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Gregucci entusiasta di questa Lazio: “E’ la quarta forza della serie A”

Intervistato dalla redazione di TuttoMercatoWeb Radio nel corso della puntata odierna di ‘Avanti Lazio’, il tecnico Angelo Gregucci parlato della Lazio Dopo Juventus, Roma e Napoli è la squadra più forte del campionato a livello tecnico. Inzaghi è un mio amico, lo conosco molto bene. In Italia facciamo in fretta a dare dei giudizi definitivi, ma dobbiamo valutare Simone in prospettiva. Nel settore giovanile ha fatto benissimo, conosce i giovani alla perfezione. Cataldi? Prometteva tantissimo dopo l’esperienza di Crotone. Ora vive un periodo di stallo. Ha solo 20-21 anni, ora dovrà dimostrare carattere. Questo è il momento decisivo della sua carriera”.

Garlini: “Contro il Genoa conta solo la vittoria, a ogni costo”

Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex attaccante biancoceleste Oliviero Garlini.

“Immobile è in un momento importante della sua carriera, si vede che è motivato e convinto e si sacrifica molto anche per la squadra. Se il numero 17 biancoceleste può raggiungere quota 30 gol? Di utopico non c’è nulla nel calcio, esiste solo la voglia di far bene. Sia con la Lazio sia con la Nazionale è il calciatore, sotto l’aspetto realizzativo, quello che sta meglio di tutti.

Non so se la sosta possa influire sul rendimento della squadra, dipenderà dalla voglia che hanno i calciatori di migliorare anche in questi periodi e da come si sono allenati i ragazzi durante queste settimane. La Nazionale c’è per tutti in questo momento, l’importante è essere sempre pronti.

Cataldi è un giocatore che Ventura ha osservato, e se lo ha convocato vuol dire che il centrocampista biancoceleste se lo è meritato.

Contro il Genoa la Lazio dovrebbe vincere per dare continuità alle prestazioni e al risultato. I genoani sono una squadra scorbutica e strana, ha giocatori importanti che vogliono mettersi in mostra per ambire a squadre più blasonate. Bisogna stare molto attenti alla loro fase offensiva, stanno bene fisicamente ed esprimono un calcio diverso da tante squadre. Bisogna riuscire in tutti i modi a portare a casa il risultato sacrificando, se necessario, la prestazione. I ragazzi devono star bene mentalmente, anche coloro che torneranno dagli impegni con le Nazionali.

I ritmi e la concentrazione dovranno restare alti, la Lazio ha dimostrato di saperlo fare. Dipenderà tutto dai calciatori che scenderanno in campo. Immobile avrà il morale alle stelle perché si sta sacrificando, sta mettendo in mostra ciò che può fare: è importante per la Lazio e per la Nazionale.

Pavoletti e Immobile hanno caratteristiche simili. Il genoano fisicamente è diverso dal laziale, ma negli ultimi 16 metri ti permette di far entrare in area anche i compagni. Immobile ha una visione diversa del gol, è più goleador perché è un giocatore che quando si trova negli ultimi 16 metri la porta la vede sempre.

Se la Lazio non segna da fuori area vuol dire che l’allenatore sta lavorando molto bene e che sta valorizzando elementi come Keita e Anderson che se sono bravi nell’uno contro uno, e che permettono ad Immobile d’entrare in area. Quest’ultimo può rendere ancora di più giocando anche fuori dall’area essendo bravo anche nel calcio da fuori.

Immobile non ha mai fatto il fantasista, è molto bravo nell’uno contro uno e difende bene il pallone, ma la Lazio in questo momento non ha un’altra punta che possa sostituire il centravanti di Torre Annunziata.

Per battere il Genoa, la Lazio deve giocare il pallone come ha sempre fatto, tenendo sempre in mano il pallino del gioco facendo correre l’avversario. Devono riuscire a mettere in condizione Keita e Felipe di sfruttare l’uno contro uno per far inserire Immobile, Milinkovic e Parolo. Se i due esterni saranno bravi a trovarsi, per i biancocelesti non ci dovrebbero essere problemi a vincere”.

