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Lotito: “Lazio società tra le più solide. Immobile? Non vogliamo cederlo”

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ongola Lotito dopo la vittoria sul Feyenoord. La sua Lazio sembrava fallita quando l’ha presa e oggi si ritrova ad un passo dagli ottavi di Champions. Un bel salto di qualità, come conferma lo stesso patron ai microfoni di RDS.

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Sto ancora pagando i debiti dei miei predecessori. Sono stato tra i primi a cercare di coniugare risultati sportivi e sana gestione. Ad oggi la Lazio è una delle società più solide, con un patrimonio immobiliare e giocatori di tutto rispetto. Ha acquisito credibilità a livello nazionale e internazionale. Ho investito molto anche a livello infrastrutturale, rendendola forte“.

Se l’ha fatto è per un motivo: “Voglio tramandarla. Voglio che mio figlio, laziale e appassionato, segua questo percorso. Enrico è già entrato nel sistema. Si occupa del settore giovanile, lavorando alacremente e con dedizione“.

Le minacce non lo preoccupano: “Vivo sotto scorta, ma serve per tutelarmi. Ricevo molte chiamate con minacce di morte, mi capita di riceverne anche 300 al giorno. Una persona normale probabilmente si spaventerebbe. Io invece vado avanti, perchè so quello che ho fatto per il calcio“.

Sa convincere le persone, Lotito. Ci riuscirà con Immobile, per trattenerlo a Roma? “Ciro è il nostro capitano – replica – Abbiamo un rapporto familiare. Non c’è nessun intendimento di alienarlo. Lui in Arabia? Una sorpresa. Ha un contratto, quindi si dovrebbe trovare un accordo anche con la società. Per lui nutro un affetto particolare. Poi nel calcio i momenti non altamente positivi capitano. Lui ha sani valori e principi e sono certo che tornerà quello di sempre“.

Intanto con Luis Alberto ci è riuscito: “Quando è andato via Milinkovic, aveva ricevuto una proposta dall’Arabia. Io però ho ritenuto che potesse incarnare lo spirito dello spogliatoio ed è rimasto“. E ci proverà anche con Felipe Anderson: “E’ un ragazzo d’oro, con cui ho una affinità elettiva. C’è un bel rapporto“.

E sui rapporti con Sarri, assicura: “Non abbiamo mai litigato. Semmai abbiamo avuto dei confronti dialettici, alcuni magari accesi. In estate chiedeva Ricci e Berardi e ho provato ad accontentarlo. Ma ho ricevuto richieste fuori da ogni logica, non solo economicamente ma anche per l’età del giocatore. Abbiamo preso Rovella che non penso sia inferiore. E chi è arrivato non è inferiore a Zielinski, che resta sul mercato. Il percorso sarà un pò più lungo, ma Sarri sa come valorizzare i giocatori. Lo rimprovero solo sulla mentalità, perchè vince con le forti e perde con le deboli. Se scendesse in campo con la mia determinazione, sarebbe diverso“.

Domenica c’è il derby: “Per noi è un campionato nel campionato. Da come va dipende l’andamento successivo. L’anno scorso ci sono stati due grandi risultati che hanno creato un trasporto da parte della tifoseria verso la squadra molto importante“.

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