“Che anno, è che giorno è, questo è il tempo di vivere con te…” canta la Curva Nord e meno male che almeno loro cantano e regalano lezioni di tifo in questa serata di fine maggio.
L
a Lazio pareggia uno a uno contro il retrocesso Sassuolo, penultima sqaudra del campionato di Serie A. Una gara mesta, quella offerta dagli uomini di Tudor che lascia in panchina ben 4 titolare davanti a 55.000 spettatori.
Esperimenti in vista della prossima stagione o ripicca alla dirigenza e al presidente Lotito non lo sappiamo, ma lasciare in panchina contemporaneamente Immobile, Guendouzi, Luis Alberto e Felipe Anderson è forse troppo.
Eppure il clima di festa c’era e il fattore Eriksson aveva enfatizzato tutti i cinquantacinquemila presenti stasera nell’impianto romano. Tudor continua con i suoi cambi che spiazzano tutti, compresi noi addetti ai lavori e, dulcis in fundo, a cosa serve far scaldare per tutto il secondo tempo il talento più cristallino della Lazio, per poi farlo accomodare nuovamente in panchina? Luis Alberto merita tutto questo? Noi non sappiamo cosa accade dentro Formello, però sicuramente quello di stasera è un segnale che ci dice tanto sul rapporto fra lo spagnolo e il tecnico Croato.
La Lazio chiude il campionato al settimo posto conquista l’accesso alla prossima Europa League, ma stasera ci si aspettava qualcosa di più. Speriamo meglio per il prossimo anno come la Curva Nord ha chiesto alla società attraverso uno striscione apparso oggi allo stadio.