Maurizio Sarri: l’ex tecnico della Lazio racconta le sue dimissioni e molto altro
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aurizio Sarri, ex allenatore della Lazio, ha recentemente rilasciato un’intervista ad Alfredo Pedullà, in cui ha discusso ampiamente delle sue dimissioni dal club e di vari altri temi. Ecco un resoconto dettagliato delle sue dichiarazioni.
Le dimissioni dalla Lazio: una decisione complessa
Riflessioni a 70 giorni dalle dimissioni
Sarri ha messo in evidenza le sensazioni miste vissute durante la sua esperienza con la Lazio. "È stata un’esperienza globalmente positiva, con il miglior risultato dell’era Lotito," ha detto. Tuttavia, ha espresso delusione per l’ultimo mese, precisando che la decisione di dimettersi era necessaria per dare una scossa alla squadra. "C’era uno stato di piattezza mentale tra i giocatori più anziani, ed era essenziale una decisione forte per superare tale situazione."
Partite senza energia: fuori dal DNA
Sarri ha sottolineato che le partite giocate con mentalità triste e senza energia non sono sostenibili per una squadra come la Lazio. "Con quel tipo di atteggiamento, anche se giochi con ordine, nove su dieci partite le perdi," ha affermato.
Ripensamenti post-dimissioni
Maurizio Sarri ha riflettuto sulla lucidità delle sue decisioni, ammettendo che, sebbene si trovasse bene con i tifosi e la squadra, la scelta di andarsene non era completamente logica. "Forse era meglio restare, ma non posso rinnegare una scelta fatta con cuore e anima," ha detto.
Il contesto della squadra
Problemi interni e la mancanza di sprint
Sarri ha assicurato che non vi erano situazioni particolari dietro la mancanza di sprint della squadra. "Lottavo per eliminare le sensazioni negative che il gruppo portava in campo," ha detto, aggiungendo che i nuovi arrivati avevano una mentalità diversa rispetto ai veterani, il che rendeva complessa la gestione del gruppo. "Avevo fiducia nei giocatori, ma la scossa mancava, quindi ho cercato di fornirla io stesso."
Kamada: un talento in crescita
Riguardo Kamada, il tecnico ha ricordato che persino Platini ha avuto difficoltà iniziali in Italia. "Kamada dimostrava di essere di buon livello in allenamento, ma nei primi mesi ha faticato a esprimersi," ha spiegato, evidenziando la pazienza necessaria per l’adattamento di nuovi giocatori.
Progetti futuri e riflessioni personali
Percorso di crescita e giovani talenti
Sarri ha condiviso la sua visione futura, esprimendo il desiderio di lavorare con una squadra giovane in un progetto a medio-lungo termine. "Allenare giovani talenti è più stimolante, permettendo di plasmare la squadra. Mi piacerebbe collaborare con una società che ha voglia di crescere, ma senza fretta," ha dichiarato.
Saluto ai tifosi e ricordi importanti
L’ex tecnico ha rivolto parole affettuose ai tifosi della Lazio, definendoli un "popolo bellissimo". "È stata una sorpresa in positivo, vedi genitori con i figli allo stadio, un popolo incredibile," ha detto.
Riflessioni sulla gestione Lotito
Parlando del presidente Lotito, Sarri ha riconosciuto la non interferenza tecnica come un grande pregio. Tuttavia, ha espresso disaccordo su alcune scelte di investimento, pur rispettando la posizione del presidente. "La società è sua, e le scelte giuste spettano a lui," ha concluso.
Questo resoconto mette in luce le riflessioni di Sarri sul suo periodo alla Lazio, offrendo uno sguardo approfondito su un allenatore che ha cercato di infondere nuova vita alla squadra, affrontando numerosi ostacoli lungo il percorso.