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De Bruyne ci va pesante : «Il problema è che UEFA e FIFA organizzano sempre più incontri. A loro non importa, è il denaro che conta.»

Kevin De Bruyne, un leader della nazionale belga, ha espresso preoccupazione per l’incremento del numero di partite organizzate dalla UEFA e dalla FIFA. Secondo De Bruyne, l’unico interesse delle due federazioni è il guadagno economico, a detrimento dei giocatori.

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Troppi match per i calciatori

Il centrocampista del Manchester City ha evidenziato come l’incremento delle partite possa avere ripercussioni negative sulla salute degli atleti. Ha sottolineato che i calendari sempre più fitti non tengono conto del benessere fisico e mentale dei giocatori.

Pressione economica e organizzativa

De Bruyne ha criticato apertamente la politica della UEFA e della FIFA, affermando che il loro principale obiettivo è l’aumento delle entrate a discapito delle esigenze degli atleti. Secondo il calciatore, le federazioni calcistiche non mostrano alcuna preoccupazione per la salute dei giocatori.

Effetti sulla carriera dei calciatori

L’accumulo di partite e competizioni può influire negativamente sulla durata delle carriere sportive. De Bruyne ha spiegato che giocare a ritmi così intensi aumenta il rischio di infortuni e affaticamento, riducendo il rendimento dei calciatori e compromettendo la loro longevità professionale.

Richiesta di un cambiamento

De Bruyne ha concluso il suo intervento chiedendo alle federazioni di prendere seriamente in considerazione la questione e di ridurre il numero di partite. Solo in questo modo sarà possibile salvaguardare la salute e il benessere degli atleti, garantendo loro una carriera duratura e di successo.

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