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n una rivelazione esclusiva ad Algemeen Dagblad, Stefan de Vrij, ex difensore della Lazio e attualmente all’Inter, ha finalmente deciso di parlare della causa legale intentata contro la SEG, la sua ex agenzia di rappresentanza. De Vrij ha svelato dettagli sorprendenti sul suo addio ai biancocelesti, rivelando come la mancanza di trasparenza e la gestione discutibile dei suoi interessi da parte dell’agenzia abbiano influenzato il suo trasferimento.
Le Dichiarazioni di De Vrij
“Non c’è stata alcuna trasparenza, non sono stato rappresentato da nessuno,” ha esordito De Vrij nell’intervista. “Ho intentato questa causa perché un giocatore deve determinare quale parte della torta regala. Non c’era trasparenza, tutto è stato fatto alle mie spalle.”
De Vrij ha confessato di essersi fidato ciecamente della SEG, senza mai mettere in dubbio le loro decisioni o chiedere chiarimenti per paura di apparire sospettoso.
“Ho perso di vista l’agenzia, non ho fatto domande per non passare per sospettoso. Sono stato ingenuo”.
Il punto di svolta è arrivato dopo una conversazione con il suo compagno di squadra all’Inter, Romelu Lukaku.
“Quando ho iniziato a chiamare gli avvocati dopo quella conversazione con Lukaku, è cambiato molto. A Romelu avevo detto ‘sono tutti i miei agenti da quando avevo sedici anni’. Lui ha scrollato le spalle e mi ha detto: ‘Ma sei sicuro che ti abbiano rappresentato? Non hai un accordo scritto con loro, vero? Scoprilo’.”
Il Caso con la Lazio
De Vrij ha rivelato che non aveva intenzione di lasciare la Lazio a parametro zero.
“Io, ad esempio, non volevo lasciare la Lazio a parametro zero perché quel club era stato corretto con me. Mi sarebbe piaciuto firmare il rinnovo e poi partire a un prezzo basso”.
Tuttavia, la SEG gli aveva riferito che tale proposta sarebbe stata respinta dal club biancoceleste.
Per verificare queste informazioni, De Vrij ha deciso di chiamare il direttore sportivo della Lazio, scoprendo una verità sconcertante.
“Allora ho chiamato il direttore della Lazio e mi ha detto: ‘La SEG ti sta mentendo Stefan, non vogliono che firmi assolutamente”.
Quando De Vrij ha confrontato l’agenzia con queste informazioni, la risposta della SEG è stata poco convincente.
“Mi è stato detto: ‘Stefan, da quanto tempo ti conosciamo, non mentiremmo mai’. Anche Vos non era contento che chiamassi il ds della Lazio. Certamente non avrei dovuto farlo, disse. Erano lì per questo.”
Il pentimento e la consapevolezza
Solo dopo questi eventi, De Vrij ha iniziato a comprendere l’ampiezza del problema e la manipolazione di cui era stato vittima. “Solo dopo ho capito tutto” ha concluso il difensore, esprimendo il suo rammarico per non aver preso prima delle misure per proteggere i propri interessi.