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iene nuovamente infangato il nome e la memoria di Vincenzo Paparelli. Sono infatti apparse delle scritte sui muri davvero pesanti. Il riferimento è alla finale di Europa League persa dalla Roma contro il Siviglia a Budapest il 31 maggio scorso e al nome di chi ha lanciato il razzo in quel derby del 1979. Come rivelato dal figlio Gabriele in un’intervista a Notizie.com, però, questo atto scellerato sarebbe solamente l’ultimo di una serie di terribili attacchi che lui stesso avrebbe ricevuto sui social.
GABRIELE PAPARELLI SULLE SCRITTE
“La scritta l’ho vista purtroppo, stiamo cercando di intercettarla per rimuoverla. Si sono mosse un po’ di persone per capire dove sia. Non ho più parole, sono due giorni che mi sta arrivando di tutto sui social, addirittura la bara di mio padre. Cose che non riesco a capire come si possano solo pensare. Avrò ricevuto una quindicina di messaggi e insulti vari sui social, in più è uscita questa scritta, è la ciliegina sulla torta. Da 44 anni mio padre non riesce a riposare in pace. Ci sono delle forme di rispetto che non andrebbero mai oltrepassate. A Roma è bello lo sfottò, ci campiamo con questo. Però insultare un morto non è più sfottò, è qualcosa che va oltre l’essere normali “.
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