S
i sapeva che stasera sarebbe stata una gara con delle emozioni. Così è stato, perché dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, nella ripresa arrivano tutte le emozioni, passando dalla tristezza all’euforia più totale.
E già perché quando Feliciani ha assegnato il rigore poi trasformato dal funambolo Soule, l’aria non era quella delle migliori occasioni. Però – c’è un però che ha fatto la differenza – ed quello che si può dir tutto a questa squadra ma non che getti la spugna. I meccanismi non sono arrotati, vedi anche oggi le prestazini incolori di Kamada e Anderson, ma la squadra non si è persa di morale e neanche i tifosi si sono buttati giù d’animo. Infatti, come per magia, nelle miglior favole sportive, la Lazio agguanta l’avversario per poi superarlo, nel giro di un minuto. Prima Castellanos, poi Isaksen dopo appena due minuti esatti ribaltano il risultato e il morale di tutti i presneti, tranne i supporter ospiti. A suggellare la vittoria e soprattutto metterla al riparo da chissà quali eventi astrusi, ci pensa lo spagnolo Patric, mai così decisivo e attaccato alla maglia come in questa stagione.
Chiudiamo col botto! Arrivederci 2023, grazie di tutto! Avanti Lazio!