voluto dedicare a tutta la squadra in vista della difficile gara di questa sera al San Paolo contro gli uomini di Sarri.
Il difensore, dopo l’infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori per più di un mese, è tornato nella lista dei convocati, anche se stasera siederà solamente in panchina. Non ha voluto comunque far mancare il proprio supporto ai compagni biancocelesti. Il calciatore angolano tornerà pienamente a disposizione dopo la sosta per le nazionali per la gara contro il Genoa.

La Primavera non sfonda: al Fersini contro il Vicenza è 0-0

Termina a reti bianche la sfida valida per la settima giornata del campionato Primavera, che al Fersini ha visto in campo Lazio e Vicenza.

Secondo pareggio casalingo consecutivo per le giovani aquile di mister Bonatti, che ha rischiato più volte di subire gol, ma è stata graziata in varie occasioni dall’attaccante biancorosso Dieye. Ad aumentare la cocente delusione per non aver portato a casa i 3 punti ci si è messa anche la sfortuna: il difensore Petro ha dovuto infatti abbandonare il campo a causa di un infortunio, del quale si scoprirà l’entità nei prossimi giorni. Nel concitato finale di gara, espulso il centrocamipista Folorunsho per doppia ammonizione.

Una Lazio che nel complesso ha subito molto la superiorità dell’avversario causata anche dalle numerose assenze forzate: Bonatti ha dovuto rinunciare a ben 6 giocatori. In attesa delle gare del pomeriggio, i biancocelesti non riescono a colmare il gap che li separa dalla capolista Hellas Verona, impegnata alle ore 15 contro il Latina.

NAPOLI-LAZIO: i convocati di Sarri

Napoli-Lazio al San Paolo alle ore 20,45 per l’anticipo della 12esima giornata di Serie A. Dirige il match l’arbitro Damato di Barletta. Ecco i convocati azzurri:

Reina, Rafael, Sepe, Maggio, Chiriches, Ghoulam, Hysaj, Koulibaly, Tonelli, Strinic, Maksimovic, Allan, Diawara, Giaccherini, Rog, Hamsik, Jorginho, Zielinski, Callejon, Insigne, El Kaddouri, Mertens, Gabbiadini.

Brasile, Felipe Anderson ancora fuori dai convocati. Il ct Tite: “Ecco qual è il motivo”

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Felipe Anderson non indosserà la maglia del suo Brasile nelle prossime sfide contro Argentina e Perù. A confermarlo il ct verdeoro Tite, il quale, nonostante l’intensa campagna condotta nelle scorse settimane dai media del paese sudamericano a favore dell’esterno di Brasilia, ha deciso di confermare in blocco la lista dei preconvocati, in cui non era presente il nome del numero 10 biancoceleste. Al quale evidentemente non è bastato tornare a dare prepotente mostra delle proprie qualità a suon di gol e assist per ottenere l’ambita chiamata.

Una scelta che ha coinvolto anche un altro ‘italiano’, l’interista Gabigol, e che Tite ha così difeso dalle critiche che gli sono piovute addosso: “Spesso penso di aver commesso un’ingiustizia, ma al tempo stesso di aver agito correttamente. Il fatto è che spesso mi ritrovo a dover scegliere un giocatore tra due che sono in forma. Questo è un dilemma che al momento mi accompagna quando devo scegliere i nostri giocatori d’attacco. È successo sia con Douglas Costa e Taison che con Fernandinho e Rafael”. Insomma, per difendere i colori del suo Paese, Felipe dovrà aspettare ancora: ma chissà, magari la prossima volta potrebbe essere quella buona…

Orsi: “Il Napoli ha più da perdere, ma la Lazio può andare a batterlo”. E su Inzaghi…

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Stasera allo Stadio ‘San Paolo’ Napoli Lazio si troveranno una di fronte all’altra per una sfida dal forte sapore d’Europa. Per commentare il confronto, è intervenuto, ai microfoni di ‘Radio Radio’, l’ex portiere biancoceleste Fernando Orsi:

Inzaghi, come allenatore, è piuttosto normale, ma ha delle buone idee, che all’inizio sono state sviluppate in un certo modo e poi hanno subito un’evoluzione. Ha capito di essere in grado di fare l’allenatore, ma adesso l’importante è che non pensi di voler vincere le partite da solo, come fanno in molti. Comunque, sembra avere buon senso. La sfida di stasera? Il Napoli ha certamente più da perdere, perché con una sconfitta il suo cammino inizierebbe a diventare complicato. Tra le due era la formazione azzurra che doveva stare in una condizione diversa, per cui la Lazio non ha nulla da perdere. Tornare battuti da Napoli ci può anche stare, ma io credo che la Lazio abbia la possibilità di andarla a vincere. In questo momento le due squadre si equivalgono“.

