Sappiamo quanto il calcio sia cambiato. Ad oggi il business non ruota attorno solo agli incassi dalle competizioni, bensì anche dal marketing e dalle sponsorizzazioni. Certo, una competizione europea ti permette di ottenere sia l’incasso dalla qualificazione, ma anche dalla visibilità che essa ti porta, per essere appetibile agli occhi di grandi sponsor, in cerca di investimenti.
Ma se poi queste occasioni non vengono colte, ecco che si rischia di rimanere con il cerino in mano. La società capitolina da tempo soffre dell’assenza di uno sponsor degno del livello della squadra, che sia disposto a offrire delle cifre adeguate alle richieste di Lotito. Ma spesso le volontà delle due parti non si sono mai venute incontro, ed è quello che è capitato alla Lazio, gestita dall’allora ds Igli Tare. Dopo diversi anni si è venuto a conoscenza del fatto che i biancocelesti avrebbero potuto avere uno sponsor giapponese di grande livello, alle cifre richieste dal presidente Claudio Lotito. Ne ha parlato a proposito, in un collegamento a Radio Laziale Franco Spicciarello, esperto in relazioni istituzionali.
Spicciarello ha rivelato: “Il 26 maggio 2013 ero allo stadio con l’ambasciatore del Giappone, stavamo lavorando per portare uno sponsor giapponese alla Lazio. L’unica condizione era avere un giocatore di nazionalità giapponese in rosa. Lo sponsor, era disposto addirittura a pagare lo stipendio. Dopo due settimane arrivò la risposta: ‘Al ds Tare non interessa avere un giocatore giapponese in rosa’. Decine di milioni di euro furono così buttati”.
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