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Juve-Lazio, l’ex doppio Zoff: «Non sarà determinante, ma offrirà spunti agli allenatori»

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ino Zoff, leggenda del calcio e doppio ex della sfida tra Juventus e Lazio, ha condiviso le sue riflessioni sulla partita di sabato sera, in un’intervista a RadioSei. Le sue esperienze con entrambe le squadre sono stati momenti significativi nella sua vita, e parlando di questa attesa sfida, Zoff offre uno sguardo sia nostalgico che attuale su ciò che rappresentano per lui.

Esperienze da Mister e Presidente

Quando gli è stato chiesto se si sentisse più un allenatore o un presidente, Zoff ha risposto che si è sempre sentito se stesso. Alla Lazio, ha ricoperto diversi ruoli, mentre alla Juventus è stato sia allenatore che calciatore. Queste esperienze sono state fondamentali e per lui è difficile scegliere tra le due squadre, entrambe rappresentano parti importanti della sua carriera.

Zoff ha elogiato l’operato di Baroni, sostenendo che non è sorpreso dei risultati ottenuti. Lo scorso anno Baroni ha compiuto dei veri e propri miracoli, dimostrando la sua competenza. Anche se è ancora presto per fare valutazioni definitive, Zoff apprezza il gioco piacevole della squadra.

Considerazioni su Portieri e Partita

Parlando di portieri, Zoff ha sottolineato le capacità di Provedel e Mandas, affermando che entrambi sono molto bravi. Sebbene Mandas abbia avuto meno opportunità di giocare, ha dimostrato il suo valore. Avere buoni portieri è fondamentale, anche se è difficile averne due titolari di qualità simile.

In merito alla partita, Zoff ritiene che non sarà determinante, ma potrebbe influire sul morale dei tecnici. Le sconfitte non hanno sempre un significato definitivo, ma possono minare l’entusiasmo delle squadre. Un buon risultato è importante sia per la Lazio, per accrescere l’autostima, che per la Juventus, per mantenere le aspettative. Guardando la stagione passata del Napoli, Zoff suggerisce che le aspettative possono evolvere con il tempo; il suo pronostico per Juventus-Lazio è un diplomatico “x”.

Infine, Zoff ha ricordato con affetto Paul Gascoigne, parlando delle sue eccentricità e del suo talento indiscusso, e di come Sven-Göran Eriksson sia stato una persona di grande classe, con cui era facile lavorare. Le parole di Zoff sono un viaggio attraverso il tempo, che unisce passato e presente di due squadre leggendarie.

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