Lotito se ci sei batti un colpo!
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residente se vuole Sarri deve convincerlo. Convincerlo sia dal punto di vista economico, sia da quello tecnico. D’altronde, si metta nei panni di un mister che, nel 2013-’14 vince con l’ Empoli il campionato di serie B e l’anno dopo si salva alla grandissima. Poi dopo, nel 2015-’16, va al Napoli dove arriva secondo grazie anche alle 36 reti di Gonzalo Higuain. Nei due anni che seguono arriva sempre sul podio, e per poco sfiora lo scudetto con la squadra partenopea, consacrandosi come un grande mister. Nel 2018-’19 viene ingaggiato dal Chelsea, dove sta un anno, vincendo l’Europa League e infine nel 2019-’20 va alla Juventus con cui vince subito lo scudetto.
Il calcio di Maurizio Sarri, dati alla mano, è vincente e spumeggiante sotto diversi aspetti. Se la Lazio vuole uno dei migliori mister oggi in Italia, lo deve pagare. Forse è addirittura anche il migliore disponibile oggi in circolazione.
Non solo soldi, ma anche idee
Se il tecnico toscano può andare incontro alle possibilità economiche proposte dal presidente Lotito, quello su cui non si può ovviare, è il progetto tecnico proposto da Tare e naturalmente avvallato dal patron biancoceleste.
Cosa vuole fare la Lazio con Sarri?
Rimanere una squadra che lotta ogni anno per il quarto posto in Champions, scendere leggermente di livello e lottare per l’Europa League. Oppure si vuole creare un progetto di crescita legato al percorso europeo, e magari perché no, fra qualche anno lottare per lo scudetto?
Queste sono le carte con cui deve “giocare” la Lazio. O giocarsele insieme – e sarebbe un grandissimo colpo – nonché un importante segnale alle rivali, oppure almeno obbligatoriamente una delle due. Sarri potrebbe venire anche con un progetto meno lungimirante, ma comunque deve essere ben retribuito. Il mister ci sta mettendo la faccia. A Roma si dice “non se ponno fa le nozze co’ li fichi secchi.”
Ecco, diciamo che questo potrebbe essere un po’ il senso del discorso legato all’incontro di stasera. Proporre a Maurizio Sarri, soldi e idee per quel che vale. Null’altro. Né di più, né di meno.