Selichov: “La Serie A uno dei migliori campionati al mondo. La Lazio?…”

Sogna il grande salto in Serie A Aleksandr Selichov, estremo difensore in forza all’Amkar Perm che nei giorni scorsi indiscrezioni davano tra gli obiettivi della Lazio per la prossima sessione estiva del calciomercato. A confermare l’interesse per il nostro massimo campionato lo stesso giovane numero uno russo, ai microfoni di Itasportpress.it:

Sarebbe davvero interessante potersi misurare in un club europeo. Ogni giocatore che vuole crescere e diventare sempre più forte ha questo sogno per il proprio futuro. La Lazio? Su questo argomento non ho nulla da dire, queste cose è meglio che le chiediate direttamente al mio agente. La Serie A comunque è uno dei campionati migliori al mondo, non potrei non seguirla“.

Colonnese: “Napoli favorito ma occhio alla Lazio”

Per presentare l’incontro di questa sera al San Paolo tra Napoli e Lazio è intervenuto ai microfoni di 1900TV l’ex difensore biancoceleste Francesco Colonnese. Questa la sua dinamica sulla gara:

“Sono due belle realtà. La Lazio è una squadra gestita e organizzata bene, se scende in campo concentrata e con la giusta mentalità potrebbe disputare una bella gara. Anche con il 3-5-2 ha fatto molto bene, secondo me ricorrere a questo modulo potrebbe rivelarsi una buona soluzione. Quello della Lazio è un pubblico esigente e che si fa sentire molto, non averlo al proprio fianco non è una difficoltà da poco conto. A livello ambientale il lavoro di Inzaghi non è facile, quindi il lavoro del tecnico biancoceleste assume più valore. A Sarri consiglio di non essere troppo fiscale nello schema che proporrà. Invece a Inzaghi non ho consigli da dare, ha già Peruzzi. Credo che il vero segreto della Lazio sia proprio lui. Il Napoli è leggermente favorito per il fattore campo che sulla carta incide, però la Lazio in trasferta è cresciuta molto perciò può essere pericolosa. Biglia è talmente bravo a dettare i ritmi dei gioco che in campo fa la differenza. E’ bravissimo a capire il momento giusto per forzare il ritmo o quando addormentare il gioco. Anderson ha un grandissimo potenziale, è ancora discontinuo ma deve riuscire a diventare devastante e a fare la differenza sempre, non di tanto in tanto. Sacrificarsi in un ruolo diverso dal suo gli farà bene, perché aumenta la voglia di crescere. Inoltre la Lazio ha un ottimo reparto difensivo, molto fisico con difensori molto forti, potenti e sicuri dei propri mezzi. Hoedt è migliorato tanto. Bastos è forte ed esplosivo. Questi sono i giocatori giusti che servono per approntare una difesa a tre”.

Immobile nel presepe ma… un’ira di Dio in campo (FOTO)

Ciro Immobile, l’attaccante napoletano che fa impazzire il mondo. Magari non ancora il mondo, per quello sta studiando in maglia azzurra alla corte di Ventura, ma sicuramente i suoi conterranei – delusi dal fatto di non poter vedere Ciro con la casacca della squadra cittadina ma felici e orgogliosi del successo di un altro figlio di Napoli – e i tifosi laziali – che si lustrano gli occhi per aver trovato tanto ben di Dio come da tempo non si vedeva dalle parti di Formello – che se lo coccolano iniziando ad amarlo ed a proteggerlo come solo il caloroso gran cuore dei sostenitori laziali sa fare con chi tanto ha dato e da’ alla causa biancoceleste. Ciro a suon di reti, 9 in 11 gare di campionato, sta conquistando tutto l’ambiente romano. In poco tempo è riuscito nell’intento di far passare in secondo piano la delusione della piazza romana dopo l’addio di Klose. Ma, come detto, il grande exploit dell’attaccante napoletano non è passato inosservato neanche nella sua città tanto che, come riporta la pagina Facebook Lazio club Campania, la storica via dei presepi di San Gregorio Armeno gli ha dedicato una statuina che lo rappresenta con la maglia della Lazio. Una bella soddisfazione per Ciro e un po’ di Lazio anche nel cuore del presepe.

