Durante l’evento delle figurine Panini tenutosi a Roma il 25 febbraio, Angelo Adamo Gregucci, accompagnato da Rovella del team biancoceleste, ha condiviso i suoi pensieri sulla Lazio.
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regucci ha dichiarato con passione il suo legame con la squadra, nonostante sia nato a Taranto e da bambino fosse un tifoso dell’Inter. “Sono un tifoso laziale fino al midollo. Le emozioni più intense che ho provato appartengono alla Lazio”, ha commentato. “Il nostro unico difetto è la mia origine tarantina. La Lazio, nonostante le molteplici sfide, evoca numerosi sentimenti. Nello sport, siamo l’élite; sospettiamo che Benedetto Croce vedrebbe in noi un ente morale, la nobiltà”.
Riflettendo sul tormentato periodo “Lazio dei -9”, Gregucci ha parlato di “una pressione incredibile” tra lui e i suoi compagni di squadra durante un campionato che sembrava non avere fine. Fra i ricordi ha citato Fiorini, Caso e Fascetti, sottolineando che la storia della Rome è stata segnata da numerosi tragici eventi, come il coinvolgimento in scommesse illecite.
Raccontando il suo goal alla Lazio, ha confessato con un sorriso: “Ho detto ai miei amici di segnarmi. Non l’hanno fatto e ho segnato”. Ha ricordato la prima partita di Boksic e come la Lazio, alla sua partenza, fosse una grande squadra che aveva però perso troppo. “Avrebbero potuto vincere molti anni prima, se non fosse stato per la costante interferenza della Juventus”.
Infine, Gregucci ha parlato del suo rapporto con Carlo Ancelotti, amico e collega di lunga data. “Ho avuto la possibilità di conoscere personalità come Lucescu e Ancelotti. Carlo ha un solo difetto… è passato dall’altra parte della Capitale. Grande rispetto per lui, ma come scherzavo sempre, ha solo questo problema”.