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opo un recente vertice alla sede dell’Inter, i tre principali club di calcio italiani si sono messi all’opera per discutere e cercare soluzioni praticabili con l’obiettivo di ridurre il numero di partite in un calendario che sarà ancora più pieno di impegni a partire dalla prossima stagione, a causa delle nuove competizioni di Fifa e Uefa.
Queste ultime aumenteranno notevolmente gli impegni dei grandi club. In particolare, il nuovo e redditizio Mondiale per club, che vedrà la partecipazione di 32 squadre (l’Inter è sicura di partecipare, la Juve è in vantaggio sul Napoli per il secondo posto), richiederà uno sforzo straordinario e impegnativo per i calciatori.
La decisione dei tre club storicamente più potenti e titolati del campionato arriva inaspettatamente a poco più di 48 ore dall’assemblea della Lega Serie A, in programma per lunedì mattina a Milano. All’ordine del giorno, tra le altre cose, ci sarà la questione delle riforme e dei temi federali, seguita da una richiesta di maggiore autonomia avanzata alcuni giorni fa e dalla minaccia di adottare un approccio alla Premier League rispetto alla Federazione.
In vista dell’assemblea straordinaria del 11 marzo, programmata per riorganizzare il calcio italiano, i club della Serie A, uniti nella richiesta di maggiore autonomia e, soprattutto, di più peso nelle decisioni cruciali, devono apparentemente trovare un punto di incontro anche sul fronte delle squadre partecipanti, che le grandi squadre, come dimostrato dall’incontro odierno, insistono per ridurre a 18.
Questa iniziativa non sarà sicuramente gradita ai club di media e piccola dimensione, né al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Il proprietario del club azzurro ha dichiarato: “I problemi non si risolvono in questo modo. C’è un campionato per la metà sinistra della classifica e uno per la metà destra. Le squadre che rappresentano città con 20.000 abitanti falsificano il campionato”.