L
azio Flaminio, il binomio trova un nuovo ostacolo. Che si aggiunge a quelli, spiegati nei giorni scorsi dal presidente Lotito, relativi ai vincoli posti da autorità e proprietari della struttura. Si tratterebbe di un altro progetto, totalmente alternativo a quello della società biancoceleste, che dunque rischia di essere sopravanzato nelle preferenze delle parti in causa.
I promotori, riporta Il Messaggero, sarebbero Cassa Depositi e Prestiti e Istituto del Credito Sportivo. I quali si sarebbero mossi in collaborazione con la Fondazione Nervi e l’Università La Sapienza. Nei prossimi giorni, scrive il quotidiano romano, tali enti dovrebbero salire in Campidoglio per presentare le bozze. Che prevederebbero un Flaminio ristrutturato in pieno accordo con le volontà della famiglia del costruttore.
L’impianto verrebbe dotato di circa 25mila posti a sedere, tutti coperti. Sotto questo aspetto, si è riusciti a superare i limiti imposti dalla Soprintendenza proponendo una tettoia hi-tech esterna. Il tutto costerà circa 80 milioni di euro e si concluderà con la creazione di una vera e propria ‘cittadella’, sede di partite di calcio, rugby e di concerti.