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Lazio, Fabiani: “Chi arriva deve sposare il progetto. Tutti utili, nessuno indispensabile”

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Fabiani: «Chi viene alla Lazio deve SPOSARE il progetto. Tutti sono utili, nessuno è INDISPENSABILE»

Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha condiviso le sue riflessioni ai microfoni di Lazio Style Channel. Le sue parole mettono in luce la filosofia e la strategia che vuole adottare per il club biancoceleste. Ecco le sue dichiarazioni principali.

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La situazione contrattuale di Kamada

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abiani ha esordito sottolineando un concetto chiave: «Parto da un punto fermo: quando c’è il vento del cambiamento, o si hanno delle basi solide o si viene spazzati via». Critica aspramente i procuratori e i giocatori che mettono condizioni stringenti per i rinnovi contrattuali, facendo riferimento alla situazione di Kamada. L’accordo con Kamada prevedeva un contratto annuale da ridiscutere, ma di fronte a richieste considerate inaccettabili per il rinnovo, Fabiani ha deciso di non sottomettersi a questi ricatti. «Chi viene alla Lazio deve sposare il progetto e amare il club. Tutti sono utili, nessuno è indispensabile», ha sentenziato il ds, sottolineando che il suo metodo di lavoro non tollera estorsioni.

La situazione di Luis Alberto

Sul fronte di Luis Alberto, Fabiani ha dichiarato che la probabilità che il giocatore lasci la Lazio è molto alta. «Il ragazzo ha questa intenzione, cercheremo di accontentarlo. Chi sta alla Lazio ci deve stare con fede, con passione», ha spiegato Fabiani, evidenziando una volta di più l’importanza della dedizione al progetto biancoceleste. Ha menzionato anche Rovella come esempio di giocatore che, nonostante gli infortuni, dimostra grande attaccamento alla maglia.

La filosofia del nuovo ciclo

Fabiani ha riconosciuto che un ciclo si è concluso e che la Lazio deve intraprendere un percorso di rinnovamento. «Abbiamo iniziato lo scorso anno, c’è ancora molto lavoro da fare, c’è una mentalità da cambiare», ha affermato. L’obiettivo è puntare su giocatori giovani ma già esperti a livello internazionale. «Non ci possono essere calciatori che prendono per il culo la società: questo sistema deve finire», ha sottolineato con decisione. Chi non è disposto a mettere al centro il progetto Lazio, non avrà spazio nella nuova filosofia del club.

Il ruolo di Tudor e il futuro del club

Interrogato su Tudor, l’attuale allenatore, Fabiani ha difeso con forza la scelta del club, spiegando che chiunque lavori per la Lazio deve essere allineato con gli obiettivi societari. «Tudor sapeva perfettamente chi fossero i giocatori e ha dato il suo ok», ha affermato, aggiungendo che l’Europa era il minimo che potessero fare per i tifosi. Anche su Rovella, Fabiani ha elogiato il suo impegno: «Percorre 14 chilometri a partita, è sopra alla media europea», evidenziando l’importanza di avere giocatori che danno tutto in campo.

Conclusioni e visione futura

Fabiani ha concluso ribadendo che il tempo delle deroghe e delle facilitazioni è finito. «È finito il tempo delle vacche grasse. In una società di calcio ci si deve stare come si deve», ha concluso. Ha promesso impegno e trasparenza nella gestione della società, mettendo sempre al centro i tifosi e il bene del club. «Non sono una persona ricattabile. A coloro che fanno il bene della Lazio, do il cuore. Ma se vedo che tutto questo significa volersi approfittare della Lazio, divento una bestia», ha affermato, dimostrando la sua determinazione nel guidare il club verso un futuro basato su onestà e professionalità.

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