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a figura di Lotito, presidente della Lazio, è spesso legata alla convinzione della sua verità come l’unica. Questa è solo una battuta che è divenuta frequente negli anni di Sarri alla Lazio. Nel periodo del tecnico alla guida del club si è manifestata una fragilità tra le due figure dovuta ai diversi punti di vista sulla crisi del calciomercato della Lazio che ha causato la loro divisione.
Secondo il Corriere dello Sport, Sarri aveva chiesto rinforzi al club per far compiere un salto di qualità alla squadra, richiedendo giocatori come Berardi e Zielinski dopo il secondo posto ottenuto. Lotito, tuttavia, ha difeso le proprie decisioni dai detrattori, ricordando i tentativi fatti per acquistare i giocatori richiesti. Dev’essere notato che per Berardi, valutato dal Sassuolo 35 milioni, Lotito ha sempre ritenuto eccessivo il prezzo fissato per un giocatore di 29 anni. Le ambizioni del calciatore di arrivare alla Juventus hanno contribuito a sancire il diniego. Per Zielinski, il Napoli aveva chiesto la stessa cifra: 35 milioni per un giocatore in scadenza.
Sarri aveva sottolineato più volte la necessità di assumersi le proprie responsabilità in merito al mercato, accennando alla dinamica dell’acquisizione delle risorse riflettendosi sulla propria esperienza. Il tecnico aveva sempre considerato Berardi e Zielinski come le sue principali richieste. Lotito, dall’altra parte, ha risposto alle richieste di Sarri con l’acquisto di Pellegrini, tuttavia quest’ultimo non è mai divenuto un titolare fisso.
Per Lotito, l’investimento di 101 milioni è uno slogan esibito più volte per difendere la sua politica finanziaria. Ora che è terminata ufficialmente la stagione delle schermaglie con la risoluzione dei contratti di Sarri e del suo staff, che percepiranno però lo stipendio fino a giugno; il contratto fino al 2025 è però annullato. Fonte