Il calciomercato Lazio é, storicamente, l’argomento che più causa dibattiti e nervosismo per i tifosi biancocelesti: i tempi dei mercati di Cragnotti ormai sono un lontano ricordo e si aspetta sempre l’arrivo del top player pronto da gettare in campo (nonostante i valori di mercato ci insegnino che senza un enorme esborso economico é quasi impossibile).
Il problema é che a molti tifosi manca la pazienza di aspettare che un calciatore, magari venuto dall’estero, di ottime prospettive, possa ambientarsi e dare il meglio di sé una volta calatosi in una nuova realtà.
L’esempio lampante? Gustav Isaksen. Qualcuno a gennaio lo avrebbe scambiato con Ngonge (!!!). Bollato dopo la scorsa stagione come incompiuto, molti si erano spazientiti dopo la prima parte di questa annata. Baroni ha atteso il suo gioiellino, gli ha dato fiducia e nel 2025 ha avuto un vero e proprio rendimento da top player. Ora fa gola a tante big del calcio europeo.
Vogliamo parlare del mercato di gennaio? Anch’esso etichettato come fallimentare da molti: Belahyane ieri ha dato vita a una prestazione mostruosa, ordinato e sempre incisivo, ha anche aiutato Rovella a liberarsi di compito difensivi facendo sì che il centrocampista azzurro dominasse qualche metro più avanti. Provstgaard é entrato all’improvviso, al Gewiss Stadium, per il suo esordio in Serie A: un leone che non ha mai avuto paura di chi gli si parava davanti. Aspettando Ibrahimovic, sicuramente il più talentuoso degli acquisti di gennaio.
Da tifosi, dobbiamo avere pazienza: lasciamo questi ragazzi mentalmente liberi di diventare i top player che meritiamo.
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