 

Ledesma: “Napoli-Lazio non è una gara decisiva, i biancocelesti devono ancora dimostrare il loro reale valore”. E poi consiglia Murgia…

Ospite ai microfoni di 1900TV Cristian Ledesma ha parlato della sua avventura nel campionato turco per poi passare alla squadra biancoceleste partendo dalla sfida con il Napoli. Ma non solo, nel corso della lunga intervista l’ex capitano biancoceleste si è prodigato anche in consigli rivolti ai giovani biancocelesti e, in particolar modo, ad Alessandro Murgia:

“Dopo la sconfitta che abbiamo subito ieri c’è un po’ di amarezza , io sono fermo in questo momento, sto recuperando da un infortunio. Proveremo a rifarci contro l’Olympiakos anche se non sarà facile visto che qui è una partita sentitissima. Nel calcio e nell’ambiente Lazio si pensa troppo e questo per me è un errore. La gara con il Napoli non sarà decisiva, c’è tutto il  campionato ancora davanti. Il risultato non influenzerà troppo, non bisogna dare troppo peso a questa partita. La Lazio avrà tempo tutta la stagione per dimostrare di essere una grande squadra. Non ho ancora vissuto il derby di Atene ma manca poco. Non so se è sentito quanto a Roma, spero di viverlo nel migliore dei modi possibile. Devo tutto al calcio italiano, mi ha permesso di diventare un professionista. Ho avuto la soddisfazione di indossare la maglia di una squadra importante, per me sono stati anni importanti nei quali ho imparato molto e sono cresciuto sia professionalmente che come uomo. L’Italia la sento mia. In Brasile ho avuto difficoltà per il modo di lavorare, troppe differente da come ero abituato. Il modo in cui mangiano, in cui vivono le sconfitte: non mi sono trovato bene. Conosco Murgia, ha talento ma a volte non basta quello. Alessandro deve dimostrare di avere testa e personalità. Io forse ho una mentalità vecchia ma non avrei mai postato una foto sui social dopo un allenamento. I giovani ora pensano a vendere la loro immagine fuori dal campo ma non lo ritengo professionale. Per lui non sarà facile confermarsi, la Lazio ha grandi ambizioni. La forza del Napoli è sicuramente nel settore avanzato. Callejon è un giocatore intelligente e sa come far male, sicuramente punterei a fermare lui. Tatticamente qui in Grecia si lavora molto, così come sulla tecnica. I loro giocatori più rappresentativi erano molto bravi. Anche il settore giovanile è avanzato, hanno una buona mentalità. E’ tanto tempo che non vinciamo il derby ma non dobbiamo scordare i pareggi. È una partita particolare, è difficile spiegare il perché non si riesca a vincere. La Lazio sta andando bene, quella con la Roma però è una gara a parte, speriamo si riesca a vincere. Ogni tanto sento Lotito, siamo legati da un’amicizia particolare ma non abbiamo mai parlato di un mio futuro in biancoceleste”. 

Parolo: “Vogliamo riportare i laziali allo stadio”. Poi fa una critica alla società…

E’ uno degli elementi imprescindibili del centrocampo biancoceleste. Nelle ultime partite, complice l’assenza del capitano Biglia, si è sacrificato in un ruolo non suo (quello di regista appunto) per il bene della Lazio e lo ha fatto in silenzio, senza polemiche: stiamo parlando di Marco Parolo. E’ il giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere nella sua rosa non solo per motivi tecnici ma anche per il suo spirito di sacrificio e di gruppo. Questa sera la Lazio scenderà in campo contro il Napoli in una partita estremamente delicata. Parolo finalmente torna nel ruolo che sa esaltarne le doti come pochi, quello di mezz’ala e anche se il gol ancora tarda ad arrivare lui rimane fondamentale per questa Lazio. Di questo e di tantissime altre tematiche ha parlato il centrocampista di Gallarate in un’intervista a La Repubblica. Ecco le sue parole: “Mi ritengo un leader silenzioso. Preferisco dare l’esempio in campo. Però nello spogliatoio serve anche chi alza la voce quando è necessario. Nella Lazio noi vecchi cerchiamo di insegnare gli atteggiamenti giusti ai giovani. Siamo in pochi: io, Lulic, Marchetti, Biglia, Radu, Ciro… Perché anche Immobile nei veterani? Quando fai parte di un gruppo vincente come quello degli Europei, impari in fretta e cambi mentalità. Capisci che il talento non basta se non sai sacrificarti, soffrire e aiutare i compagni“.

