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i Canio, ex giocatore ed ora opinionista Sky, è intervenuto sul momento delle due romane (Roma in particolare, con il caso Mourinho) alla trasmissione Club condotta dal telecronista Fabio Caressa.
DI CANIO CONTRO I GIOCATORI DI LAZIO E ROMA
“Mourinho è ancora difeso dalla parte più calda della tifoseria romanista, ma un giocatore ha paura a Roma. Ha paura di parlarne con il mister, che sia il leader, anche se non c’è come la vedo io, o uno con un pò di personalità. I miei fratelli sono tutti della Roma eh? E mi arrivano messaggi anche ora. E mi dicono: “Ma scherziamo ?” Mourinho ha colpito la pancia dello sfogatoio, dello sfogo di quei tifosi che si sfogano con i giocatori perché guadagnano i milioni. Lui ha incendiato questo aspetto. L’aveva fatto al Tottenham ma lì i tifosi non ci cascano. A Natale era a un punto dal Liverpool. Perde lo scontro diretto e fa 8 partite male, va all’ottavo posto in classifica. Ha cominciato anche lì a parlare di giocatori e arbitri. Non con questa gravità o intensità, ma gli hanno fatto ciao ciao i tifosi. A Roma non ti vengono a cercare, come in Inghilterra, perché i romanisti sono civili. Però sai, i ristoranti, le radio romane, succede. Roma o Lazio, quando è capitato anche ai laziali, perché sembra che succeda solo ai romanisti, ma non è così. I giocatori lo vivono male. I giocatori della Roma o della Lazio sentono le radio e si sentono Brad Pitt, tutti alti biondi occhi celesti, quando vanno bene le cose e poi quando vanno male escono dall’allenamento e fanno : “Che succede? Ci vengono ad aspettare? Vivono nel terrore”. Poi nessuno va ad aspettarli e vivono nel terrore solo per fare una cosa semplice. Non è facile. Io sono nato e cresciuto a Roma. Anche mister Capello che ci è stato, lo sa. Non vanno a parlare col mister perché dopo se esce che sono stati quei due o tre è un macello“.
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