Bierhoff attacca il calcio italiano

Intervistato da Rai Sport prima dell’amichevole Italia Germania, l’ex stella del Milan e oggi team manager della nazionale tedesca Oliver Bierhoff è tornato a questa estate, quando la nazionale teutonica eliminò gli azzurri di Conte da Euro 2016: “Alla fine conta la vittoria, contro l’Italia abbiamo avuto un po’ di fortuna. Siamo stati stupidi a pensare che dopo l’1 a 0 la partita fosse finita ma l’Italia ci ha messo in difficoltà riuscendo a pareggiare. Vincere ai rigori è una mezza vittoria. Gli italiani sono minimalisti, si accontentano dell’1 a 0 o del risultato mentre noi siamo una squadra giovane, ci divertiamo in campo e cerchiamo sempre il bel gioco, oltre alla vittoria. Dobbiamo essere più concreti, anche contro Irlanda e Repubblica Ceca potevamo fare tanti gol come contro il San Marino. Gli allenatori e i giocatori italiani sono preparatissimi, consiglio sempre ai club tedeschi di puntare su di loro, ma il calcio tedesco è cambiato negli ultimi anni. Toni ha fatto bene al Bayern Monaco, ma in questo momento è difficile giocare in Germania, è un calcio più fisico e meno tattico”.

NAZIONALE – Ventura profeta: “Registratevi le mie parole di oggi…”

Ai microfoni di Rai Sport, Giampiero Ventura ha parlato del futuro della Nazionale: “Spero ci sia la voglia di migliorarsi contro i campioni del mondo, sarà utile per fare delle verifiche dal punto di vista tattico, tecnico e mentale. Queste partite ti fanno crescere. Modulo? Sono i giovani che interpretano la gara, il rischio è quello di bruciare quanto di buono fatti in questi 4 giorni”.

Ventura è fiducioso per il futuro: “Sono fiducioso per la qualificazione e per il dopo, perché dal giorno che sono arrivato ho trovato l’umiltà dei senatori e l’entusiasmo di quelli che sono arrivati. C’è voglia di crescere, tutti hanno detto voglio diventare e non io sono, questo è importante per la crescita. Questo è un momento importante per il futuro che se non viene disperso e viene preservato ci può dare delle soddisfazioni. Tenete questa registrazione che magari la potete riutilizzare in futuro”.

ITALIA GERMANIA – Le formazioni ufficiali: Ventura non rinuncia a Immobile

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Queste le formazioni ufficiali di Italia Germania, amichevole di lusso che inizierà alle 20:45.

ITALIA (3-4-3): Buffon; Rugani, Bonucci, Romagnoli; Zappacosta, Parolo, De Rossi, Darmian; Eder, Belotti, Immobile. In panchina: Donnarumma, Perin, Astori, Antonelli, De Sciglio, Izzo, Cataldi, Gagliardini, Verratti, Bernardeschi, Bonaventura, Candreva, Insigne, Sansone, Zaza Allenatore: Giampiero Ventura

GERMANIA (4-2-3-1): Leno; Mustafi, Höwedes, Hummels; Kimmich, Goretzka, Rudy, Weigl, Gerhardt; Gündogan; Müller. In panchina: Neuer, Ter Stegen, Boateng, Hector, Henrichs, Mustafi, Tah, Brandt, Gundogan, Khedira, Meier, Volland, Gomez, Gotze. Allenatore: Joaquim Loew

FOTO – La Lazio carica de Vrij

In una settimana in cui de Vrij è stato oggetto di “paparazzate” e presunti scandali, l’olandese continua a lavorare per tornare in campo il prima possibile. Impossibile il suo recupero domenica contro il Genoa, possibile qualche scampolo contro il Palermo per mettere minuti nelle gambe in vista del derby del 4 dicembre, meta scelta da Stefan per tornare in campo. Intanto, su twitter la Lazio ha fatto sentire la sua vicinanza al difensore postando una sua foto in piscina con commento “ti aspettiamo più forte di prima”.

Onofri: “Lazio squadra forte ma per loro…”

Dopo la sosta per le qualificazioni Mondiali riparte la Serie A. Ospite dei biancocelesti allo stadio Olimpico il Genoa del tecnico croato Ivan Juric. Per presentare la gara tra la squadra di Simone Inzaghi e i grifoni è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia l’ex bandiera rossoblù Claudio Onofri: “Il Genoa sta facendo bene, è una buona squadra a cui manca però un vice Pavoletti, la cui assenza si è sentita molto. La Lazio invece è una signora squadra, ha ottimi giocatori e merita di trovarsi in alto in classifica. Inoltre ora rientreranno anche diversi infortunati illustri. Tuttavia per i biancocelesti non sarà una gara facile”.

