P
edro, attaccante della Lazio, ha condiviso le sue riflessioni ai microfoni di Sky Sport dopo il match contro il Twente. L’attaccante biancoceleste ha toccato diversi aspetti della sua carriera e del percorso della squadra.
Segreto per essere decisivi a 37 anni
Pedro ha sottolineato che non esiste un segreto per la sua longevità: “Non c’è un segreto, penso al calcio. Il calcio è anche mentale, la fiducia che sta dando il mister dà tanta fiducia. Non solo a me, ma anche ai miei compagni, vogliamo tutti vincere. E’ lo stimolo che tutti devono avere”. L’attaccante continua ad avere voglia di giocare a livelli alti e non sembra intenzionato a ritirarsi a breve.
Solidità del gruppo
Riguardo alla coesione della squadra, Pedro ha aggiunto: “I giocatori che vanno dentro, quelli che vanno fuori lavorano tutti insieme. Per questo ho festeggiato anche con la panchina. Stiamo facendo bene. E’ presto per dire qualcosa, ma questa è la strada giusta dentro e fuori dal campo”. Queste parole sottolineano l’importanza dell’unità e dell’impegno collettivo all’interno del team biancoceleste.
Gli piace il calcio di Baroni
Pedro ha poi elogiato il sistema di gioco praticato e apprezzato: “L’ho fatto sempre. Questa idea nuova del calcio moderno, tutti cambiano di posizione, è una cosa difficile per gli altri. E’ un calcio d’attacco, siamo aggressivi, giochiamo bene, crossiamo tanto e arriviamo con tanti giocatori”. L’approccio aggressivo e la versatilità in campo sembrano perfettamente in sintonia con lo stile di gioco di Pedro.
In merito a un possibile futuro da allenatore, l’attaccante è rimasto cauto: “Non so, vediamo che succede. E’ presto ancora per dirlo”. Pedro si concentra sull’acquisizione di esperienza e sul vivere il momento presente, rimandando a un futuro incerto decisioni per l’eventuale carriera da tecnico.