N
ella sua recente intervista, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha portato la questione dello Stadio Flaminio alla luce. Egli ha espresso ammirazione per il progetto proposto, prima di delineare le ragioni per cui non è ancora stato presentato ufficialmente al Comune.
Il progetto Stadio Flaminio
“Il progetto a grandi linee è già stato delineato. Non sono uno di quelli che parlano a vuoto; preferisco far parlare i fatti. Sto esplorando il terreno per capire se ci sono ampie possibilità di approvazione per il progetto. Dal punto di vista architettonico, penso che ci siano molte possibilità. È stato ricevuto bene, sembra una perfetta estensione dell’attuale impianto di Nervi. Le stesse soluzioni tecniche, infatti, sono state adottate nel 1981 dallo studio di quest’ultimo e dovrebbero essere implementate nel progetto di ampliamento del Flaminio. Non siamo ancora sicuri del nome da attribuire allo stadio, ma il nostro focus principale in questo momento è di costruirlo.” spiega Lotito.
Il tempismo del progetto
“Sono una persona pratica, non mi piace fare progetti vuoti. Posso andare avanti con questa idea e necessito che ci siano le condizioni favorevoli per poter intraprendere questo tipo di impresa con serenità. Questo dovrebbe nutrire la città, la storia della squadra e il quartiere stesso, il quale si trova in un periodo di grande difficile. Il nostro progetto rivitalizzerà l’area, mantenendo l’architettura originale e specifica al design dello stadio di Nervi. Vogliamo garantire un impianto utilizzabile, altrimenti rischiamo di creare solo un monumento ai caduti.”
La presentazione del progetto
“L’amministrazione stessa è in sintonia con noi, in quanto comprende le proposte architettoniche e alla riqualificazione dell’area. Il progetto deve essere sottoposto all’approvazione di un gruppo selezionato di organi e istituzioni prima di procedere. Per prevenire problemi futuri, conduciamo un sondaggio informale per individuare le possibili criticità. Se ci sono ostacoli, cerchiamo di rimuoverli, e quindi presentare ufficialmente il progetto che ha già raggiunto un’accordo preliminare.” conclude il presidente della Lazio.