Sul campionato: “La lotta per le prime piazze è difficile mentre credo sia più scontato il finale per la lotta retrocessione dove, almeno due squadre su tre, sono già destinate alla Serie cadetta anche se il campionato è lungo e può capitare qualsiasi cosa”.

Infine una battuta sulla polemica MullerSan Marino: “Non sono d’accordo con il tedesco, il calcio è di tutti. E’ giusto che anche le piccole squadre prendano parte alle competizioni mondiali. E comunque, rispetto ai miei tempi, le distanze sono minori. Ora non è più facile andare a vincere con le squadrette”.

 

Oddi: “Genoa squadra ostica per i biancocelesti”

Per parlare della gara di domenica tra Lazio e Genoa è intervenuto ai microfoni di Radiosei Giancarlo Oddi. L’ex difensore biancoceleste si è detto alquanto guardingo e cauto nei confronti dei rossoblu di Ivan Juric: “Il Genoa è una squadra ostica, specialmente per noi. Sarà una gara più impegnativa delle altre, quello ligure è un gruppo che punta molto sulla fisicità e inoltre corre molto. Juric da quando è a Genova è cambiato, a Crotone non mi sembrava così focoso, ora sembra un altro. In Calabria dopo le partite mi sembrava più pacato. La squadra lo segue, i giocatori liguri non mollano facilmente, hanno preso molti gialli ma questo gli ha anche permesso di subire pochi gol. In attacco sono pericolosi ma la Lazio in questa stagione ha una difesa più strutturata rispetto alle precedenti”.

 

FORMELLO – Rientrano i primi nazionali

Dopo due giorni di riposo i ragazzi di Inzaghi tornano a Formello per riprendere la preparazione in vista della gara di domenica con il Genoa. Nel centro sportivo biancoceleste si rivedono i primi nazionali. Keita, Strakosha e Lulic,  impegnati solo nel fine settimana, tornano a sudare agli ordini del tecnico laziale. Il bosniaco ha lavorato in palestra e da domani rientrerà in gruppo. Ottime le condizioni di Felipe Anderson e Bastos: il brasiliano era rimasto a riposo da giovedì scorso per un fastidio al ginocchio, così come l’angolano, reduce dalla lesione al flessore, ma oggi  hanno sostenuto tutto l’allenamento con il gruppo. Riposo precauzionale per Marchetti. Differenziato per Djordjevic, che non prende parte neanche alla partitella finale. Per De Vrij continua la riabilitazione in piscina. Il dito non fa più male ma è presto per indossare gli scarpini. L’obiettivo del difensore olandese è tornare per il derby del 4 dicembre. Contro la Roma ci sarà Lukaku, che sta recuperando dalla distorsione alla caviglia. Il terzino belga lavora a parte con il preparatore Bianchini sulla sabbia per tonificare i muscoli. Difficile recuperi già con il Genoa, ma probabilmente tornerà a disposizione per la gara succesiva a Palermo.

Genoa: rientrano i primi Nazionali

Prosegue al Centro Sportivo Signorini di Pegli la preparazione del Genoa in vista della difficile gara di domenica contro la Lazio di Simone Inzaghi, in programma alle 15 allo stadio Olimpico di Roma. Per i ragazzi di Juric prima una fase di riscaldamento in palestra. Sul campo d’allenamento anche Pandev e Biraschi, rientrati dalle rispettive Nazionali, mentre nei prossimi giorni torneranno tutti gli altri. Presente anche Burdisso che ha effettuato dei giri di campo come il compagno Ocampos. Scambi con il pallone per il trio VelosoPandevBiraschi che poi, seguiti da Juric, hanno lavorato sui triangoli con susseguenti cross e tiri in porta. La preparazione riprenderà domani, atteso il rientro di altri Nazionali.

 

Proposta choc della Lega – Il campionato inizi a Ferragosto!

