Questa sera all’Olimpico di scena il derby della Capitale tra Lazio e Roma. Una gara che va oltre la classifica, una gara che vale la gloria cittadina
Biancocelesti da una parte, giallorossi dall’altra: in mezzo la città di Roma, una città dalla storia antica, tra le più arcaiche che il mondo abbia mai conosciuto. Una rivalità, quella tra le due compagini capitoline, che va oltre la posizione in classifica, seppur entrambe abbiano ancora un obiettivo da raggiungere. In casa Lazio l’obiettivo, seppur difficile, si chiama Champions League. Il quarto posto in Serie A è distante 6 punti, virtualmente 3 in caso di vittoria nel recupero contro il Torino. La Roma dal canto suo proverà a difendere il settimo posto, che garantisce la partecipazione alla Conference League, format che debutterà a partire dalla prossima stagione.
90 MINUTI PER LA GLORIA
Come tutte le stracittadine, il derby è sempre una partita a sé, avulsa da qualsiasi logica relativa all’andamento della stagione. In questo senso Roma non soltanto non fa eccezione, ma si erge come contesto più caldo e delicato del calcio italiano. Nella Capitale il derby non si gioca solo sul campo, lo si respira a partire dal fischio finale della giornata precedente. L’atmosfera e le emozioni che la stracittadina porta con sé si percepiscono in tutta la quotidianità dei cittadini romani. Dal bar al posto di lavoro, passando per la piazza e i vicoli più pittoreschi della città, tanti sono i frangenti in cui il derby la fa da padrone. Vincere il derby significa avere, fino a quello successivo, il predominio calcistico della Capitale a dispetto dell’avversario, costretto al tentativo, estremamente complicato, di lasciarsi alle spalle una sconfitta dal peso enorme. L’ultimo precedente risale alla gara di andata, quando la Lazio si è imposta per 3-0 sui giallorossi. Una gara senza storia, una gara per la storia, che, questa sera, i biancocelesti proveranno a scrivere ancora una volta.
LA CARICA DI INZAGHI IN VISTA DEL DERBY