Intervenuto dal ritiro della Lazio Auronzo Milinkovic si carica la squadra sulle spalle in vista della prossima stagione. Che, assicura, non sarà l’ultima in maglia biancoceleste.
LAZIO AURONZO Milinkovic, ai microfoni di ‘LSC’, ha rivelato che le sue condizioni al momento sono buone, anche se vuole aspettare le evoluzioni dei prossimi giorni. Ha poi manifestato la sua contentezza per l’andamento di questi primi giorni di ritiro, che, dice, era ansioso di intraprendere. A destargli piacere, rivela, soprattutto il fatto di aver subito iniziato a lavorare con il pallone: “Così non si corre tanto“, ammette.
Poi sul 4-3-3, rivela di non essere preoccupato per i cambiamenti che gli porterà: “Farò ciò che mi chiede il mister“, assicura. Il 3-5-2 di Inzaghi lo ha portato a livelli top di rendimento e per questo lo giudica il suo preferito. Ammette tuttavia di essere pronto a migliorare ancora con il nuovo modulo. Assicura che continuerà a fare la sua parte il Sergente, nonostante Sarri gli abbia rivelato che privilegerà il gioco “palla a terra“.
Una lunga militanza nella Lazio la sua: 7 anni, che hanno cambiato inevitabilmente il suo modo di sentirsi all’interno della squadra. “Ora sono più leader“, dice. E i compiti, rivela, sono aumentati, soprattutto nei riguardi dei giovani e dei nuovi. Ma lui non si sottrae e soprattutto non nasconde l’intenzione di proseguire l’impegno “ancora per molto“. A caccia di nuovi obiettivi, tra cui il record di gol: “Ci proverò“, assicura.
Come tutti, auspica poi un ritorno dei tifosi sugli spalti: “Spero che ce ne siano molti nella prossima stagione – dice – All’Olimpico non li vediamo da un anno e mezzo. E anche qui ad Auronzo ce ne sono pochi“. Infine a chi lo paragona ad Hamsik risponde che le similitudini ci sono, ma, ammette, un livello come il suo non si raggiunge se non con tanto lavoro.
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