NAZIONALE – “La Nazionale di Conte si basava su massima applicazione e ferocia agonistica, come la Juve che non molla mai. Certi concetti li ho imparati a 30 anni, li avessi capiti a 24 la mia carriera sarebbe stata diversa. Se con Ventura l’Italia è cambiata? No, la base è quella: se sai fare risultato soffrendo, come contro Spagna e Macedonia, sei una grande squadra. Sono persone diverse, Conte e Ventura, ma i principi di gioco sono simili. Poi il nuovo ct darà la sua impronta, com’è giusto. Se ci sono dei leader silenziosi anche in Nazionale? Certo: Chiellini, Bonucci, Buffon, De Rossi”. Il 15 c’è Italia-Germania: che effetto  farà vedere Klose assistente di Low? “Nello spogliatoio l’anno scorso già si vociferava che quello sarebbe stato il suo futuro. Il giocatore-simbolo della Germania sulla panchina della nazionale: un segnale importante per il calcio, una cosa romantica”.

NAPOLI-LAZIO –  “Abbiamo dimostrato la nostra mentalità nelle ultime tre partite: a Torino dopo il 2-2 ci siamo rovesciati di nuovo in avanti, contro il Sassuolo abbiamo saputo soffrire. Un risultato positivo a Napoli sarebbe un’ulteriore prova del nostro spessore”. A Napoli si saranno pentiti di non aver scelto Immobile? “Hanno preferito il nome, anche se poi Milik è forte. Nessuno che si sia fatto delle domande sul perché di quei due anni deludenti di Ciro all’estero, magari esaminando il contesto. Brava la Lazio a crederci, è uno da 20 gol a campionato. Segna ogni partita, credo segnerà anche al Napoli: poi toccherà a noi non subire gol”. Se il tridente della Lazio è sottovalutato? “Meglio, così loro capiscono che devono ancora dimostrare tanto. Hanno un talento straordinario, ma serve continuità e sono migliorati molto in questo. Possono diventare i più forti del campionato, Felipe Anderson fa giocate incredibili, è cambiato, maturato, avverte la fiducia del tecnico e di tutto il gruppo: noi gli chiediamo di essere decisivo, lui si sente importante e fa la differenza”.

INZAGHI  – “Tre aggettivi per il mister? Coerente, aperto, ambizioso. Ha voglia di vincere e di emergere, ci trasmette questa energia. È uno vero in tutto quello che fa. Da applausi, poi, come ha gestito il caso Keita. Ora lui  si è messo a disposizione del gruppo, ha capito che il talento non basta, senza spirito di sacrificio non vai da nessuna parte. Nel ritiro in Germania ci siamo dati delle regole, tutti devono rispettarle e remare nella stessa direzione: lì è nata la nuova Lazio. Se mi pesa non giocare la Champions?  “Tanto, è il mio sogno. Ne ho realizzati molti, ho vissuto Europei e Mondiali, ma mi mancano la Champions, un trofeo e un gol in nazionale: in Macedonia era regolare, me l’hanno annullato”.

SUL POSSIBILE TRASFERIMENTO DI DE VRIJ ED ANDERSON – “Dico loro che vincere alla Lazio è unico e che possiamo aprire un ciclo. Ricorderei la festa a Formello per il terzo posto, le emozioni di quella notte. Poi, una volta convinti loro, mi girerei verso Lotito e gli direi che anche la società deve fare la sua parte, imparando dagli errori di due anni fa, quando sbagliammo tutti. Lo sta già facendo e i risultati si vedono, anche se se il cammino è ancora lungo”.

OLIMPICO VUOTO – “L’orgoglio (per la questione delle barriere) a volte può essere più forte dei sentimenti, succede anche nelle liti in famiglia. Ma io nei tifosi vedo una grande voglia di tornare, me ne accorgo dai loro occhi di tigre quando esultano in trasferta: se continueremo a giocare con questo spirito, li convinceremo. Il laziale è particolare: preferisce vincere 2-1 soffrendo che 4-0 in scioltezza”.

AMATRICE – “Si tratta di un’esperienza forte e toccante. Ho apprezzato la reazione e la voglia di ripartire delle gente del posto”.

