Simone Inzaghi, ex allenatore della Lazio, è al centro di una polemica scaturita nel pieno del post-partita di Roma-Inter.
S
tando a quanto svelato forse inavvertitamente da Alessandro Bastoni in seguito al match, l’attuale tecnico dell’Inter avrebbe chiamato a raccolta i suoi calciatori durante l’intervallo in un tentativo di motivarli dopo una partenza difficile contro la squadra della capitale.
Sebbene tale mossa abbia avuto l’effetto sperato in campo, ora l’allenatore si trova in una posizione delicata nel quadro della giustizia sportiva. Infatti, secondo quanto riportato da Repubblica, il codice della giustizia sportiva prevede l’inabilità degli allenatori squalificati di interagire in qualsiasi modo con la loro squadra.
Quindi, a cosa si espone Inzaghi? Una possibile conseguenza è un’ulteriore squalifica, da calcolarsi come una giornata in più rispetto a quella che ha appena scontato a Roma. Un ulteriore elemento di preoccupazione è la possibilità di un’ammenda anche per i membri del suo staff, nel caso venga dimostrato il loro coinvolgimento nell’organizzazione della suddetta chiamata.
Il Codice Sportivo è chiaro a tal proposito: “I tecnici che sono stati sottoposti a sanzioni di squalifica non possono svolgere, per tutta la durata della stessa, alcuna attività legata alla disputa delle partite; in particolare, durante le partite, sono preclusi da qualsiasi forma di direzione della squadra, di assistenza alla stessa in campo e negli spogliatoi, e di accesso all’interno del campo di gioco e degli spogliatoi”.