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ella recente intervista con The Athletic, il centrocampista della Lazio, Mateo Guendouzi, ha condiviso la sua forte mentalità e la sua esperienza nei club di calciatori in cui ha giocato. Ha parlato anche del suo personaggio e come influisce sul suo stile di gioco.
Guendouzi ha dichiarato: “Sono stato sempre irascibile. Fin da bambino, urlavo sempre quando perdevo una partita. È la mia mentalità voler sempre vincere. Questo è il motivo per cui a volte, durante le partite, reagisco in modo esagerato. Ma è solo perché sono totalmente concentrato sul gioco e sul vincere. Sarò sempre così”.
Ripercorrendo la sua seconda stagione all’Arsenal, Guendouzi ha ricordato di averne approfittato nonostante le sfide. Ha detto: “Abbiamo vinto la FA Cup quella stagione. Ero giovane edi c’era un’abbondanza di talenti da cui potevo imparare. Mesut Ozil è stato il migliore, un fenomenale calciatore con la palla”.
Il centrocampista ha anche menzionato il suo disaccordo con Maupay. Ha detto: “In campo possono succedere molte cose e a volte i giocatori dicono cose che non riesci ad accettare. Questo è il motivo per cui ho avuto quei problemi con Maupay quando eravamo avversari, tutto ciò appartiene al passato”.
Parlando di Arteta, Guendouzi ha affermato: “Non ho lavorato molto con Arteta, solo per sei mesi. Ero molto giovane, dunque imparavo ogni giorno. Oggi, non commetterei gli stessi errori che commettevo quando ero così giovane. Gli errori sono parte del gioco e della vita, ti fanno diventare un uomo migliore e un calciatore migliore”.
Rivendicando la sua esperienza al Marsiglia, Guendouzi ha affermato: “Dalla mia seconda stagione e dall’inizio della terza al Marsiglia, tutto ha iniziato a cambiare. Quando arriva un nuovo allenatore, il modo di giocare cambia. Questo può essere positivo per alcuni giocatori, ma non per altri”.
Infine, riguardo alla Nazionale Francese, Guendouzi ha detto: “Ho giocato la Coppa del Mondo e abbiamo perso in finale contro l’Argentina. È stato molto difficile, da quel Mondiale non ho più ricevuto convocazioni, ma so che se continuerò a lavorare come ho fatto alla Lazio, avrò la possibilità di esserci. E lotterò per far sì che questo avvenga”.
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