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Lazio, Tare : “Sarri scelto io, se Lotito mi richiamasse…”

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Mentre era ospite a Radio Serie A, Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, ha condiviso tutto quello che ha vissuto durante il suo periodo al club.

T

are ha iniziato parlando dei sentimenti provati dopo aver lasciato la Lazio: “Inizialmente era strano condurre una vita tranquilla. Poi, mi sono abituato e ora mi dedico ad approfondire la mia conoscenza su vari campionati europei, visitando stadi e club. Non serbo rancore per il modo in cui è finita la mia avventura in Lazio, anzi, è stata una decisione personale. Durante i miei 18 anni nel club, ho vissuto alti e bassi, ma con il passare del tempo ho capito che il mio ciclo era terminato. Sarò sempre un sostenitore della Lazio.”

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Riguardo le sue origini e la doppia nazionalità, Tare ha ricordato: “Sono sempre stato un po’ italiano. Sono nato a Valona in Albania, una città fortemente influenzata dall’Italia. Ho vissuto in Italia per 23 anni, ho ricevuto la cittadinanza italiana e ne sono fiero. Sono grato all’Italia per l’accoglienza.”

Durante la sua carriera, Tare ha avuto la possibilità di interagire con svariati giocatori, incluso Onazi: “Quando ho visto Onazi per la prima volta era con un prete e un compaesano. Ho potuto riconoscermi in loro, così gli ho dato l’opportunità di allenarsi con la Primavera della Lazio. Dopo solo due settimane gli ho offerto un contratto, un premio meritato per il suo impegno.”

Tare guarda con nostalgia agli anni passati come giocatore nella Lazio, infatti afferma: “Il mio legame con la Lazio è cresciuto negli anni. Sono arrivato alla fine della mia carriera, a 32 anni, e avrei voluto raggiungerla prima. La mia permanenza come giocatore alla Lazio mi ha fornito esperienze preziose utili nel mio ruolo di direttore sportivo.”

Parlando del suo passaggio da calciatore a dirigente sportivo, Tare ha detto: “Essere calciatore è bellissimo, ma i calciatori vedono i fatti da una prospettiva distorta. Sono entrato nell’ufficio di Lotito per rinnovare il mio contratto come calciatore, e ne sono uscito come direttore sportivo.”

Il rapporto con Lotito ha avuto un ruolo fondamentale per Tare: “Lotito mi ha dato molto, ha affidato la gestione di una squadra importante come la Lazio a una persona senza esperienza come me. In 15 anni, ho ricevuto offerte da altri club, ma le ho sempre rifiutate per gratitudine nei suoi confronti.”

Nel corso della sua gestione alla Lazio, Tare ha avuto a che fare con vari allenatori, tra i quali Maurizio Sarri: “Sarri è bravo sul campo, ma fuori è difficile instaurare un rapporto e comunicare con lui. Nonostante le differenze, le due visioni dovevano combaciare per il bene della società.”

Durante il suo mandato, Tare ha orchestrato vari colpi di mercato: “Il mio primo grande colpo è stato Hernanes. Ci sono voluti otto giorni in Brasile per convincerlo a venire alla Lazio, era desiderato da molte squadre ma ha preferito venire da noi.”

Infine, Tare ha terminato discutendo il suo futuro: “Se Lotito mi richiamasse? Non so, al momento la mia priorità è godermi il tempo libero dopo aver scelto di lasciare la Lazio al suo picco.”

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