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Incontro Inzaghi Lazio – Restare insieme è quel che più conviene

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A poche ore dall’incontro Inzaghi Lazio, quella del rinnovo pare la scelta migliore: ecco perchè.

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omani nell’incontro Inzaghi Lazio si scriverà una pagina importante sul futuro di questo ormai ventennale matrimonio. Le sensazioni della vigilia sono tuttavia tutt’altro che rassicuranti: la maggior parte, tra opinionisti e media, danno ormai per scontato che alla fine si diranno le parti si diranno addio. Ma, come dice il proverbio, “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Occhio a dare per fatta la separazione finchè non la si legge su un comunicato ufficiale. Soprattutto perchè forse non ci si rende conto che per il tecnico e la società restare insieme è quel che più conviene.

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Conviene innanzitutto al presidente Lotito. Che, al di là dei trofei con cui gli ha arricchito la bacheca, difficilmente troverà un tecnico più ‘laziale’ del piacentino, più attaccato alla causa. Talmente attaccato da definire “ottima” una stagione, l’ultima, in cui in sostanza la soddisfazione maggiore è stata arrivare sopra la Roma. Talmente attaccato da passare sopra ad una serie di acquisti vergognosi, solo gli ultimi in ordine di tempo. Acquisti decisi sostanzialmente da altri e su cui lui non ha potuto proferire parola. Quando poi, nelle occasioni in cui è stato chiamato a farlo (vedi Acerbi), ha dimostrato sostanzialmente di prenderci.

Conviene dunque al patron tenersi Inzaghi, ma anche a Inzaghi conviene restare. E forse lui stesso già ne era consapevole, quando nel post Sassuolo ha detto che solo per la Lazio ha aspettato 16 mesi il rinnovo. Se non altro per un fatto di cuore: dopo 5 anni, è infatti inserito alla perfezione nell’organico tecnico e ne conosce a menadito le dinamiche. Formello è ormai casa sua, tanto da perdonargli anche qualche momento di defaillance. Qualche cambio sbagliato in corso d’opera, l’ostinazione sul 3-5-2 e su alcuni elementi (a svantaggio di altri). Cose su cui in un altro ambiente, magari con maggiori pressioni di vittoria, difficilmente rimarrebbero insensibili.

Ai due contendenti insomma conviene restare insieme. Alternative se ne sono sentite tante in questi giorni, da Gattuso a Mihajlovic. Ma, a parte il passo indietro in termini di blasone, si tratta di uomini di polso, molto polso, forse troppo. E davanti ad un presidente come quello biancoceleste, abituato ad avere (o a prendersi) sempre e comunque l’ultima parola, durerebbero meno di Bielsa. Simone e Lotito dunque si stringano la mano e si dicano sì, una volta per tutte.

Oppure, se è proprio destino che le loro strade debbano separarsi, che almeno il presidente punti su un nome ‘di peso’ (sportivo). Un Allegri, tanto per intenderci. Un pò come hanno deciso di fare dall’altra parte con Mourinho. Per favore, non si ripetano gli errori di sempre: prendere un allenatore tanto per, magari solo per risparmiare qualche milioncino d’ingaggio, non servirebbe a far crescere la Lazio. Ma solo ad andare incontro a nuovi fallimenti. E a nuovi attriti con la tifoseria, in un rapporto che già non è dei migliori. Lotito (e anche Inzaghi) ci pensino…

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