Delio Rossi, ex allenatore della Lazio, è nato a Rimini il 26 gennaio 1960. Ha iniziato la sua carriera da calciatore come centrocampista nel Forlimpopoli, dove ha giocato due stagioni dal 1978 al 1980. Successivamente, si è trasferito al Cattolica e nel 1981 al Foggia, dove è rimasto fino al 1987. Successivamente si è trasferito alla Vis Pesaro nel 1987-1988 e ha concluso la sua carriera da calciatore alla Fidelis Andria. Nel 1990, all’età di trent’anni, inizia la sua carriera da allenatore nel Campionato Promozione con il Torremaggiore, per poi passare alle giovanili del Foggia. Nel 1993, diventa l’allenatore della Salernitana nel girone B della Serie C1, dove ottiene un posto nei play off. Al suo primo anno come allenatore, ottiene la promozione in Serie B. Dopo una stagione nella serie cadetta (dove vince il premio Guerin d’Oro), passa ad allenare il Foggia, per poi trasferirsi al Pescara la stagione successiva. Nel 1997, torna a Salerno e ottiene la promozione in Serie A. Dopo un anno, si trasferisce in Serie B con il Genoa. L’anno successivo, ritorna a Pescara. Nel 2002, si trasferisce al Lecce, ma non riesce a mantenere la squadra in Serie A. La stagione successiva, ottiene un’altra promozione in Serie A, ma dopo aver raggiunto la salvezza, lascia la squadra pugliese. Nel 2004/05, l’Atalanta lo chiama, ma non riesce a evitare la retrocessione. Nel 2005, il presidente Claudio Lotito lo porta alla Lazio. Nel suo primo anno, ottiene un posto in Coppa UEFA, ma a causa di Calciopoli (30 punti di penalizzazione), la squadra non può partecipare alla competizione. Nonostante la penalizzazione iniziale di 11 punti (poi ridotta a 3) nella sua seconda stagione, arriva al terzo posto ottenendo i preliminari di Champions League. Il 13 maggio 2009, vince la Coppa Italia nella finale contro la Sampdoria. L’8 giugno 2009, annuncia che non rinnoverà il contratto a causa di contrasti con Lotito. Delio Rossi è molto amato dai tifosi della Lazio. Il suo amore per la squadra e i suoi tifosi è evidente nel suo tuffo nel Fontanone del Gianicolo dopo la vittoria nel derby e nel suo giro di campo, coperto di sciarpe biancocelesti, al termine della Coppa Italia vinta nel 2009 contro la Sampdoria. Nonostante la sua partenza dalla società biancoceleste, il suo rapporto con i tifosi è rimasto forte, come dimostrato dalla serata “Di padre in figlio”, in cui è stato accolto calorosamente dai tifosi. Dopo aver lasciato la Lazio nel novembre 2009, diventa l’allenatore del Palermo, sostituendo Walter Zenga. Con il Palermo, arriva al quinto posto, quasi qualificandosi per la Champions League. La stagione successiva, è confermato come allenatore, ma dopo una sconfitta per 0-7 in casa con l’Udinese, viene allontanato dalla squadra. Il 3 aprile, viene richiamato alla guida del Palermo e porta la squadra in finale di Coppa Italia, dove perde per 3-1 contro l’Inter a Roma. A fine stagione, lascia il Palermo e a novembre 2011 si accorda con la Fiorentina. Con la Fiorentina, rimane fino al 2 maggio 2012, quando durante una partita contro il Novara sostituisce Ljajic. Ljajic, irritato, applaude la decisione dell’allenatore, che reagisce attaccandolo e causando una rissa in panchina. A fine partita, la dirigenza esonera Rossi e lo sostituisce con Guerini. Il 17 dicembre 2012, diventa l’allenatore della Sampdoria. A Genova, rimane quasi un anno, ma viene esonerato con la squadra penultima in classifica. Il 4 maggio 2015, diventa l’allenatore del Bologna in Serie B con un contratto di 60 giorni, rinnovabile la stagione successiva in caso di promozione in Serie A. Dopo aver ottenuto la promozione attraverso i play off, viene esonerato a fine ottobre 2015. Ad agosto 2017, diventa l’allenatore del Levski Sofia, squadra bulgara di massima serie. Il 18 luglio 2018, viene esonerato. Otto anni dopo il suo primo addio, torna ad allenare il Palermo. Il 24 aprile 2019, viene nominato allenatore del Palermo in Serie B. Il 5 giugno, interrompe il suo rapporto con il club siciliano.