L
orenzo Insigne, attaccante del Toronto, ha recentemente rilasciato una lunga intervista in cui ha ricordato i primi passi della sua carriera e il forte legame di amicizia nato con Ciro Immobile durante la loro comune esperienza a Pescara.
Durante l’intervista, Insigne ha dato una particolare enfasi alla sua determinazione e ambizione. “Ho sempre cercato di dimostrare la mia fame insaziabile. Credo che sia l’unico modo per rispondere alle critiche e alle pressioni. Ne ho discusso a lungo con Ciro Immobile. È uno dei miei migliori amici nel calcio. Anche durante i suoi momenti di difficoltà, ci siamo sostenuti a vicenda. Gli ho spiegato che una carriera è fatta di alti e bassi, come ho vissuto personalmente “, ha affermato Insigne.
Insigne ha commentato anche le critiche spesso rivolte a Immobile, che egli considera eccessive. “Ha fatto molto per la Lazio e ha dimostrato il suo valore a tutti gli appassionati. È normale che da lui si aspettino 30 gol all’anno: gli ho detto che è colpa sua, perché li ha abituati troppo bene! Osservo ancora le sue partite: certo, sta segnando bene, ma si impegna con tutto il cuore anche quando il pallone non entra e continua a farlo fino alla fine”.
Altro elemento fondante del suo dialogo è l’esperienza a Pescara. “Ci siamo conosciuti a Pescara. Io, Immobile e Verratti. Onestamente, non avremmo mai pensato di trovarci sul tetto d’Europa qualche anno dopo. Ricordo un giorno in cui iniziò a nevicare e la partita fu rimandata. Per passare il tempo, cominciammo a giocare a nascondino. L’allenatore Zeman fece spalare solo il perimetro del campo e ci fece correre per tutto l’allenamento! Abbiamo percorso un bel tragitto insieme”.
Sulla loro separazione dopo l’esperienza a Pescara, Insigne è stata nostalgica. “I nostri percorsi si sono divisi però dato che i nostri cartellini appartenevano a 3 squadre diverse: Marco è andato in Francia, io sono tornato al Napoli e Ciro è rientrato alla Juventus. L’Europeo ci ha riportati uniti per un mese, passando ogni giorno e tutto il giorno insieme. Nonostante la distanza, siamo rimasti in contatto e la Nazionale ci ha tenuto ancor più uniti”.