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1 giugno 1987. Una data impossibile da dimenticare per ogni laziale. Soprattutto per quelli che l’hanno vissuta allo stadio, ma anche fuori da quello Stadio Olimpico pieno zeppo di lazialità.
Lazio Vicenza valeva la permanenza in Serie B. La squadra più vecchia della città di Roma rischiava di cadere nell’oblio della serie C. Non poteva accadere. No, la Lazio non meritava tutto ciò. A fronte del calcio scommesse in quella storica annata, la squadra guidata da Eu-genio Fascetti partì con una penalizzazione di ben 9 punti, quando ancora le vittorie valevano due di punti.
Lazio Vicenza fu l’ultima giornata dentro a uno Stadio Olimpico mai così piccolo per la bolgia che era accorsa in aiuto della nostra Lazio. Ottantamila cuori biancocelesti tutti lì, pronti a spingere quella palla in rete solo alla fine di una gara difficilissima.
Un grazie e tutte le persone che non ci sono più e soprattutto grazie a tutti i giocatori scesi in campo in quella torrida giornata di fine giugno. Grazie a Giuliano Fiorini che ci rese liberi di esultare per uno spareggio che ci consentì di rimanere nella serie cadetta e riprendere il volo nella massima serie, appena due anni più tardi. Grazie Giuliano, grazie Lazio.