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’ex difensore della Lazio, Luigi Martini, ha criticato aspramente i tifosi del club attraverso i suoi profili sui social media. Le sue dichiarazioni hanno suscitato molte reazioni.
Martini ha preso la parola sul suo profilo Facebook per esprimere la sua frustrazione nei confronti dei tifosi biancocelesti. Nelle sue parole, “Puntuale si sente la voce di una minoranza che, dopo una sconfitta, vuole licenziare l’allenatore. Ci sono addirittura quelli che accusano l’allenatore di non capire il calcio e gli suggeriscono le modifiche da fare durante la partita”.
Continua il suo discorso esprimendo il suo disappunto nei confronti di chi discute delle formazioni di gioco, affermando che “non sono allenatori”. Ribadisce che un allenatore professionista non critica mai il lavoro di un collega. Sottolinea inoltre che è solamente una minoranza chiassosa che non accetta la sconfitta.
Secondo Martini, i giocatori e l’allenatore in difficoltà hanno bisogno di un supporto speciale per superare la crisi. “Il vero tifoso non pone condizioni per offrire il suo aiuto, dà tutto fino all’ultimo minuto dell’ultima partita e non chiede nulla in cambio, solo rispetto e riconoscenza, quello è obbligatorio”, afferma.
Martini critica poi i tifosi che chiedono il cambio dell’allenatore o che avanzano teorie di complotti tra i giocatori contro chi li guida, sostenendo che questi atteggiamenti rivelano una scarsa conoscenza del calcio. Secondo lui, la vera essenza del calcio è la lealtà e il coraggio dimostrati sia dai tifosi sugli spalti, sia dai giocatori in campo.
Conclude con un richiamo alla lealtà verso l’aquila imperiale simbolo del club e alla capacità di accettare la sconfitta: “Se questo sarà vero, prima o poi un altro che punterà il dito contro la sud arriverà”.