Stamane è stato presentato il bilancio integrato della Figc alla Triennale di  Milano, e Maurizio Beretta ha parlato della proposta avallata anche dal CT della nazionale Giampiero Ventura, di iniziare il Campionato di Serie A il 13 agosto. Queste le parole del Presidente della Lega: “Ne parleremo nelle sedi opportune. Il calendario è un tema tipico da Consiglio di Lega, che poi riferisce in Assemblea. Può essere – spiega – che se ne faccia già un primo accenno informale venerdì (durante il consiglio) poi è chiaro che quando ci dedicheremo ai calendari il tema sarà valutato”. Una proposta per far riposare più i giocatori durante il periodo natalizio ma che, come spesso capita, penalizza i tifosi. Basterebbe infatti ridurre il campionato a diciotto squadre e ci sarebbe anche più spazio per la nazionale. Non osiamo immaginare un Lazio-Chievo il 13 agosto. Gli altri campionati iniziano prima anche per via di diverse condizioni climatiche e sociali. Noi di laziochannel.it chiediamo solamente un calcio più vicino alle richieste dei tifosi e non soltanto alle esigenze televisive. Il 13 agosto noi stiamo in vacanza!

Peruzzi: “Bravo Inzaghi, Lazio continuiamo così…”

Angelo Peruzzi, tornato a Formello col ruolo di dirigente, ha parlato ai microfoni di SportMediaset dell’ottimo momento della Lazio: “In questo momento stiamo facendo molto bene, stiamo cavalcando l’euforia e i ragazzi hanno capito che il risultato lo fa la squadra e non i singoli: se continueremo a capire questa cosa arriveremo lontano“.

Poi elogia mister Inzaghi: “E’ stato bravissimo a gestire tutte le situazioni nel migliore dei modi. Tutti i giocatori si sentono parte del progetto, anche l’ultimo della rosa ha trovato spazio

Parla poi del nuovo fenomeno Donnarumma: “Se sarà l’erede di Buffon in Nazionale, lo dovrà decidere Ventura. E’ impossibile fare un paragone tra i due, anche perché Buffon ha scritto la storia, sta ancora bene e sta facendo benissimo. Sul fronte opposto Donnarumma ha l’età dalla sua parte: a 17 anni, è titolare in Serie A, ha dei mezzi fisici importantissimi e il suo modo di stare in porta mi ha impressionato. E’ altissimo ma è anche molto agile e rapido e quando prende gol rimane tranquillo e non accusa il colpo: questo aspetto è molto importante per un portiere e per la difesa. Tutto dipenderà da lui, ha tutto per diventare un grandissimo

Infine su Italia – Germania di stasera: “In Nazionale non esistono amichevoli, specialmente contro squadre di livello come la Germania. Secondo me i giocatori sentiranno più questa gara che quella giocata contro il Liechtenstein. Anticipare il campionato come ha chiesto il CT? Sicuramente se ne può parlare, però ci sono varie problematiche: giocare 4 giornate con il mercato aperto non mi sembra il massimo.

 

MERCATO – Dalla Spagna, Rudi Garcia chiama Djordjevic

“A volte ritornano”, potrebbe essere questo lo slogan di Filip Djordjevic, infatti sembra che sarà di nuovo la Francia la destinazione del centravanti serbo, infatti oltre il Lione, anche l’Olympique Marsiglia, che potrebbe offrire la cifra di 8 milioni richiesti da Lotito. Secondo quanto riporta il giornale spagnolo Sport, il ds dell’OM Zubizarreta sta cercando di intavolare una trattativa per portare il numero 9 biancoceleste alla corte di Rudi Garcia, in modo da poterlo affiancare a Gomis. Presto la squadra francese potrebbe mettere sul tavolo una cifra tra gli 8 e i 10 milioni: superando di gran lunga l’offerta dei rivali del Lione. Un duello tutto transalpino che potrebbe scatenare un’asta che la Lazio accetterebbe di buon grado.

Liverani: “La Lazio può puntare in alto!”

Ai microfoni di Radio Incontro Olympia è intervenuto l’ex centrocampista Fabio Liverani, parlando del prossimo impegno della squadra del suo ex compagno Simone Inzaghi: “La Lazio ha un organico superiore, il Genoa si fonda su una buona organizzazione e qualche buon singolo nell’1 vs 1. Nella qualità i biancocelesti sono superiori. Hanno perso punti con le piccole che mascherano un po’ la classifica. Tra l’8° e l’11° posto i grifoni ci possono stare. La Lazio sicuramente deve puntare a posizioni più alte.

