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Baroni è un bravo tecnico ma di terza fascia. La Lazio poteva aspirare a meglio. L’opinione di Davide Sperati

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a Curva Nord della Lazio è pronta a scendere in piazza contro il Presidente della Lazio Claudio Lotito. L’arrivo del nuovo tecnico Baroni è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

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Passare da Bielsa a Simone Inzaghi è stata una grande fortuna per non dire altro, e per carità anche un’idea lungimirante di Lotito e Tare. Poi il colpo di Maurizio Sarri che aveva fatto pensare a tutti noi in una svolta della gestione della Lazio. Ma poi però le cose hanno preso una brutta piega e l’arrivo di Tudor che è durato solamente 9 partite di campionato, non sono state un bel biglietto da visita per la Lazio e per l’attuale gestione societaria.

L’ingaggio dell’ex tecnico del Verona è un colpo difficile da incassare, soprattutto se viene chiamato un mister bravo sì, ma di terza fascia come Baroni, che nella sua carriera ha vivacchiato per vent’anni, con estrema dignità e professionalità, fra serie C e zone salvezza, allenando squadre come Virtus Lanciano e Benevento.

Allegri o Conceicao potevano risollevare il morale e dare quella spinta necessaria per far capire che la Lazio vuole crescere, basti vedere l’ingaggio di Conte al Napoli, ma invece è evidente la difficoltà di questa società nel creare legami solidi con i propri collaboratori e con tanti calciatori: ogni anno ce n’è una: Da Pandev a Ledesma, da Zarate a Di Canio, fino a Luis Alberto e Kamada. Troppi i problemi d’immagine legati a questa Lazio che, a detta della curva e non solo, è molto provinciale. La Lazio ha un potenziale inespresso che però Lotito non vuol liberare, o magari non ci riesce o non lo capisce. Dal marketing alla comunicazione la Lazio c’è. I biancocelesti sono la prima società nata a Roma ed hanno un heritage patrimoniale pazzesco. Con una gestione più ambiziosa si potrebbero fare cose ancora molto più grandi. Da qui nascono tutti i malumori: tutti lo sanno, tutti se ne sono accorti. Tranne una persona.

La curva Nord della Lazio annuncia una grande manifestazione di critica a una gestione definita mediocre, come dargli torto, dopo le tante defezioni avvenute in quest’annata strampalata. Il presidente Lotito è un abile uomo di governo, ma l’età e la stanchezza dovute ai molteplici impegni, non giovano certo a suo favore. Il direttore sportivo fa quel che può, ma andare a fare la spesa con i soldi contati non è certo facile, soprattutto se gli avversari se ne fregano delle regole relative al fair play finanziario.

Insomma come recita un vecchio adagio musicale, “Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare”, anche noi tifosi della Lazio siamo alle prese sempre con i soliti problemi. Speriamo bene.

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