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Pagelle Lazio-Parma: Pedro incanta, Dia e Castellanos flop imbarazzanti. Solo cinque si salvano



I voti e le prestazioni dei protagonisti di Lazio-Parma: scopri chi ha fatto la differenza nella 34ª giornata di Serie A! #SerieA #LazioParma #Pagelle

Immaginate una partita di Serie A dove ogni mossa può cambiare il destino di una squadra: nella sfida tra Lazio e Parma, valida per la trentaquattresima giornata del campionato 2024/25, i voti ai giocatori rivelano storie di alti e bassi che potrebbero sorprendervi. Chi sono i veri eroi e chi ha inciampato? Scopriamolo attraverso le pagelle, dove emergono prestazioni che mixano resilienza e errori fatali, tenendovi incollati fino alla fine.

Partiamo dal portiere Mandas, che si è guadagnato un 6 per la sua affidabilità costante. "Da sottolineare la grande parata su Pellegrino nella ripresa" – questa frase evidenzia come il suo intervento sia stato un momento chiave, salvando la Lazio in un frangente critico, anche se non ha colpe sui gol subiti. È un esempio di come un singolo gesto possa fare la differenza in una partita altrimenti complicata.

Sulla fascia difensiva, Marusic ha faticato a mantenere l’equilibrio, meritandosi un 5,5. Ha provato a spingere in avanti con regolarità, ma ha concesso troppi spazi al Parma, permettendo agli avversari di sfruttare le sue lacune. Gila, con un 5, ha tentato di orchestrare la manovra dal basso, mostrando qualche buona copertura, ma ha commesso errori gravi: la sbavatura sul gol di Ondrejka e quel pallone sanguinoso regalato a Pellegrino, che hanno pesato sul risultato.

Romagnoli, valutato 5,5, non è stato esente da responsabilità sui gol di Ondrejka, rappresentando un passo indietro rispetto alle sue ultime uscite. Pellegrini, con un 6, ha condiviso le difficoltà della difesa sui due gol, andando in evidente difficoltà, ma si è riscattato nel finale con "l’assist delizioso per Pedro" – questa espressione sottolinea la precisione e l’eleganza del suo passaggio, che ha ravvivato le speranze della Lazio in un momento cruciale.

A centrocampo, Guendouzi ha ricevuto un 5,5 per una prestazione non all’altezza del solito: corre tanto, ma non incide nel gioco come ci si aspetterebbe. Rovella, con un 6, ha provato a imporre ordine in un centrocampo caotico, lottando più dei compagni in una serata complicata. Dal 71′, Vecino è subentrato con un 6, mostrando un ingresso energico e l’atteggiamento giusto per provare a ribaltare la situazione.

Sulle ali, Isaksen ha sprintato con impegno, meritandosi un 5, ma ha fallito nel dialogo con i compagni. Dal 71′, Tchaouna è entrato con un 4,5, sbagliando praticamente tutte le scelte, un aspetto che potrebbe far riflettere sui cambi tattici. Dia, con un 5, è partito bene sfruttando il suo fisico per inserirsi tra le linee, ma è scomparso col passare dei minuti. Dal 57′, Pedro ha cambiato le carte in tavola con un 7,5, portando voglia e cattiveria che hanno ridato fiato alla Lazio con una doppietta da sogno.

Zaccagni, valutato 5,5, ha tentato di scuotere la squadra con le sue iniziative personali, ma si è arreso con il tempo. Dal 71′, Noslin è subentrato in modo impreciso e pasticcione, non lasciando un segno positivo. Infine, Castellanos ha chiuso con un 5: corre un po’ a vuoto, non sempre servito dai compagni, e ha visto annullato un gol in una serata complessivamente negativa.

L’allenatore Baroni, con un 5,5, ha dovuto gestire due gol subiti a freddo, uno nel primo tempo e uno nella ripresa, con la squadra incapace di reagire. Ha azzeccato la mossa di inserire Pedro, a cui deve molto per ravvivare la partita, ma overall, è stata una prova che lascia spazio a riflessioni su come migliorare in futuro. Una serata di alti e bassi che, come spesso accade nel calcio, tiene i tifosi con il fiato sospeso per le prossime sfide.


di Enzo Giordano

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