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Sarri alla Lazio: è lui il prescelto per il post Inzaghi

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Sarri alla Lazio. L’allenatore toscano sarebbe, secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, in cima alla lista per occupare la vacante panchina biancoceleste. Lotito, dopo l’addio burrascoso con Inzaghi, non ha certo perso tempo e si è messo subito alla ricerca di un valido sostituto. Tre i nomi sul taccuino del presidente, e il primo è appunto quello di Sarri. Quest’ultimo sarebbe stato il primo a essere contattato: segno che l’intenzione del patron biancoceleste è quella di far dimenticare al più presto alla tifoseria la separazione con Inzaghi. E come meglio riuscirci se non con un profilo ‘importante’, sportivamente parlando? Un profilo d’esperienza, soprattutto internazionale, data, oltre che dalle stagioni sui campi della Champions alla guida di Napoli e Juventus, anche dallo scudetto vinto in Premier con il Chelsea. E proprio questo sarebbe l’aspetto che maggiormente avrebbe indotto Lotito ad indirizzarsi sulla sua pista. Certo, bisognerà vedere cosa ciò comporterà in termini di esborso economico: in bianconero Sarri, tra ingaggi e premi, si portava infatti a casa quasi 6 milioni annui. Ma, pur di tornare in sella, per giunta in un club rinomato come la Lazio, potrebbe accettare anche meno.

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LE ALTERNATIVE

Quello di Sarri non è stato però l’unico profilo sondato. In lizza ci sarebbero anche Pirlo e Mihajlovic. Due opzioni più ‘convenienti’, sia rispetto al tecnico toscano che a Inzaghi, ma anch’esse di gran pregio. L’ex centrocampista azzurro, dopo appena un anno, in cui ha portato una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, è stato congedato dalla Juventus, che ha virato su Allegri. La Lazio potrebbe dunque rappresentare per lui una nuova opportunità per far vedere quanto vale, tra l’altro con minori pressioni rispetto ai bianconeri. Il serbo sarebbe invece la scelta più gradita ai tifosi, per via dei suoi trascorsi (vittoriosi) da giocatore e per il fatto che in più occasioni, anche pubblicamente, si è professato ‘tifoso laziale’.

LOTITO ‘SCOTTATO’

Ventaglio limitato (salvo sorprese, ovviamente) a tre nomi per Lotito. Che non vuole sbagliare la scelta, anche per dare il cosiddetto ‘schiaffo morale’ al figlio ingrato Simone. Non è un mistero che il presidente, al pari di tutto il popolo della Lazio, sia rimasto piuttosto scottato dalla scelta del tecnico. Era sicuro che avrebbero continuato il cammino insieme, avevano persino trovato l’accordo e il presidente ha pensato che ciò bastasse. Dimenticando che, come nella vita, anche nel calcio non bisogna mai dare per scontato nulla. Almeno finchè non sopraggiunge il nero su bianco a suggellarlo. E’ stato poco furbo quindi, ma anche la decisione di Inzaghi non è stata di quelle che possono lasciarti insensibili. Soprattutto ripensando ad alcune scelte poco azzeccate del tecnico. Scelte che hanno tolto soldi alle casse societarie. Si pensi, un esempio su tutti, al trattamento riservato a Strakosha: per il portiere, fino ad un anno fa, Lotito poteva chiedere almeno 25-30 milioni. Oggi la situazione è completamente è cambiata: per decisione di Inzaghi, l’albanese ha trascorso infatti praticamente tutta la stagione in panchina a veder giocare il più esperto Reina. Risultato, il suo valore si è più che dimezzato. Una situazione su cui la società è passata sopra e si sarebbe aspettata come minimo un gesto di gratitudine da parte del tecnico. Così non è stato e allora adesso starà a Lotito far vedere che ha imparato la lezione.

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