Caccia ai tifosi razzisti di Udine: Maignan ha riconosciuto padre-bambino nelle immagini
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’Udinese, in seguito agli episodi di razzismo avvenuti durante una partita, sta collaborando attivamente con le autorità competenti, fornendo le immagini delle telecamere puntate sui primi sedili della Curva Nord, da dove sono partiti i versi razzisti indirizzati al portiere francese Mike Maignan. Già da parte di Maignan è stato fatto un riconoscimento di uno dei responsabili.
La solidarietà nei confronti di Maignan sta giungendo da diverse parti, anche a livello politico, con l’intenzione del sindaco di Udine di conferirgli la cittadinanza onoraria. Le indagini sono in corso per individuare i responsabili e le decisioni della giustizia sportiva sono attese, con la possibilità di chiudere la Curva Nord dell’Udinese per una o più partite. Secondo le prime informazioni, sembrerebbe che gli autori dei cori razzisti siano pochi, tra una e quattro persone. Maignan ha segnalato il riconoscimento di un padre con un bambino dalle immagini alla Procura della Federcalcio.
La magistratura ordinaria presto aprirà un fascicolo sulla vicenda e l’Udinese collabora con la polizia nell’analisi delle immagini fornite dalle telecamere. L’individuazione dei responsabili potrebbe comportare daspo pluriennali o il divieto di ingresso a manifestazioni sportive. Il club friulano ha annunciato il divieto a tempo indeterminato di partecipare alle sue partite al Friuli per i responsabili.
Maignan ha espresso il suo disappunto sui social, menzionando le autorità e la procura come coloro che avrebbero permesso il comportamento razzista, insieme ai tifosi presenti che non hanno reagito agli episodi.