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Lite Mourinho Lotito, il presidente laziale spiega: “Una cosa non mi è andata giù”

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a lite Mourinho Lotito è stata tra gli avvenimenti che hanno caratterizzato di più il post Lazio Roma. Di essa ha parlato, a ‘Un giorno da pecora’, lo stesso presidente della Lazio, spiegando dal suo punto di vista come sono andate le cose. Il numero uno biancoceleste si è soffermato però anche su altri temi. A partire dall’accusa, mossagli da parte dei tifosi dell’Aquila, di essere romanista.

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È totalmente falso. È una cosa che hanno inventato per screditarmi, nel momento in cui ho intrapreso un percorso totalmente diverso. Per delegittimare la mia azione, si sono inventati che fossi tifoso della Roma. Ma io sono laziale dall’età di 5 anni“. Un tifo che lo ha portato a gioire per la vittoria nel derby: “L’ho festeggiato senza troppa enfasi. Sono però enormemente soddisfatto dell’atteggiamento della squadra, oltre che del tifo e della grande passione dei sostenitori“.

In occasione della stracittadina però il suo nome è stato al centro delle cronache anche per la lite con Mourinho. “Io sono per il rispetto – la versione – Non ho proferito parole, ho solo visto un parapiglia tra un mio giocatore e uno della Roma. Non mi è andato giù che quest’ultimo fosse completamente nudo nel corridoio. Mi sono quindi fermato e Mourinho mi ha urlato ‘che cosa guardi?’. Gli ho specificato che ero il patron della Lazio e lui ha rincarato la dose. Non gli ho detto che non poteva stare lì“.

Con Mourinho – aggiunge – non ci siamo dati la mano, perché io non ho discusso con nessuno. Però è una questione di ruoli che devono essere rispettati. La partita era Lazio-Roma, quindi i giallorossi erano gli ospiti. E quando a casa arriva un ospite, ci si comporta in una certa maniera“. In chiusura, apre ad un possibile approdo del portoghese sulla panchina della Lazio: “Mai dire mai. Anche se i caratteri non penso siano confacenti“.

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