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entenario Maestrelli – Si è tenuta questa mattina in Campidoglio la cerimonia di celebrazione di quello che sarebbe stato il secolo di vita del ‘Maestro’. L’allenatore artefice del primo storico scudetto della Lazio nacque infatti a Pisa proprio il 7 ottobre 1922. Presente all’evento anche il presidente biancoceleste Claudio Lotito, protagonista di un lungo e a tratti sentito discorso. In cui, tra i tanti temi, ne ha affrontati anche alcuni relativi al futuro del club.
CENTENARIO MAESTRELLI: “IDEA FLAMINIO RIEVOCA NOSTRE RADICI”
In primis, quello del Flaminio possibile stadio della Lazio: “L’idea l’ho lanciata io. Posso sembrare poco romantico, poco legato ai sentimenti e al pathos, ma ci tengo tanto che la Lazio giochi al Flaminio. Averlo come nostra casa rievoca la nostra storia e le nostre radici. Al momento però le condizioni pratiche sono complicate e io con tutte le persone funzionali sto vedendo cosa si può fare realmente per risolvere i problemi. Stiamo programmando un qualcosa per il futuro, per avere una struttura fiore all’occhiello per il nostro popolo“.
CENTENARIO MAESTRELLI: “SCUDETTO? PROGRAMMARE NON BASTA”
Popolo a cui, oltre allo stadio, vuole però regalare anche obiettivi importanti. Uno su tutti: “Sotto la mia gestione, solo la Juve ha vinto più della Lazio. Adesso ci manca solo il trofeo più importante (lo scudetto ndr). Però non ne parliamo, ma ci lavoriamo. Ci stiamo impegnando molto per raggiungere tutto ciò che ci siamo prefissati. Non sempre però fare una buona programmazione è sufficiente per arrivare ad un risultato. Serve anche un po di fato, il tocco della Divina Provvidenza“.