Lazio – Napoli finisce 2-2, un pareggio che lascia l’amaro in bocca ad entrambe le squadre, che guadagnano punto in classifica poco risolutivo. “Alti e bassi”, così potremmo racchiudere in una frase, la sintesi di questa partita.
La Lazio, ha iniziato subito con la strada in discesa, proiettandosi in avanti e trovando uno splendido gol di Isaksen che sta vivendo un momento d’oro. Respinta di testa di Rrahmani, la palla arriva tra i piedi del danese che, con un fulmine da 30 metri, trafigge Meret. Il pareggio arriva poco dopo, grazie a un errore di Provedel: rilancio sbagliato questa volta, palla a Raspadori che tira sotto le gambe del portiere, doppio errore e pareggio Napoli. Da questo momento la Lazio sembra aver accusato il colpo, la manovra rallenta e si punta a non subire il gol.
Nel secondo tempo è la formazione biancoceleste a sfiorare il vantaggio, con la discesa di Nuno Tavares, che la mette tesa nella direzione di Isaksen che di prima, calcia senza trovare la porta da pochi metri. al 62′ i partenopei trovano il vantaggio in modo rocambolesco, con Gila che devia fortuitamente da terra una conclusione di Raspadori e Marusic che poi spedisce involontariamente nella propria porta. La squadra di Baroni, tuttavia, non si perde d’animo: dopo un gol di rovesciata annullato a Zaccagni, il tecnico decide di buttare nella mischia Dia. L’attaccante, convocato in extremis diventerà l’uomo decisivo. Al minuto 87’di sinistro, trafigge Meret, è 2-2.
Una partita sfortunata per i biancocelesti, due gol subiti a causa di errori goffi da parte dei difensori, ma con la determinazione e la voglia di vincere, la squadra ha saputo reagire bene, ispirandosi alla Lazio di qualche anno fa, con un altro uomo che entrava nei minuti finali e che la decideva. Si può dire che si è tornati ai vecchi tempi, con un Caicedo in meno, con un Dia in più, ma con lo stesso risultato.
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