FUTURO – “Se farò l’allenatore? Non credo proprio. Per me i calciatori che dopo 15-16 anni di ritiri e sacrifici si mettono ad allenare, continuando questa vita, sono un po’ matti. Ho aperto una scuola calcio a Varese, mi dedicherò ai bambini, cercherò di trasmettere i valori positivi dello sport. Però senza tante parole”.

Tare sponsorizza la candidatura di Pioli all’Inter. E su Napoli-Lazio…

Raggiunto dai microfoni di sportmediaset.it il direttore sportivo della Lazio Igli Tare ha parlato della gara di oggi tra Napoli e Lazio e delle voci sempre più insistenti che vorrebbero Pioli alla guida dell’Inter.

Sul momento che sta passando la Lazio: “La squadra sul terreno di gioco sta dando delle risposte importanti. Siamo carichi al punto giusto, veniamo da sei partite dove abbiamo raccolto risultati positivi, abbiamo un grande entusiasmo e dobbiamo sfruttare la situazione anche con il Napoli. Abbiamo un tridente d’attacco molto pericoloso, non solo Immobile ma anche Keita e Felipe Anderson. Ciro non è una sorpresa per il calcio italiano, eravamo certi che se inserito nel complesso adatto alle sue qualità diventa un giocatore importante. Anche in società abbiamo fatto degli inserimenti nuovi come Angelo Peruzzi, abbiamo creato un buon gruppo di lavoro e i risultati si vedono. Non so se il no di Bielsa sia stata una fortuna, come tecnico non si discute, ci sono stati dei problemi che ci hanno portato a questa soluzione e ora siamo tutti felici per come sia finita”.

Su NapoliLazio:  “Il Napoli davanti ai suoi tifosi ha sempre fatto bene ma noi dobbiamo guardare solo in casa nostra, siamo un gruppo con grande qualità e dobbiamo giocarci la partita senza timori referenziali. Non credo che senza Milik la squadra di Sarri sia più debole, ritengo Gabbiadini uno dei migliori attaccanti italiani, mi auguro che contro di noi sia in una giornata storta. Probabilmente ha bisogno di tempo e di fiducia ma è la società a dover risolvere il problema. Milik è forte ma Gabbiadini può sostituirlo senza farlo rimpiangere. Non è una gara decisiva per la Champions, vale tre punti come le altre, è troppo presto per parlare degli obiettivi di fine stagione. Vedremo a marzo dove saremo e dove potremo arrivare. Con i partenopei dobbiamo dare continuità alla classifica che è molto corta, basta sbagliare una gara per ritrovarsi al decimo posto”.

Sulla voce di Pioli allenatore nerazzurro: “Secondo me Pioli è uno dei migliori allenatori italiani, uno dei più bravi con cui ho lavorato alla Lazio. Potrebbe benissimo guidare l’Inter, ha la giusta esperienza e tutte le carte in regole per poterlo fare. Credo che sarebbe la scelta giusta”.

 

#GolPerLaRicerca – Il calcio al fianco dell’AIRC

Oggi sabato 5 e domani 6 novembre il mondo del calcio (squadre, arbitri e media sportivi) si schiera compatto al fianco dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro con Un Gol per la Ricerca, iniziativa promossa in collaborazione con FIGC, Lega Serie A, TIM e AIA. Calciatori, allenatori e arbitri invitano i tifosi a sostenere AIRC con un SMS al 45510 con l’obiettivo di investire su una nuova generazione di ricercatori di talento, i futuri “campioni” della ricerca sul cancro. I più recenti studi confermano che quasi il 70% dei tumori potrebbe essere prevenuto o diagnosticato in tempo se tutti avessimo stili di vita corretti e aderissimo ai protocolli di screening. Gli sportivi sono quindi i migliori ambasciatori dell’importanza dell’esercizio fisico che “andrebbe prescritto come una medicina, perché può essere altrettanto efficace di un farmaco”, come ricordano gli esperti del Sistema Sanitario Britannico. Anche gli Azzurri non faranno mancare il loro contributo a questa importante partita contro il cancro e saranno in campo al fianco di AIRC martedì 15 novembre in occasione dell’incontro amichevole Italia-Germania in programma a Milano. Grazie alla collaborazione con FIGC, la Nazionale Italiana sostiene i giovani talenti della ricerca sul cancro con iniziative sul campo e sui media.

Facciamo tutti insieme un gol per la ricerca!
Mandiamo ora uno o più SMS al 45510
per dire “Contro il cancro, io ci sono” | #GolPerLaRicerca