Nell’ambito di un’intervista condotta da Zazzaroni e Caressa per Deejay Football Club, l’ex direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, ha fornito la sua visione su diversi aspetti. Ha discusso lo stato corrente della squadra sotto la guida di Sarri, i programmi dell’equipe biancoceleste e i progressi di Guendouzi.
Le dichiarazioni di Igli Tare sulla rincorsa della Lazio
“Uno dei miei obiettivi era essere me stesso e dare il massimo”, ha iniziato Tare. “Rappresentare un club come la Lazio è un impegno sia significativo che impegnativo. È stata un’avventura singolare che terrò con me per sempre. Grazie a questa esperienza, mi sento preparato per qualsiasi nuovo incarico”.
“C’è stata tanta discussione sul ‘miracolo’ della Lazio, termine che mi infastidisce” ha proseguito Tare. “Credo fermamente nel potenziale attuale della squadra, capace di competere per i primi quattro posti. Per me, un miracolo nel calcio può essere una vittoria in una singola partita, non l’essere tra le prime quattro classificate per un intero anno.
“Il fatto che abbiamo ingaggiato un allenatore come Sarri e che abbiamo raggiunto gli ottavi di Champions League indica che stiamo progredendo.
“Nel calcio, il termine ‘miracolo’ viene usato eccessivamente. Ad esempio, è stato detto del Bologna o dell’Atalanta di qualche anno fa. Ma la verità è che questi team erano in cima perché se lo meritavano, il successo è frutto del lavoro.”
Considerazioni di Tare su Guendouzi
Tare ha avuto parole di elogio per Guendouzi: “È un atleta di grandissimo talento, soprattutto per il carattere che mostra in campo. Tuttavia, è un giocatore molto diverso da Milinkovic, che era un centrocampista che domava partite da solo. Guendouzi, da mediano basso o da centrocampista, non può essere chiamato a fare le stesse cose che faceva Milinkovic”.
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