L
a diffusione dello snus tra i calciatori di Premier League: un fenomeno sempre più evidente
La pratica dell’uso di snus tra i calciatori della Premier League è sempre più diffusa, nonostante gli effetti collaterali e la dipendenza che comporta. La polvere di tabacco, vietata in Inghilterra, sembra essere ampiamente utilizzata dai giocatori, che la ritengono utile per affrontare le pressioni e le ansie legate al calcio professionistico. Nonostante le controversie, sembra che i club non vietino l’uso di snus ai propri tesserati, contribuendo così alla diffusione di questa pratica dannosa.
Alcuni ex calciatori, come David James e Michail Antonio, hanno evidenziato come lo snus sia sempre più presente tra i giocatori di Premier League. Antonio ha raccontato la sua personale esperienza, sottolineando come abbia provocato effetti negativi durante una partita di videogiochi. Inoltre, ha denunciato la presenza diffusa di snus nel mondo del calcio inglese, attribuendone l’uso alla pressione e alle aspettative elevate che gravano sui giocatori.
La BBC ha ospitato un podcast sul tema, durante il quale Michail Antonio e David James hanno evidenziato i rischi legati all’uso di snus nel calcio, sottolineando in particolare l’impatto negativo sulla performance atletica. Nonostante ciò, sembra che i club non vietino questa pratica ai propri giocatori, preferendo tollerarne l’uso pur consapevoli dei rischi e degli effetti dannosi che comporta.
In conclusione, la diffusione dello snus tra i calciatori di Premier League rappresenta un problema serio, sui cui è necessario intervenire per proteggere la salute e l’integrità degli atleti. La consapevolezza dei rischi e la promozione di alternative salutari dovrebbero essere prioritari per contrastare questo fenomeno divenuto sempre più diffuso nel calcio professionistico.