Conclude poi paragonando il Derby di Roma con quello della Lanterna: “L’ambiente rossoblù è molto particolare. I tifosi sono molto passionali e attaccati alla squadra. Sono il club più antico d’Italia e hanno delle percezioni di legame forti. La loro curva è sempre piena e accompagna la squadra. Dopo il derby di Roma quello di Genova è sicuramente il più caldo. Lo stadio si riempie e l’ambiente diventa rovente. Quello della capitale purtroppo perde un po’ con meno tifosi. Quando giocavo io si sentiva già dal pullman.

Radu: “Inzaghi è un ottimo allenatore!”

Simone Inzaghi e Stefan Radu, prima compagni di squadra ora il primo allenatore del secondo. Il terzino romeno è uno dei punti fermi della difesa biancoceleste ed ha elogiato il suo ex compagno di squadra, tramite la Gazzetta dello Sport: “Inzaghi è cambiato molto rispetto a quando era calciatore. Devo essere sincero, prima avevo molte difficoltà a immaginarmelo in panchina a fare l’allenatore. Ora invece penso che sia un ottimo tecnico, con lui vinceremo molto e anche Inzaghi stesso avrà successo

Focolari esplicito sul problema Olimpico

Il giornalista Furio Focolari è intervenuto nella trasmissione radiofonica “Laziali On Air“, sugli 88.100 FM di Elleradio, per parlare di Lazio e dell’ormai prossima ripresa del campionato, con la squadra di Simone Inzaghi impegnata domenica prossima contro un avversario ostico: il Genoa di Juric. Una prima considerazione sulla difficile situazione che i tifosi stanno vivendo a Roma, costretti ad allontanarsi sempre più dallo stadio Olimpico: “Mi sembra che la conclusione sia molto semplice, non si vuole più che la gente vada allo stadio. E’ un modo tipico di risolvere le cose in questa città, qui se le cose si rompono o danno problemi non si aggiustano, si chiudono. E’ successo lo stesso al famoso salitone del Don Orione, sono caduti due alberi e la strada è chiusa da otto mesi. La stessa cosa allo stadio. I tifosi danno fastidio, richiedono attenzione e si spazza via il problema. Se ti costringo a parcheggiare ad otto chilometri dallo stadio, difficilmente ci andrai”.
Si potrà rivivere lo stadio così come era anni fa?
“Sinceramente ci credo poco. La Roma ci sta provando con la costruzione del nuovo stadio e, se rispetterà le regole fissate, potrebbe anche riuscirci. La Lazio non credo che ci riuscirà mai perché non c’è la volontà delle istituzioni di risolvere il problema e perché al presidente della Lazio poco interessa di riportare i tifosi allo stadio”.
Tornando alle cose di campo, la Lazio è attesa da due partite delicate prima del derby. Ci si poteva aspettare una Lazio di questo livello?
“No, non me l’aspettavo per una serie di motivi. Non mi aspettavo un Inzaghi già pronto per questi livelli, non mi aspettavo neanche che Keita tornasse a questi livelli dopo i capricci dell’estate. Mi aspettavo un ottimo Immobile, ma non quasi capocannoniere del campionato come adesso. Il problema storico, atavico della Lazio è il famoso braccino: ogni volta che si presenta un’occasione importante la Lazio la fallisce. Sfruttando le due partite prima del derby si potrebbe giocare contro la Roma standole col fiato sul collo in classifica. Le partite contro Genoa e Palermo nasconderanno questo tipo di insidie”.
Il divario con la Roma quest’anno si è ridotto?
“Mah, magari se la Lazio avesse avuto sei-sette rigori a favore come la Roma questo divario si sarebbe quasi annullato. Vedo la Roma ancora leggermente superiore tecnicamente, ma non avendo le coppe la Lazio può sfruttare al meglio le opportunità che il campionato le offre”.
In casa biancoceleste devono essere messi nero su bianco ancora molti rinnovi di contratto particolarmente importante:
“Uso una metafora per rendere l’idea. Io penso che se uno ha una moglie molto bella, ma spendacciona, debba preferirla a uno sgorbietto che spende poco”.
Questa sera tornerà in campo la Nazionale contro la Germania. Ci si poteva aspettare un Immobile a questi livelli anche in azzurro?
“Dico la verità, Immobile era il giocatore sul quale avevo le maggiori aspettative a inizio stagione. Spesso a Radio Radio due anni fa confrontavamo Destro, allora centravanti della Roma, a Immobile, allora centravanti del Torino. Io ho sempre pensato che, come si dice, fosse un paragone tra “qualcos’altro” e la cioccolata. Destro fa un sacco di tap-in, Immobile è un attaccante che realizza gol meravigliosi, è una punta completa. Ha faticato all’estero come moltissimi giocatori italiani della sua generazione, ha trovato ora l’occasione per esplodere anche con l’Italia. E’ come il discorso dell’articolo quinto: chi ha più soldi ha vinto”.

