Mario Gila ce lo ricordiamo il suo primo giorno di visite mediche alla clinica Paideia con l’aquila tatuata sul braccio e poi stop, era sparito dai radar. Per Gila solo tanta panchina. Ma grazie a mister Sarri, questo va detto, Mario Gila è rinato, o meglio è tornato utile alla causa biancoceleste, capendo meglio la lingua e il calcio italiano.
I numeri di Gila alla Lazio
N
ella stagione 22-23 per Gila 33 convocazioni e 29 panchine. Mai schierato nella formazione titolare e soltanto 4 subentri, di cui il minutaggio maggiore ce lo ha avuto contro Spezia per 45 minuti di gioco il 2 ottobre del 2022. Poi soltanto altre spezzoni di gara, se così li vogliam chiamare, 9,12 e 21 minuti di gioco, di cui l’ultimo il 13 novembre del ’22 proprio contro la Juventus. Poi in campionato solo tanta panchina e mai più utilizzato dal tecnico toscano. Storia diversa invece nelle coppe europee dove Mario Gila ha sempre giocato titolare, collezionando però prestazioni al di sotto della sufficienza.
Poi quest’anno il cambio di marcia: dopo 12 gare nel suo solito posto sulla panchina biancazzurra, complice anche l’infortunio di Casale, Mario Gila viene gettato nella mischia dal tecnico Sarri e lì, piano piano inizia a giocare sempre con maggior continuità, mostrando carattere, senso tattico, disciplina e tempi d’intervento. Insomma tutte caratteristiche utili per chi nella vita ha scelto come lavoro di fare il centrale di difesa.
La Lazio gli rende onore mostrando tutte le sue chiusure effettuate nella gara di ieri sera contro la vecchia signora. Noi anche vogliamo celebrarlo facendogli i complimenti perché la sua crescita è sotto gli occhi di tutti.
Visualizza questo post su Instagram