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azio Az Alkmaar, ci siamo. Quattro giorni dopo l’impresa di Napoli, i biancocelesti tornano in campo per l’andata degli ottavi di Conference League. Una gara molto importante, in cui si potrà porre un mattoncino non da poco per il passaggio al turno successivo. Banditi dunque errori e distrazioni, anche perché gli avversari sono in salute, dopo le ultime due vittorie conquistate in campionato. Mister Sarri teme soprattutto le scorie, ancora troppo fresche, del Maradona, come conferma nella conferenza stampa della vigilia.
“La vittoria sui partenopei per noi è un pericolo. Dopo quella con il Milan, infatti, ci siamo sentiti appagati ed è una cosa che non si deve ripetere. Dobbiamo essere più bravi che in passato a gestire un risultato importante. Rispetto all’anno scorso, l’apporto della difesa e di tutta la squadra è di un livello superiore. Siamo cresciuti non tanto come singoli ma proprio come collettivo“.
Ma a tenere banco è soprattutto l’infortunio, l’ennesimo, occorso a Ciro Immobile: “Non ne so più di tanto. Gli esami strumentali hanno rivelato un problema muscolare che però non sembra grave come entità. Dopo ne parlerò con il medico e vedremo. Ciro comunque non si è mai ripreso del tutto bene dall’infortunio patito l’anno scorso alla caviglia. Ciò crea degli squilibri che poi dopo 6-7 partite si pagano“.
Ora servirà dunque capire come far fronte all’assenza del bomber: “In allenamento Cancellieri continua a provare nche da attaccante. Felipe Anderson però in questo momento non può permettersi di essere stanco. Casale? Ha fatto degli accertamenti al ginocchio, che hanno dato esito negativo. Vediamo oggi come va in allenamento e poi capiremo se domani riusciremo a metterlo dentro“.
L’avversario non sarà dei più semplici: “Per blasone viene facile sottovalutarla. Ma quella che affrontiamo domani è una squadra di alto livello. Sotto il profilo tecnico, hanno grandi qualità. In Olanda, contro il Feyenoord, poi abbiamo fatto i 60 minuti più belli della stagione. In Eredivisie ci sono squadre equivalenti a quelle della Serie A. Giocano un calcio intenso e di solito con esterni di buon livello. Solo la tifoseria del Feyenoord non mi è piaciuta“.
Il tecnico risponde poi al collega giallorosso Mourinho, che ha sminuito il valore della Conference rispetto a quella da lui vinta lo scorso anno. “Rispetto le sue opinioni, ma non le condivido. La sua squalifica? Io l’anno scorso presi due giornate dopo il finale di partita con il Milan. Allora però ci furono due referti diversi, uno dell’arbitro e uno della Procura federale. Forse a lui invece l’hanno sospesa per meriti alla carriera“.
E infine una polemica, l’ennesima, sul calendario, che costringe a continui tour de force: “Domani giocheremo la nostra quindicesima partita in ventuno giorni. E la colpa è di questo Mondiale, che si sta rivelando sempre più una tragedia. Per nostro conto, non faremo grandi programmazioni, ma vedremo partita per partita. Tanto, tra infortuni e squalifiche, ci salta sempre qualcosa“.