Alessandro Nesta critica il calcio italiano

Pochi mesi dopo Euro2016 è ancora Italia-Germania. Torna in campo stasera la Nazionale di Ventura – seppur in amichevole – e lo fa proprio contro i tedeschi dopo il doloroso precedente di questa estate. Quel giorno ci vollero diciotto calci di rigore per conquistarsi un posto in semifinale. Era l’Italia di Conte: non bella ma che sapeva entrare nel cuore degli Italiani. Quella attuale di Ventura invece sembra essere ancora alla ricerca di se stessa. L’ex capitano della Lazio e difensore azzurro Alessandro Nesta, sa perché la nazionale italiana sta vivendo questa situazione poco felice e lo attribuisce alla scarso materiale messo a disposizione del CT di turno. Ritiene che la squadra di Conte abbia fatto davvero il massimo. D’altronde l’attuale allenatore del Miami FC ha vissuto i tempi migliori del calcio nostrano: “Credo che l’Italia non potesse pretendere di più. Oggi non c’è sufficiente qualità per giocarsela contro i tedeschi o contro le altre grandi Nazionali. L’Italia – prosegue ai microfoni di Omnisport – ha giocato un grande Europeo in rapporto al materiale a disposizione di Conte. Merito di un grande commissario tecnico come Antonio”. La sua eredità è stata presa da Giampiero Ventura“Se riuscirà a risollevare gli azzurri? Non lo so. Vedremo. Sarà soltanto il campo a dirlo”. Battute finali su Mario Balotelli. Che sta vivendo un ottimo momento di forma al Nizza, ma sembra ormai uscito dal giro della Nazionale: “Sta solo a lui tornarci. Ha avuto così tante possibilità… Qualche volta ha giocato bene, ma deve ascoltare gli allenatori perché è incredibile che un talento del genere non sia in Nazionale. Ed è solo colpa sua”.

Biava: “Lazio più pericolosa davanti, ma occhio al pressing del Genoa”. E sulle ambizioni Champions…

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Domenica riparte il campionato dopo la sosta per le Nazionali, con la sfida tra Lazio Genoa. Una gara molto sentita dal doppio ex Giuseppe Biava, che è intervenuto per dare il proprio commento ai microfoni di ‘Lazio Style Radio 89.3’.

Sull’esperienza in rossoblu: “Sono stato bene a Genova, ho vissuto un anno e mezzo bello arrivando ad un passo dalla Champions League. Ho un bel ricordo di quando ho giocato in quella piazza. Non ho contatti con la dirigenza, perché da allora è cambiato quasi tutto. Però ho ancora qualche contatto con qualche magazziniere“.

Sull’avventura in biancoceleste: “Arrivai l’ultimo giorno di mercato, a febbraio. Non avrei mai pensato che il Genoa mi facesse andar via, visto che ero titolare inamovibile. Disputai la prima partita con Ballardini in panchina e la Lazio terz’ultima in classifica. Poi arrivò Reja e conquistando la salvezza. Da lì in poi ho avuto tante soddisfazioni e bei ricordi, come la Coppa Italia contro la Roma“.

Sul momento attuale delle due squadre: “Mi stanno piacendo, hanno tanti giovani. La Lazio in attacco fa più paura del Genoa, ma i liguri aggrediscono molto e non ti permettono di ragionare. Sono sicuro, però, che in casa i biancocelesti faranno uscire quelli che sono i loro valori e, magari con un po’ di fatica, porteranno a casa i tre punti. Il Genoa all’inizio era partito bene, poi ha perso uno po’ di smalto. La Lazio invece in attacco ha più qualità e forse anche a livello offensivo crea molte occasioni, senza dimenticare i giovani, bravi e che sanno creare molti pericoli“.

