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ntervenuto ai microfoni di Sky Sport, Marco Baroni ha analizzato la vittoria della Lazio contro la Dinamo Kiev, soffermandosi su vari aspetti tattici e individuali della prestazione della squadra. L’allenatore ha evidenziato il lavoro svolto per rendere la Lazio una squadra offensiva e propositiva, sottolineando l’importanza della compattezza e delle distanze tra i reparti.
Baroni – Il gioco offensivo e l’equilibrio in campo
Baroni ha spiegato la filosofia di gioco che sta cercando di portare nella Lazio: “Stiamo cercando di fare un calcio propositivo ed offensivo. I ragazzi sanno che devono attaccare e stiamo lavorando su questo. Gli equilibri sono semplici: bisogna che ci sia compattezza e distanze giuste.” Il tecnico ha lodato il lavoro della squadra, ricordando come la Lazio, dopo la Juventus, sia la seconda squadra ad aver subito meno tiri in porta. Tuttavia, ha riconosciuto che alcuni gol subiti sono stati frutto di “situazioni un po’ strane”.
La crescita dei singoli: Dia e Castellanos
Baroni ha espresso la sua soddisfazione per la prestazione dei suoi giocatori, con un elogio particolare per Boulaye Dia e Castellanos. “Dia mi piace moltissimo perché si muove tantissimo, stessa cosa vale per Castellanos.” Tuttavia, non ha voluto rivelare troppo sui singoli che lo hanno colpito di più, affermando soltanto di essere contento per alcuni giocatori, lasciando un alone di mistero.
Dele-Bashiru e Noslin: Giovani da costruire
Tra i giocatori menzionati da Baroni, Dele-Bashiru ha ricevuto un’attenzione particolare. “Dele-Bashiru va costruito nel senso che ha qualità e fisicità, ma deve avere più pensiero dal punto di vista tattico. Nel momento in cui trova questo diventa un centrocampista importante.” Baroni ha anche parlato di Noslin, rivelando di aver pensato di schierare Guendouzi, ma alla fine ha optato per dare una chance al giovane Noslin, il quale ha commesso un’ingenuità. “Ha commesso un’ingenuità che pagherà, ma la squadra ha fatto bene nel complesso.”
Lavorare con i giovani: Tchaouna e il futuro
Uno degli aspetti chiave del lavoro di Baroni è la crescita dei giovani talenti. In merito a Tchaouna, l’allenatore ha dichiarato: “Sono abituato a lavorare con i giovani e cerco di deresponsabilizzarli, mi assumo io le responsabilità di ciò che accade.” Secondo Baroni, l’importante è togliere pressione ai giovani calciatori, in modo da permettere loro di esprimersi al meglio in una piazza esigente come quella della Lazio. E sul ruolo dell’ex Salernitana : “Tchaouna non è una seconda punta, ma può lavorarci.”