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l 17 febbraio 1968 è una data che gli appassionati di calcio italiani ricordano bene, poiché segna la nascita di uno dei più grandi attaccanti che abbia mai indossato la maglia della Lazio: Giuseppe ‘Beppe’ Signori.
Il percorso calcistico di Signori ha avuto inizio nelle giovanili dell’Inter, ma è stato nei club minori che ha iniziato a farsi strada. Dopo una breve parentesi al Leffe tra i dilettanti, ha giocato con il Piacenza in Serie C1, contribuendo alla promozione in Serie B. Tuttavia, la sua permanenza non è stata confermata e ha giocato successivamente per il Trento in Serie C1. Qui la biografia completa
È stato il suo trasferimento al Foggia nel 1989, allenato da Zeman, a segnare una svolta nella sua carriera. Con Zeman, Signori ha mostrato il suo talento realizzando numerose reti, portando il Foggia alla promozione in Serie A.
Ma è stato con la Lazio che Signori ha raggiunto l’apice della sua carriera. Acquistato nel 1992 per una cifra considerevole, si è subito distinto come un attaccante prolifico e un leader all’interno della squadra. Con le sue prestazioni straordinarie, ha contribuito al successo della Lazio in Serie A e in competizioni europee come la Coppa UEFA.
Durante il suo periodo alla Lazio, Signori è diventato un’icona per i tifosi, che hanno dimostrato il loro affetto nei suoi confronti in occasione del tentativo di cessione del giocatore al Parma nel 1995, un affare che è stato bloccato grazie alla forte reazione dei sostenitori laziali.
Dopo la sua esperienza alla Lazio, Signori ha continuato a giocare per diverse squadre, tra cui la Sampdoria e il Bologna, dimostrando costantemente il suo talento di goleador.
Nel corso della sua carriera, Signori ha anche rappresentato l’Italia a livello internazionale, partecipando al Mondiale del 1994 negli Stati Uniti, dove la nazionale italiana arrivò fino alla finale, pur non riuscendo a vincere contro il Brasile.
In definitiva, la carriera di Giuseppe Signori è stata caratterizzata da successi personali e dalla dedizione dimostrata in ogni club in cui ha giocato, lasciando un’impronta indelebile nel calcio italiano.