Su Inzaghi Juric: “Ho avuto la fortuna di averli entrambi anche come compagni di squadra. Come tecnici sono emergenti, ma stanno dimostrando il loro valore. Inzaghi è preparato, come pure lo stesso Juric, ed ha lanciato molti giovani già dalla scorsa stagione“.

Sul suo attuale ruolo di allenatore degli Juniores del PontisolaAl momento ci troviamo al terzo posto, a soli tre punti dalla prima. Sto imparando anche io il mestiere, mi diverte. Anche se era più semplice fare il giocatore, spero comunque di poter arrivare al livello di Inzaghi“.

Sulla difesa della Lazio: Stanno facendo bene tutti, Wallace, Bastos ed Hoedt. Nonostante la giovane età, stanno superando alla grande l’assenza di un calciatore come de Vrij. Quando la squadra rende, infatti, il singolo viene esaltato e ciò porta benefici a tutti. Ci sono anche giocatori esperti come Marchetti e Radu, ma la prestazione dei singoli, ripeto, viene esaltata dal gioco di squadra“.

Sulle ambizioni ChampionsL’entusiasmo c’è: Inzaghi è stato bravo a creare questo gruppo e a coinvolgere tutti. Si vede che si divertono e sulle ali dell’entusiasmo possono arrivare in alto. Anche se ci sono altre squadre come Juve, Roma e Napoli che stanno avanti. Bisognerà approfittare del fatto che queste hanno le coppe, io ci spero. Soprattutto per il pubblico, che merita ed ha voglia del grande calcio“.

Sulla sfida di domenicaConosco Juric e non credo che verrà a chiudersi nella propria area, ma aggredirà la Lazio per non farla ragionare facendo pressing sui centrocampisti e i difensori. La Lazio dovrà essere brava a far girar la palla e sfruttare gli attaccanti che sono bravi nella profondità e nell’uno contro uno“.

PAIDEIA – De Vrij, notizie agrodolci per Inzaghi

AGGIORNAMENTO ORE 13:00 –  All’uscita dalla clinica, il gigante olandese ha confermato ai cronisti presenti che sta bene quando cammina e di non sentire alcun dolore, ma ha anche confessato di non aver ancora  tentato di forzare e non ha ancora iniziato a correre per cercare di recuperare la forma atletica ottimale che può consentirgli di aiutare i compagni che in sua assenza non stanno sfigurando. Non è sicura quindi assicurata la sua presenza contro il Genoa, al massimo Inzaghi lo porterà in panchina se inizierà regolarmente a correre. De Vrij spera di rientrare al più presto per affrontare il derby nella migliore condizione possibile. Si attendono comunicati ufficiali dei medici biancocelesti a riguardo.

Giornata di controlli per Stefan de Vrij. Dopo l’infortunio al quinto metatarso è oggi atteso, in Paideia, il gigante olandese er fare il punto sul suo programma di recupero. De Vrij ha già tolto le stampelle ed integrato il lavoro in palestra. Alle 10.30, effettuerà dei controlli grazie ai quali Simone Inzaghi saprà quando far tornare in campo il pilastro della sua difesa. Spera di rimetterlo in campo già a Palermo il prossimo 27 novembre. Già lo scorso anno, per il problema al ginocchio, non fu del match. Quest’anno vuole esserci a tutti i costi.

Seguiranno aggiornamenti…

SCUDETTO 1915 – Abodi controcorrente: “Ho grande rispetto per la storia, ma…”

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Domenica all’Olimpico andrà in scena Lazio-Genoa e non sarà certamente una partita come le altre. Le due squadre, infatti, sono al centro della questione, la cui discussione sta tenendo fortemente banco negli ultimi giorni negli uffici della Federazione, relativa all’assegnazione dello scudetto del 1915 ex aequo ad entrambe. Una vicenda sulla quale è intervenuto anche Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B. Queste le sue parole, ai taccuini de ‘Il Tempo’:

Ho grande rispetto della storia, ma non riesco a comprendere fino in fondo il significato di questa richiesta presentata ad un secolo di distanza. Nel 1915 la Lazio era una realtà consolidata, già allora avrebbe potuto far valere le proprie ragioni, dal momento che conosceva nei minimi dettagli gli avvenimenti accaduti“.